bersani fassino tremonti madia prestigiacomo parlamento trombati

ADDIO CULI DI PIETRA - BERSANI NON SI RICANDIDERA’ AL PARLAMENTO E DICE ADDIO ANCHE ROBERTO GIACHETTI - GALLIANI LASCERA’ IL SEGGIO PER DEDICARSI AL MONZA - IL LIMITE DEI DUE MANDATI VA A FALCIDIARE IL M5S MENTRE NEL PD PREPARANO LA VALIGIA FASSINO (SEI LEGISLATURE), ROBERTA PINOTTI (CINQUE) E MARIANNA MADIA (TRE) - SUPERANO IL TETTO DEI MANDATI, TRA GLI ALTRI, LUIGI ZANDA (CINQUE), ANDREA MARCUCCI (QUATTRO) – SI RITIRANO ANCHE L'EX MINISTRA PRESTIGIACOMO (SETTE LEGISLATURE) E L'EX PRESIDENTE DEL SENATO SCHIFANI (SEI)…

Tommaso Labate per il “Corriere della Sera”

 

bersani

Dal suo primo giorno da «eletto» nelle istituzioni sono passati quarantadue anni e un mese. E la data è di quelle rimaste scolpite nella storia italiana, quantomeno quella musicale: 27 giugno 1980, il giorno dell'unico concerto italiano di Bob Marley, allo stadio San Siro di Milano. «Con tutte le date che c'erano, proprio quel giorno doveva capitare l'insediamento del consiglio regionale dell'Emilia-Romagna?», si lamenta ancora oggi Pier Luigi Bersani, che aveva comprato mesi prima il biglietto per il concerto di Marley e che riuscì «a raggiungere San Siro solo perché mi infilai in extremis in un pullman di smandrappati in partenza da Bologna, e io ero l'unico in giacca e cravatta».

 

maria elena boschi con roberto giachetti 6

Quasi mezzo secolo dopo, anche se gli amici gli chiederanno di ripensarci, Bersani si prepara a dire addio alla sua carriera nelle istituzioni, anche se passione e militanza in pensione non vanno mai. A meno di colpi di scena, il suo è uno di quei volti celebri che non si rivedranno in Parlamento dopo le elezioni del 25 settembre. Esce di scena volontariamente e non sarà presente nelle liste elettorali. Come capiterà a un altro cavallo di razza che con lui ha spesso (politicamente s' intende) incrociato le lame: Roberto Giachetti, oggi deputato di Italia Viva, pedigree radicale al cento per cento, già vicepresidente della Camera e mago dei regolamenti parlamentari.

adriano galliani

 

Bersani e Giachetti non sono gli unici due ad aver comunicato ai compagni di partito l'intenzione di lasciare spazio ad altri. Anche Adriano Galliani, che quest' anno riabbraccia un ruolo da prim' attore nel campionato di calcio di Serie A col Monza berlusconiano, si preparerebbe a lasciare il suo seggio a Palazzo Madama e a rinunciare al suo posto blindato nelle liste di Forza Italia.

piero fassino

 

Le regole Due mandati per il M5S, come ha ribadito ancora ieri Beppe Grillo; tre per il Pd; quattro per Forza Italia: deroghe a parte, che per i pentastellati non sono all'orizzonte, sono questi i tetti fissati dalle forze politiche ne hanno uno come limite massimo alla carriera dei singoli in Parlamento. E in più c'è, per quasi tutti, il nodo della riduzione del numero dei parlamentari.

 

marianna madia foto di bacco

I nomi celebri del Pd Dalle liste del Pd rischiano di scomparire nomi celebri come Piero Fassino (sei legislature), ex ministre del calibro Barbara Pollastrini (idem), Roberta Pinotti (cinque) e Marianna Madia (tre), pronta a impegnarsi alle elezioni regionali del Lazio. Superano il tetto dei mandati, tra gli altri, Luigi Zanda (cinque), Andrea Marcucci (quattro, di cui uno nella Prima repubblica col Partito liberale) e Francesco Verducci (tre), anche se quest' ultimo aveva cominciato la sua prima legislatura quando di fatto era già finita (era subentrato nell'autunno 2012, a pochi mesi dalle elezioni del 2013).

MARIA STELLA GELMINI MARA CARFAGNA

 

Il restyling azzurro L'album di figurine di Forza Italia subirà il più clamoroso restyling dalla fondazione del partito ai giorni nostri. Dopo l'addio volontario dei ministri uscenti Renato Brunetta e Mariastella Gelmini, con l'altra ministra Mara Carfagna con un piede e mezzo fuori (scontate invece le ricandidature dei sottosegretari, da Giorgio Mulè a Giuseppe Moles), rischiano di uscire dal Parlamento altri nomi che rimandano ai tempi d'oro del berlusconismo di governo: a meno che non vengano concesse ulteriori deroghe, saluteranno l'ex ministra Stefania Prestigiacomo (sette legislature) e l'ex presidente del Senato Renato Schifani (sei).

ELIO VITO

 

Un altro volto celebre del berlusconismo d'annata, Elio Vito, s' è dimesso da parlamentare qualche settimana fa e ha stracciato la tessera del partito. In bilico, secondo le malelingue, anche il prosieguo delle carriere parlamentari di Simone Baldelli, Catia Polidori, Elvira Savino e Renata Polverini, quest' ultima rientrata in Forza Italia dopo un «arrivederci» durato il tempo della fiducia votata al governo Conte bis.

FRATELLI CESARO

 

Curioso il caso del deputato ligure Roberto Bagnasco: al suo posto potrebbe candidarsi il figlio Carlo, sindaco di Rapallo, molto apprezzato ad Arcore.

Di successione si parla anche in casa Cesaro: dove il senatore Luigi detto «Giggino 'a purpetta», ex presidente della provincia di Napoli, spinge per il figlio Armando, ex consigliere regionale campano e recordman di preferenze.

paola taverna a tor sapienza 3

 

I big dei cinquestelle «Il senatore Berlusconi è solo il passato. Buona galoppata verso casa, Cavaliere! Non potremo dire che ci mancherà», tuonava nell'Aula del Senato Paola Taverna nel dibattito sulla decadenza di Berlusconi da senatore a seguito della condanna definitiva per frode fiscale. Era il 2 ottobre 2013.

DANILO TONINELLI ESULTA PER LA CADUTA DEL GOVERNO DRAGHI

 

Beffardo il destino: dieci anni dopo, il 2 ottobre 2023, Berlusconi con tutta probabilità siederà tra i banchi del Senato (secondo qualcuno, correrà addirittura per presiederlo) mentre Taverna non più. La senatrice romana è una delle «vittime» (virgolette ovviamente d'obbligo) della storica tagliola dei due mandati che da sempre è il primo, vero, cavallo di battaglia dei grillini. A fine corsa, tra gli altri, anche big come Roberto Fico, Danilo Toninelli, Carlo Sibilia, Vito Crimi, Alfonso Bonafede.

 

giulio tremonti

Il caso Bossi Se Fratelli d'Italia ha il problema delle caselle da riempire, perché verosimilmente porterà in Parlamento più eletti dell'ultima volta, anche nella Lega si aprirà la riflessione sui posti da tagliare. Il caso più spinoso riguarderà il fondatore del partito, Umberto Bossi, che nonostante gli acciacchi ha partecipato all'ultima votazione del presidente della Repubblica. Anche simbolicamente il Senatur sarà ancora in lista oppure no? Un indizio: tra coloro che vanno spesso a trovarlo a casa, a Gemonio, c'è un uomo considerato «centrale» nella costruzione del centrodestra che verrà: il professor Giulio Tremonti.

Ultimi Dagoreport

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…