1- INIMITABILE MONTI QUANDO TE NE ANDRAI QUANTO CI MANCHERAI TU CON LE TUE GAFFES: "I CINESI HANNO DETTO CHIARAMENTE CHE LA RIGIDITÀ DEL NOSTRO MERCATO DEL LAVORO È UNO DEI FATTI CHE FINORA LI HA DISENCENTIVATI DALL'INVESTIRE IN ITALIA" 2- SECONDO LA VERSIONE DI MONTI, LOU JIWEY, PRESIDENTE DEL FONDO SOVRANO CINESE, GLI AVREBBE DETTO CHE UNO DEI NOSTRI FATTORI DI DEBOLEZZA È "L’INCERTEZZA DELLA VOSTRA LEGISLAZIONE DEL LAVORO". E AGGIUNGE, "AH SE LO SAPESERO IN ITALIA" 3- I LAVORATORI ITALIANI FORSE NON VORRANNO L’ARTICOLO 18 MA SANNO COME È IL MERCATO DEL LAVORO IN CINA. BAMBINI COSTRETTI A LAVORARE SETTE GIORNI SU SETTE, DODICI, QUINDICI ORE AL GIORNO, STIPENDI DA FAME. E’ FORSE FOXCONN, LA FAMIGERATA SOCIETA’ PRODUTTRICE DEGLI IPAD, IL MODELLO A CUI SI ISPIRA RIGOR MONTIS? E IN CINA DA PARTE DEL NOSTRO PREMIER NEMMENO UNA PAROLA PER I DIRITTI CIVILI PERCHÈ, COME SI DICE, BUSINESS IS BUSINESS (E SALUTAME ‘A SORETA)

1- DAGOREPORT - ALTRO CHE ARTICOLO 18, RIGOR MONTIS PER IL LAVORO SPOSA IL MODELLO CINESE
Inimitabile Monti quando te ne andrai quanto ci mancherai, ci mancherai tu con le tue gaffes. In Asia Rigor Montis ne ha collezionate una enciclopedia, da Oscar quella delle false lodi di Obama. Tonti dei Monti ci regala una perla al giorno. Ecco l'ultima. A Pechino, come hanno riferito ai giornalisti al seguito il duo Mafalda Olivi & Quito Terracciano, i cinesi sarebbero preoccupati della mancata riforma del nostro mercato del lavoro. Anzi precisa Rigor Mortis in prima persona "i cinesi hanno detto chiaramente che la rigidità del nostro mercato del lavoro è uno dei fatti che finora li ha disencentivati dall'investire in Italia".

Secondo la versione di Monti Lou Jiwey presidente del fondo sovrano cinese, il quarto del mondo, gli avrebbe detto che uno dei fattori di debolezza del nostro Paese è proprio "l'incertezza della vostra legislazione del lavoro". E aggiunge "Ah se lo sapesero in Italia".

In Italia forse non vorranno l'articolo 18 ma sanno come è il mercato del lavoro in Cina. Bambini costretti a lavorare sette giorni su sette dodici, quindici ore al giorno, stipendi da fame. E forse Foxconn, la famigerata società che produce gli Ipad, il modello a cui si ispira Rigor Montis? E in Cina da parte del nostro premier nemmeno una parola per i diritti civili perchè, come si dice, business is business.

2- SUPERMARIO IL CINESE
La Stampa.it

«L'Italia vede nella Cina un'importantissimo partner strategico e intende rafforzare il più possibile la già ottima collaborazione». Con queste parole il premier Mario Monti ha salutato la delegazione cinese guidata dal primo ministro Wen Jiabao, nella sala dell'assemblea del popolo a Pechino. «Quella di oggi è un'occasione preziosa per approfondire la conoscenza delle rispettive posizioni e per sviluppare nuovi modi di collaborazione bilaterlali e multilaterali con la grande Repubblica cinese», ha aggiunto il presidente del Consiglio.

«Sono convinto che l'Italia riuscirà ad affrontare lo scenario internazionale e a realizzare nuova crescita economica attraverso le riforme». È l'auspicio espresso dal premier cinese Wen Jiabao al presidente del consiglio Mario Monti, in apertura dei colloqui presso l'Assemblea Nazionale del Popolo di Pechino. Auspicando un confronto «franco e approfondito» Wen ha quindi sottolineato come «l'economia dell'Italia, paese esportatore con una grande industria manifatturiera, sia dotata di basi solide e di grandi potenzialità».

«Il suo viaggio in Cina - ha aggiunto - ha un significato molto importante per rafforzare l'amicizia e la cooperazione» bilaterale «e favorirà la conoscenza dei paesi asiatici sull'Italia e sull'Europa». Da parte sua Monti, accolto con gli onori di solito riservati a un capo di Stato, ha parlato di una «occasione preziosa per approfondire la conoscenza delle rispettive posizioni e per sviluppare nuovi modi di collaborazione sia bilaterale che in diversi contesti multilaterali».

Quello con Wen è il primo appuntamento della seconda giornata del premier nella capitale cinese: nel pomeriggio infatti Monti visiterà la Scuola Centrale del Partito dove rerrà un intervento su «Italia, Europa e Cina in transizione».

Monti, durante una conferenza alla scuola centrale del partito comunista di Pechino torna ad indossare i panni del professore per fare un'analisi dei motivi che hanno generato la crisi. Sollecitato da una domanda in proposito, il presidente del Comnsiglio riconosce che «in parte» quella europea è una crisi del capitalismo.

«Vengono un pò i brividi a dire questo nella scuola del partito comunista cinese, ma ormai siamo tutti liberi da pregiudi ideologci», aggiunge il professore. «Credo che il sistema ÿcapitalistico come principio di organizzazione delle attività economiche abbia molti, molti, molti punti di vantaggio, comprovati dalla storia, rispetto al sistema all'epoca instaurato nell'Unione sovietica», premette subito.

«Tuttavia - aggiunge -credo anche che ogni sistema riesca a mantenersi nel tempo e a evolvere e migliorare se tenuto sotto pressione da qualche sfida competitiva: il sistema capitalistico era tenuto sotto pressione fino all'89, ma poi è stato il sistema dominante.

Io credo che abbia vinto il migliore, ma quando il migliore è diventato monopolista si è un pò rilassato e certamente negli anni novanta e nel primo decennio di questo secolo il pendolo storico ha visto un eccessivo predominio dell'impresa, del capitale a scapito dei poteri pubblici e del lavoro, della deregolazione a scapito della regoalzione e così via..».

«Quindi, in parte, andiamo alla crisi del sistema capitalistico non perchè ce ne sia uno migliore ma perchè non si è fatta la necessaria manutenzione disciplinante», è la sua conclusione.

 

MARIO MONTI ED ELISABETTA BETTY OLIVIMARIO MONTI SI PROCLAMA REmonti siamo-prontiMARIO MONTI E BARACK OBAMAMARIO MONTI E IL PRIMO MINISTRO SUDCOREANOMONTI CON IL PREMIER GIAPPONESE YOSHIHIKO NODA MARIO MONTI E HU JINTAO MARIO MONTIMARIO ED ELSA MONTI SBARCANO A SEOUL jpegIL VIAGGIO DI MONTI IN ASIA DA LA STAMPA

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)