L'EPICA ROMANTICA DI PALAZZO GRAZIOLI CANTATA DA PAOLO GUZZANTI. E ROVINATA DALLE SMANDRAPPATE CHE NEI BAGNI SI FACEVANO I SELFIE QUANDO I SELFIE NON ESISTEVANO: I TELEFONI NON AVEVANO LA FOTOCAMERA FRONTALE E SERVIVA LO SPECCHIO PER IMMORTALARSI - ''ERA LA CAMELOT DEI LIBERALI, UN CASTELLO INCANTATO DOVE ERI SEMPRE RICEVUTO COME UN OSPITE PARTICOLARE. MOLTO SI È SCHERZATO SUL COSIDDETTO «LETTONE DI PUTIN», MA…'' - IL TRASLOCO A VILLA ZEFFIRELLI RINVIATO CAUSA COVID

BERLUSCONI VIA DA PALAZZO GRAZIOLI SLITTA IL TRASLOCO A VILLA ZEFFIRELLI

Dal ''Corriere della Sera''

 

Giovedì, ultimo giorno del 2020, Silvio Berlusconi lascerà Palazzo Grazioli, la residenza romana che lo ha ospitato dal 1996 e divenuta sede di molti vertici di governo e di Forza Italia. L' ex premier avrebbe dovuto trasferirsi a Villa Zeffirelli, sull' Appia antica, acquistata nel 2001 per quasi 4 milioni di euro e poi prestata in comodato d' uso gratuito al regista fiorentino, scomparso nel giugno 2019. Il trasloco, però, slitterà a causa delle restrizioni da Covid.

 

 

 

Paolo Guzzanti per ''il Giornale''

 

berlusconi

Palazzo Grazioli addio, si chiude per cambio di epoca.

Per me è aria di casa: nella traversa laterale di via degli Astalli ho fatto le medie, cento passi più a sud, alla Palombella, ho fatto le mie elementari e quando sono costretto ad un parcheggio a rischio mi rifugio a pochi metri dalla casa di Berlusconi e non va sempre bene con il carro attrezzi dei vigili spietati. Davanti al portone d' ingresso ci sono sempre stati i carabinieri con presidio e alle spalle piazza Grazioli è area di polizia per la protezione del Palazzo, competenza del distretto di piazza del Collegio Romano.

Capisco che per chi non ha confidenza con Roma questi sono soltanto nomi. Ma la Roma della politica era fatta di nomi.

 

Caselle come il Gioco dell' Oca o Monopoli. Quando Berlusconi diventò un politico e subito primo ministro vincendo le elezioni al primo colpo (un evento che si dà raramente nella storia e che mai era accaduto prima in Italia) scelse un Palazzo che potesse essere al centro del grande gioco e che fosse vicino sia alla Camera dei deputati che al Senato della Repubblica.

 

berlusconi putin

A pochi metri dal palazzo che Silvio Berlusconi lascerà definitivamente l' ultimo giorno di questo sventurato anno, c' è via Caetani dove fu fatta trovare la Renault con il cadavere di Aldo Moro, i cui assassini la scelsero proprio perché era esattamente a metà strada fra il palazzo comunista delle Botteghe Oscure e quello democristiano di piazza del Gesù. Palazzo Grazioli viene abbandonato perché costa troppo e perché il leader di Forza Italia vive per ora in casa della figlia in Provenza in attesa che finisca l' emergenza Covid.

 

palazzo grazioli

Palazzo Grazioli aveva da tempo perso il suo ruolo di Camelot dei liberali, una specie di castello incantato dove eri sempre ricevuto come un ospite particolare, cui veniva immediatamente offerto un caffè, una persona che ti facesse compagnia nell' attesa o nella grande sala prossima all' ingresso, dove avvenivano gli incontri gladiatori della politica. Bisogna tornare un bel po' indietro nel tempo per ritrovare l' atmosfera delle liti serrate fra Berlusconi e i suoi alleati, in particolare Fini e Casini, che non cessavano di tenerlo per quanto possibile con la testa sott' acqua.

 

berlusconi palazzo grazioli 1

Io sono stato a Palazzo Grazioli innumerevoli volte, forse una ventina, che dissolte in un quarto di secolo non sono state una vera frequentazione. Ma ricordo l' entusiasmo quasi giocoso di Silvio Berlusconi quando ci mostrò il suo «Parlamentino» a emiciclo che era allo stesso tempo spettacolare come un grande giocattolo e però anche un tributo formale alla democrazia.

 

Berlusconi ha sempre coltivato anche nel suo rapporto con gli oggetti e le case, oltre che delle persone un atteggiamento da grande liberale, non da arrampicatore, anche perché quando si presentò sul proscenio politico aveva già avuto dalla sua attività imprenditoriale tutte le soddisfazioni che un uomo avrebbe potuto avere. Dunque, quel Palazzo era destinato ad essere un salotto, un Parlamento, un luogo di ritrovo conviviale, un luogo con i suoi segreti e le camere laterali in cui accogliere ospiti, ma anche la sontuosa magione con cui impressionare Vladimir Putin, avvezzo a molti ori, ottoni, arazzi, ma meno alle finezze rinascimentali.

berlusconi clooney began

 

Molto si è scherzato sul cosiddetto «lettone di Putin», ma ignoro se davvero esista un letto speciale per il presidente russo. A Berlusconi ha fatto sempre piacere vedersi anche al centro di leggende e non soltanto al centro di attacchi scatenati con furia violenta e cieca. Ricordo quel che disse Massimo D' Alema, dopo essere stato a Palazzo Grazioli, quando ammise di essere stato accolto con impeccabile cordialità, che riconosceva come una qualità innata del suo ospite e anche avversario. Ricordo del resto che Berlusconi considerò a lungo Massimo D' Alema come l' unico uomo del Pci con cui valesse la pena sviluppare un dialogo ed ignoro se un tale clima sia ancora attuale.

 

foto delle papi girls nei bagni di palazzo grazioli

Tralascio le immagini che tutti ricordano dalla televisione delle auto che entrano ed escono dal Palazzo in occasione di vertici di Forza Italia e le ammucchiate di reporter e cameramen che assediavano chiunque uscisse dalle porte del Palazzo. Grazioli era diventato una parola della politica, con omissione di «Palazzo». «A Grazioli chi ci va?», si chiedeva nelle redazioni. E così come ci sono sempre stati i cronisti delle botteghe («Oscure», ovvero incollati alla casa del Pci) crebbe una generazione di «graziolisti».

 

Ora sappiamo che tutta la magione si sposterà sulla via Appia nella villa che ebbe Zeffirelli in comodato d' uso fino alla sua morte e che deve però ancora essere restaurata. Noi speriamo di vedere abbastanza presto Berlusconi comodamente sistemato nel nuovo luogo prossimo alle antichità più vespertine della vecchia Roma, ma sappiamo tutti che l' uscita, o la dismissione di Palazzo Grazioli chiude un' epoca in parte ruggente, in parte misteriosa, silenziosa, clamorosa, certamente romana.

 

Pascale fa le valigie da Palazzo Grazioli?

Ciò che accadrà sull' Appia sarà certamente bello ed elegante, ma non apparterrà più alla geografia politica dei Palazzi della politica di cui Grazioli è stato l' ultimo dei grandi centri pulsanti, dopo la caduta e l' abbandono delle altre sedi storiche dei partiti della Prima Repubblica. Finisce infatti, con il 31 dicembre, la vita di una cittadella piccolissima e virtuale che si allargava appena verso piazza dei Caprettari (la casa dei repubblicani di La Malfa e Spadolini) fino a via Frattina, dove abitavano i liberali, e poi via del Corso dei socialisti, prima e dopo Craxi.

 

DECADENZA BERLUSCONI TENSIONE A PALAZZO GRAZIOLI

Quando fui invitato per la prima volta per un caffè nella casa romana di Silvio Berlusconi, l' indirizzo non era ancora Palazzo Grazioli, ma via dell' Anima, alle spalle di piazza Navona, nel rione Parione, dove avevano trascorso l' infanzia mia madre, suo fratello e un loro coetaneo che si chiamava Giulio Andreotti, e che solo dopo molti anni si trasferì a pochi metri di distanza su Corso Vittorio, che è la prosecuzione di via del Plebiscito dove si trova il Palazzo Grazioli. Per i romani, via del Plebiscito era celebre per l' elegantissimo negozio ora chiuso delle Sorelle Adamoli che, ad un passo da Berlusconi, seguitarono a vendere pregiate stoviglie e tovagliati di lusso.

Il balcone di Palazzo Grazioli LA CONDANNA DI BERLUSCONI PELLEGRINAGGIO A PALAZZO GRAZIOLI DEBORAH BERGAMINI E GABRIELLA GIAMMANCO LA CONDANNA DI BERLUSCONI PELLEGRINAGGIO A PALAZZO GRAZIOLI CICCHITTO SANTANCHE Sandro Bondi sul balcone di Palazzo Grazioli

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...