purgatori di matteo

VIDEO! "PROBABILE CHE ASSIEME A COSA NOSTRA ABBIANO PARTECIPATO ALLE STRAGI DEL '92 ENTITA' ESTERNE": CARA GLI COSTA A NINO DI MATTEO L'INTERVISTA DI ANDREA PURGATORI SU 'LA7' - IL PM DEL PROCESSO SULLA TRATTATIVA STATO-MAFIA E' STATO ESTROMESSO DAL POOL SULLE STRAGI - IL CAPO DELL'ANTIMAFIA CAFIERO DE RAHO: HA RIVELATO "ELEMENTI DI INDAGINI IN CORSO". MA...

 

Da www.ilfattoquotidiano.it

 

 

di matteo

Quarantadue minuti di intervista televisiva – con elementi noti sulla strage di Capaci – sono costate a Nino Di Matteo, il pm che ha istruito il processo sulla Trattativa Stato-mafia e che vive sotto scorta da anni perché minacciato dalla mafia, l’allontanamento dal nuovo pool sulle stragi che è stato costituito, dal procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero de Raho, per far luce “sulla presenza di “entità esterne nei delitti eccellenti di mafia”. Il magistrato, invitato a rispondere alle domande di Andrea Purgatori nella puntata del 20 maggio di Atlantide su La7, ha parlato della strage di Capaci come un “momento indelebile nelle menti delle persone perbene”, ma anche spiegato che è “altamente probabile che insieme agli uomini di cosa nostra abbiamo partecipato alla strage…  anche altri uomini estranei a Cosa nostra”. Una riflessione, come ha spiegato in premessa la toga, che arriva dalla letture delle sentenze già emesse.

 

purgatori di matteo

L’estromissione è stata decisa dal procuratore de Raho, secondo quanto riporta La Repubblica, perché Di Matteo avrebbe interrotto il “rapporto di fiducia all’interno del gruppo e con le direzioni distrettuali antimafia”, con le quali fra l’altro era già cominciata una fitta rete di colloqui. Il magistrato avrebbe reso pubblico il contenuto di alcune piste di lavoro di cui, invece, si sta discutendo all’interno di riunioni private. Ma i contenuti del colloquio finti nel mirino, sono legati alla strage di Capaci che il 23 maggio 1992 portò alla morte Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. E sarebbero, secondo il quotidiano, il ritrovamento, accanto al cratere di Capaci, di un biglietto scritto da un agente dei servizi segreti e di un guanto con Dna femminile; ma anche la scomparsa del diario di Falcone da un computer del ministero della Giustizia e infine l’ipotesi che alcuni appartenenti a Gladio, un’organizzazione paramilitare, abbiano avuto un ruolo nella fase esecutiva della strage. Tutti riferimenti già noti: basta cercare con Google e si trovano decine di articoli su questi elementi che non sono affatto inediti. 

nino di matteo processo sulla trattativa stato mafia

 

Il pm, che nel pool era affiancato da un altro paio di magistrati palermitani, Franca Imbergamo e Francesco Del Bene, tornerà al vecchio incarico della Direzione Nazionale Antimafia. Il provvedimento dovrebbe essere esecutivo da martedì. La comunicazione è stata inoltrata anche al Consiglio Superiore della Magistratura, anche se il fascicolo non è ancora stato incardinato nella commissione che si occupa di assegnazioni e revoche. 

 

 

CAFIERO DE RAHO1

Unico commento, in una giornata di silenzio elettorale, il coordinamento di Azione civile e il presidente del movimento Antonio Ingroia esprimono la loro “solidarietà e sostegno al pm Nino Di Matteo, rimosso, pare a causa di un’intervista televisiva, dal pool della Procura nazionale antimafia che indaga sulle stragi mafiose. Stupisce e amareggia che un magistrato serio, esperto e coraggioso come il procuratore nazionale antimafia Cafiero de Raho, abbia preso un provvedimento del genere sottraendo a Di Matteo la possibilità di approfondire temi di indagine come quelli sulla trattativa Stato-mafia e gli altri misteri ancora irrisolti, spesso legati a quella scellerata trattativa”.

purgatorinino di matteo processo sulla trattativa stato mafia 2

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?