matteo salvini giuseppe valditara alessandro amadori antonio capuano

AH MATTÈ, RICHIAMA MORISI – DA QUANDO SE N’È ANDATO L’INVENTORE DELLA “BESTIA”, SALVINI SI È CIRCONDATO DI “ESPERTI” ESTERNI ALLA LEGA, PER TENTARE UNA SVOLTA MENO POPULISTA E PIÙ PRAGMATICA (FALLITA) – C’È IL MISTERIOSO ANTONIO CAPUANO, EX DEPUTATO DI FORZA ITALIA. C’È ALESSANDRO AMADORI, SONDAGGISTA E “STUDIOSO DEI FENOMENI POLITICI”. E INFINE C’È IL THINK TANK LIBERAL-CONSERVATORE “LETTERA 150”. SONO LORO I GENI CHE HANNO CONSIGLIATO AL “CAPITONE” DI ANDARE IN MISSIONE A MOSCA, CAUSANDO SPERNACCHIAMENTO COLLETTIVO

matteo salvini e gianluca savoini a mosca piazza rossa

Cesare Zapperi per il “Corriere della Sera”

 

Il progetto di Matteo Salvini di una missione a Mosca ha sorpreso e spiazzato tutto lo stato maggiore della Lega, dal vicesegretario Lorenzo Fontana al capogruppo alla Camera Riccardo Molinari.

 

Il leader ha preferito consigliarsi solo con una nuova figura entrata a far parte recentemente del suo ristretto staff, rinnovato ed esteso a personalità non iscritte al partito nel tentativo di risalire la china dei consensi calanti. È Antonio Capuano, avvocato campano con una breve esperienza come deputato di Forza Italia tra il 2001 e il 2006, esperto di politica estera, da alcuni mesi spin doctor del segretario leghista.

antonio capuano

 

Il consigliere che si qualifica come «consulente di diverse ambasciate» (quella russa compresa), ha convinto il leader che una iniziativa di pace gioverebbe alla sua immagine perché sarebbe il segno di un politico che si spende in prima persona per trovare una via d'uscita al conflitto.

 

Ma il progetto non è stato condiviso con le altre figure che da qualche mese gli stanno dando un supporto di idee e programmi. Da quando è venuto meno il rapporto con Luca Morisi, il leader del Carroccio ha sì confermato lo stretto legame con Andrea Paganella, suo capo segreteria ai tempi del Viminale e già socio del padre della «Bestia», ma ha anche deciso di affidarsi a persone esterne al partito per avviare una nuova stagione politica, più pragmatica, fatta di meno slogan di facile presa e di più proposte concrete.

andrea paganella matteo salvini luca morisi

 

Una di queste è Alessandro Amadori, trascorsi da sondaggista, studioso dei fenomeni politici e consulente di Salvini fin dal 2012 (e suo consigliere a Palazzo Chigi durante il Conte I). «Due mesi fa anch' io avevo suggerito al segretario di portare una testimonianza personale nei luoghi di guerra, ma dell'ipotesi del viaggio a Mosca ho saputo dai giornali». L'iniziativa è derubricata a «gesto di generosità», di cui forse non sono state soppesate tutte le controindicazioni, ma è uno scarto che non pare inficiare il percorso di cambiamento della linea politica intrapreso dal leader.

 

alessandro amadori

«Salvini ha capito che dopo la pandemia siamo in una fase completamente nuova - osserva Amadori - Le due recenti iniziativa e Roma e Genova, dove ha ascoltato per nove ore gli interventi di rappresentanti di associazioni di categoria, docenti, sindacalisti, imprenditori, dimostrano che c'è la consapevolezza di dover passare da capopopolo a uomo di governo capace di trovare soluzione ai problemi».

 

giuseppe valditara

Per le idee, il leader della Lega ha scelto di affidarsi ad un «fornitore» esterno. È «Lettera 150» (dal numero dei firmatari del manifesto programmatico, tra i quali Giuseppe Bertagna e Dino Cofrancesco), un think tank liberal-conservatore creato da Giuseppe Valditara, docente di Diritto privato, tre legislature al Senato con An e Pdl, grande esperto di istruzione e ricerca. «Salvini mi ha telefonato a febbraio dicendosi interessato a quella che lui stesso ha definito la sfida della competenza» spiega l'ex parlamentare.

 

Nato come appello di professori universitari in favore della rapida predisposizione di un piano di fuoriuscita dalla pandemia, in «Lettera 150» trovano spazio idee che vanno dall'energia all'intelligenza artificiale, dalle infrastrutture alla scuola, senza escludere la politica estera. E guarda caso, la virata salviniana delle ultime settimane, l'abbandono della via delle armi a favore di un nuovo protagonismo diplomatico dell'Europa, a partire da una iniziativa comune di Italia, Francia e Germania, è il frutto di un confronto con l'ex ambasciatore Umberto Vattani, maturato proprio in questo contesto.

 

MATTEO SALVINI E LUCA MORISI

 Anche Valditara è rimasto sorpreso dalla fuga in avanti dell'ipotizzato viaggio a Mosca, ma invita a guardare oltre. La «consulenza» ha un orizzonte più lontano. «Salvini ha maturato la consapevolezza che il Paese ha bisogno di soluzioni concrete. Per questo servono persone competenti».

antonio capuano 2 MEME SUL CASO MORISI BY CARLIMEME SUL CASO MORISI BY CARLIalessandro amadori

Ultimi Dagoreport

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...