khalifa haftar luigi di maio tripoli libia

TRIPOLI E TRIBOLI – ATTACCO AEREO CONTRO IL COLLEGIO MILITARE DELLA CAPITALE LIBICA: ALMENO 28 MORTI E 18 FERITI. IL GENERALE HAFTAR PRIMA RIVENDICA IL BOMBARDAMENTO POI SMENTISCE – NELL’ACCADEMIA CI SAREBBERO STATI I MILIZIANI SIRIANI CHE IL GOVERNO TURCO HA SPOSTATO IN LIBIA PER COMBATTERE CON SERRAJ – IL BAFFO FORTE DELLA CIRENAICA INVOCA LA JIHAD CONTRO ERDOGAN: LA MISSIONE DI DI MAIO IN EGITTO (AUGURI) E I RISCHI PER L’ITALIA, TRA FLUSSI INCONTROLLATI DI MIGRANTI E INSTABILITÀ

1 – LIBIA: RAID SU COLLEGIO MILITARE A TRIPOLI, DECINE DI MORTI

attacco al collegio militare di tripoli 2

Da www.ansa.it

 

E' di 28 studenti morti e 18 feriti il bilancio provvisorio di un bombardamento aereo delle forze del generale Khalifa Haftar sul Collegio militare di Tripoli. Lo rende noto su Twitter l'operazione "Vulcano di rabbia" del governo di Tripoli pubblicando anche foto e un filmato dei momenti successivi al raid, con ambulanze sul luogo e persone in preda al panico. Altre fonti non verificate parlano di una quarantina di morti.

 

una vittima dell'attacco al collegio militare di tripoli

Le forze del generale Khalifa Haftar sostengono di aver causato almeno 70 vittime nel raid aereo contro l'Accademia militare di Tripoli. "In risposta al bombardamento turco" compiuto "all'alba, l'aviazione ha preso di mira un raggruppamento di cento miliziani presso l'Accademia militare che si preparavano a partecipare ai combattimenti in corso e almeno 70 fra loro sono stati uccisi", scrive la pagina Facebook della "Divisione informazione di guerra" delle forze del generale.

LUIGI DI MAIO KHALIFA HAFTAR

 

2 – LIBIA, IL GENERALE HAFTAR RIVENDICA L'ATTACCO CONTRO LA SCUOLA MILITARE: "ERANO MILIZIANI"

Vincenzo Nigro per www.repubblica.it

 

Siamo stati noi, anzi no. Nel giro di poco più di mezz'ora è arrivata la smentita delle forze del generale Haftar alla rivendicazione dell'attacco aereo sulla scuola militare di Tripoli, che ha causato la morte di decine di cadetti. "I cadetti di quel college sono miliziani", avrebbe affermato Khaled Al-Mahjoob in una dichiarazione ad Alhurra TV, ripresa dal Libya Observer, e poi smentita dallo stesso Al Mahjoob: "Si tratta di una fake news".

AL SERRAJ ERDOGAN

 

La rivendicazione sarebbe coerente con le ricostruzioni fatte circolare sui siti vicino al generale Haftar, secondo cui nell'Accademia di polizia erano concentrati alcuni dei miliziani siriani che il governo turco avrebbe spostato in Libia per farli combattere dalla parte di Serraj. Quindi non cadetti di polizia, ma combattenti per il Governo di Accordo Nazionale.

 

KHALIFA HAFTAR

In risposta all'attacco il Governo di accordo nazionale libico di Tripoli riconosciuto dalla comunità internazionale ha chiesto una riunione d'emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite "per discutere delle atrocità e dei crimini di guerra di Haftar". Lo riferisce il Libya Observer.

attacco al collegio militare di tripoli

 

La situazione in Libia e gli scenari

Nelle ultime ore l'aviazione di Haftar ha accelerato il ritmo delle sue operazioni, con un possibile effetto negativo sulla missione diplomatica che il 7 gennaio 4 ministri degli Esteri della Ue, sollecitati dall'italiano Luigi Di Maio, dovrebbero tenere a Tripoli. I ministri di Italia, Francia, Germania e Regno Unito assieme al rappresentante Ue Josep Borrell hanno in agenda una missione che ormai si dovrebbe tenere in una condizione di crisi sempre più intricata.

 

gommone libia migranti

I punti di crisi sono questi: innanzitutto le operazioni militari sono molto pesanti. L'aeroporto di Tripoli è chiuso, da più di 48 ore il generale Haftar lo bombarda, non è chiaro se la sua milizia garantirà una tregua in tempo per effettuare le piccole riparazioni necessarie sulla pista che è stata danneggiata. Inoltre il bombardamento dell'Accademia di polizia è il più grave attacco aereo di Haftar dall'inizio dell'assedio a Tripoli, il 4 aprile scorso. Il generale non riesce ad entrare in città, le milizie alleate di Serraj riescono a tenere i suoi mercenari alla periferia. Ma Haftar bombarda pesantemente dall'aria.

KHALIFA HAFTAR

 

attacco al collegio militare di tripoli 1

Oltre a colpire con razzi Grad l'aeroporto "Mitiga" di Tripoli, il generale sabato ha compiuto anche un attacco con droni a una caserma della milizia "Nawasi" all'interno della base navale di Abu Sitta. È la base in cui è ormeggiata la nave della Marina Militare italiana che offre assistenza tecnica alla guardia costiera libica.

 

libia scontri

Secondo elemento: la sfida fra Turchia e Haftar. Proprio sabato il generale ha alzato i toni della sfida politica contro l'annunciato schieramento di soldati turchi dalla parte di Serraj: "Dichiaro jihad, guerra santa contro il colonizzatore ottomano", dice il generale in pensione. È arrivato a sfidare personalmente il presidente turco Erdogan, dicendo "questo stupido sultano turco ha scatenato la guerra in tutta la regione (...) È un colonialista brutale che vede la Libia come un'eredità storica".

 

SOLDATI IN LIBIA

Terzo elemento negativo: a Tripoli milizie e ambienti politici vicini alla Turchia stanno lanciando manifestazioni e contestazioni anti-italiane e anti-europee. Gli slogan dicono che "è tardi, non ci avete difeso per tempo, adesso è inutile che veniate a Tripoli". A questo si accompagnano le reazioni del Consiglio presidenziale guidato da Fayez Serraj. Il governo di Tripoli dice quello che con realismo nei giorni scorsi in Italia ha detto anche l'ex presidente della Camera Pierferdinando Casini. Ovvero "se la Ue si presenta adesso a Tripoli, dopo mesi di assenza, senza uno straccio di idea politica da proporre al governo Serraj, senza una vera iniziativa, allora il viaggio del 4 ministri è inutile".

 

SOLDATI IN LIBIA

In ogni caso il ministro degli Esteri Di Maio sta provando a moltiplicare gli sforzi. Innanzitutto, ha deciso di accettare per l'8 gennaio un invito del collega egiziano Sameh Shoukri: al Cairo parteciperà a un incontro a 5 anche con Francia, Grecia e Cipro. Subito dopo Di Maio ha chiesto incontri anche ai suoi colleghi tunisino e algerino. Volerà a Tunisi e Algeri il 9 e il 10 per rimettere la Libia al centro della politica estera italiana nel Mediterraneo.

 

KHALIFA HAFTAR

Intanto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha messo in guardia la Turchia (senza farne esplicita menzione) dall'invio di truppe in Libia: "Qualsiasi sostegno straniero alle parti in guerra" nel Paese, ha affermato, "non farà che aggravare il conflitto e complicare gli sforzi per una soluzione pacifica". Guterres ha sottolineato in un comunicato che "le continue violazioni dell'embargo sulle armi imposto dal Consiglio di sicurezza non fanno che peggiorare le cose".

 

3 – HAFTAR CHIAMA: «GUERRA AI TURCHI» DI MAIO IN MISSIONE IN EGITTO

Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera”

 

DRONE ITALIANO ABBATTUTO IN LIBIA

La chiamata alle armi del generale Khalifa Haftar che invoca «il jihad e la mobilitazione generale» contro l' intervento militare turco, alza al livello massimo la tensione in Libia. E fa inevitabilmente salire anche la minaccia per l' Italia, sia per l' arrivo di barconi carichi di migranti, sia per la possibile offensiva fondamentalista. Un rischio tanto elevato da convincere il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a intensificare i contatti con alleati e Unione Europea, ma soprattutto con i possibili partner in Africa e Medio Oriente.

 

La linea è dunque tracciata: cauti nelle critiche agli Stati Uniti e a Donald Trump per l' attacco in Iran, cooperanti con i Paesi che hanno un ruolo attivo nella negoziazione con i libici. Un doppio binario che Di Maio indica chiaramente: «Se vogliamo provare a raggiungere un risultato bisogna usare anche la testa, non solo il cuore. E soprattutto non bisogna perdersi: la priorità è la Libia, soprattutto per i nostri interessi geostrategici e per la minaccia terroristica che abbiamo a poche centinaia di chilometri, col rischio di nuovi flussi incontrollati verso l' Italia».

 

Adesso l' obiettivo per il ministro degli Esteri è «far riacquistare all' Italia il ruolo naturale di riferimento nel Mediterraneo. Perché il dossier libico è quello più importante, la partita su cui ci giochiamo la faccia». Sulla Siria, e ora in particolare sull' Iraq e l' Iran, Di Maio rimane convinto che sia «necessario coinvolgere tutti gli attori». Ma lascia intendere che quando si parla di Tripoli nel «tutti» ci sono soprattutto sia Ankara, sia Mosca.

 

LIBIA - MILIZIE DI HAFTAR

«Perché bisogna fare una triangolazione e su questo anche gli Stati Uniti concordano», ripete, sottolineando di averne parlato con il segretario di Stato americano Mike Pompeo al ritorno dal Libano e di aver ricevuto «il massimo sostegno per la nostra azione nel Mediterraneo».

libia tensione alle stelle

Ecco perché martedì volerà in Libia per una nuova missione e poi si sposterà al Cairo per partecipare all' incontro organizzato dal collega egiziano Same Shoukry con Grecia, Cipro e Francia. Ma già domani sera incontrerà a Roma il rappresentante dell' Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell e il collega tedesco Heiko Maas. Incontro riservato per mettere a punto una strategia comune che possa servire a mediare tra le forze in campo in Libia.

 

Durante la visita a metà dicembre, Di Maio aveva avuto colloqui sia con il generale Haftar, sia con il premier Al Serraj in un tentativo di collaborazione che però difficilmente potrà adesso portare frutti. Anzi. Dopo l' annuncio di Erdogan sull' intervento militare e la reazione di Haftar, l' Italia dovrà giocare una nuova partita diplomatica e certamente non potrà farlo da sola.

IL DRONE ITALIANO ABBATTUTO IN LIBIA

 

Di Maio appare però scettico sulla possibilità che un risultato possa arrivare dalla Conferenza di Berlino prevista nelle prossime settimane.

 

petrolio libialibia tensione alle stelle

«Su questo - dice - sono d' accordo con Pompeo. Le "foto opportunity" non servono, noi dobbiamo puntare sulla missione Ue». Hanno già annunciato la propria partecipazione francesi e britannici «e dobbiamo coinvolgere anche gli altri Paesi africani» vicini al popolo libico «ma ignorati dalla conferenza di Berlino». Per questo subito dopo Il Cairo Di Maio andrà in Tunisia e in Algeria: «Siamo in prima linea, dobbiamo avere un ruolo attivo. Bisogna mettere da parte la propaganda». È convinto «di dover dare il massimo perché di terreno se ne è perso fin troppo, ma come Italia dobbiamo provare a recuperare. Non ho la bacchetta magica né la verità in tasca, ma so cos' è il sistema Paese». Ma è consapevole che la crisi internazionale di queste ore, e quella altrettanto grave in Libia possono avere conseguenze drammatiche per il nostro Paese.

Ultimi Dagoreport

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT