ALTRO CHE MINETTI! - MOGLI, FIDANZATE E AMANTI DEI POLITICI ITALIANI BECCANO STIPENDI D’ORO GRAZIE AI LORO “UOMINI” - A ROMA LE MOGLI DELL’ASSESSORE VISCONTI E DEL DEPUTATO MARSILIO ASSUNTE ALL’ATAC - IN VENETO I LEGHISTI TENGONO FAMIGLIA: LA SIGNORA TOSI IN REGIONE (STIPENDIO TRIPLICATO) - IN CAMPANIA IMPAZZANO I PISACANE’S - NELLE MUNICIPALIZZATE I PARENTI NON SI CONTANO - IN PUGLIA ASSUNTI ANCHE I BOCCIATI…

Fabio Tonacci per "la Repubblica"

L'avanspettacolo comincia sempre il giorno dopo, a scandalo scoppiato. «Mia moglie assunta all'Atac grazie a me? Falso, all'epoca eravamo solo fidanzati».

A balbettare è l'assessore romano all'Ambiente Marco Visconti. Ma quell'intercettazione compromettente con il consigliere del Pdl Francesco Maria Orsi? «Ma io so' caciarone, scherzavo». Ah, ecco. E Maurizio Lupi, consigliere piemontese dei Verdi Verdi che si scopre avere assunto in Regione figlia, moglie e due fratelli? «Non sapete che faticaccia riempire la lista di un piccolo gruppo». Certo, di questi tempi trovare qualche giovane preparato che voglia essere assunto è un'impresa. Meno male che si può sempre contare sulla famiglia. E quando si parla di poltrone, assunzioni e favori, la famiglia italiana non è mai in crisi. È un'istituzione, basata sulla raccomandazione.

LE MOGLI SON SEMPRE MOGLI
La signora Visconti, Barbara Pesimena, oggi siede su una poltrona che vale 73mila euro all'anno. Dirigente responsabile dell'area sanitaria di Atac, azienda municipalizzata del comune di Roma. E chi può mettere in dubbio la sua nomina, con quel curriculum da segretaria in un poliambulatorio medico e diversi contratti come cassiera in negozi di abbigliamento?

A volte basta saper usare tela e pennelli per essere assunti all'Atac. L'ex pittrice
Stefania Fois, compagna dell'onorevole romano del Pdl Marco Marsilio, è diventata direttrice delle relazioni esterne dell'azienda. Ma a essere "un'opera d'arte" è il suo stipendio: 120 mila euro all'anno. Più del sindaco.

I "soliti cognomi" sono assai diffusi nelle municipalizzate romane. Tanto che la procura sta indagando su 46 assunzioni sospette all'Atac, tra cui quella meravigliosa di Giulia Pellegrino, cubista- non-cubista («non ballo sui cubi, faccio l'hostess nei locali notturni di Roma»). Le è stato chiesto come avesse fatto a diventare segretaria del direttore industriale Marco Coletti. Risposta: «Mi hanno fatto delle domande, era un condella
corso. Ma non saprei dire dove e con chi, ho dei seri problemi con luoghi e nomi». E mica sarà importante ricordare luoghi e nomi, per chi lavora in una segreteria.

A parole, tutti scandalizzati e innocenti. Ma poi così fan tutti se è vero, come racconta un'indagine Isfol, che quasi un italiano su tre trova lavoro proprio grazie alla spintarella di parenti e amici. Prendete i territori leghisti. Anni a urlare contro Roma ladrona, poi si scopre che in Veneto Stefania Villanova, moglie del sindaco di Verona Flavio Tosi, è a capo segreteria dell'assessore regionale alla sanità del Veneto. Promossa senza concorso e stipendio triplicato, da 25 mila euro a 70mila.

GLI ACCHIAPPA-POLTRONE
C'è sempre un appetito da soddisfare, tra i parenti. A Napoli i Pisacane-Vessella hanno messo in piedi, per ammissione dello stesso capofamiglia, Michele Pisacane, «una piccola ditta nel cuore delle istituzioni». Lui è deputato dei Popolari Italia Domani. Sua moglie, Annalisa Vessella, è stata prima "invitata" dal marito a diventare consigliere regionale della Campania (lui gestiva gli incontri elettorali mentre lei era incinta).

Poi le è piovuta addosso, già denunciato da Repubblica, la nomina ad amministratore delegato di Isa, Istituto per lo sviluppo agricolo. Con stipendio da 140 mila euro all'anno, che si somma a quello da consigliere. Il fatto che l'Isa faccia parte del ministero delle Politiche agricole guidato, al tempo della nomina, da Francesco Saverio Romano, amico strettissimo di
Pisacane, è solo un caso. Certo.

LE MUNICIPALIZZATE
Ma è la municipalizzata, l'azienda dei trasporti o quella della raccolta dei rifiuti, il luogo ideale dove piazzare, sempre troppe difficoltà, amici e parenti senza troppe difficoltà. Quelli stessi che poi restituiranno il favore sotto forma di voto. Da nord a sud, da destra a sinistra, una costante italiana.

A Venezia le assunzioni spericolate dell'Actv, azienda di trasporti del comune, sono finite sotto inchiesta. C'è l'ex sindacalista Cgil Romeo Sambo da Chioggia che nell'universo Actv ha figlio (marinaio, anche lui sindacalista), figlia e nuora. E marinaio con contratto Actv è anche il figlio di Maurizio Mandricardo, coordinatore del Pd. E in provincia della vicina Verona si scopre che moglie e sorella del sindaco di Sona hanno trovato posto all'Amia, azienda multiservizi dell'Igiene ambientale, così come la figlia del responsabile leghista locale, fratello del vicesindaco di San Giovanni Lupatoto, il nipote di un noto avvocato della lista Tosi, e la moglie del sindaco di Sommacampagna.

Alla E-servizi, ente regionale siciliano che si occupa di informatizzare gli uffici pubblici, sono stati assunti negli anni scorsi due e-raccomandati: i figli dell'ex sindaco di Palermo Diego Cammarata e del presidente della Provincia d'Agrigento Eugenio D'Orsi. Negli uffici della ex Municipalgas lavora Cinzia Ficarra, moglie del deputato regionale Udc Alberto Campagna, all'Amg (gas) lavora il figlio del consigliere comunale dell'Mpa Leonardo D'Arrigo, all'Amap (acqua) c'è l'ingegner Giovanni Puleri, genero dell'ex parlamentare di An Guido Lo Porto.

A volte poi, c'è questo fastidio del concorso pubblico. Bisognerebbe studiare e presentarsi con titoli validi, ma l'onesto raccomandato disdegna queste "scorciatoie". E finisce che in Puglia vengono assunti anche i bocciati. Come è successo a otto persone che nell'agosto del 2011 avevano partecipato al concorso di selezione del personale amministrativo della Sesta provincia, la Barletta-Andria- Trani.

Bocciati ad agosto nella prova d'esame, ripescati come per magia a dicembre, superando in graduatoria tutti quelli che avevano davanti. Perché non erano "mister nessuno", tra loro c'era per esempio Francesco Patruno, assessore di quel comune di Canosa che ha per sindaco il presidente della provincia Bat. Una vicenda finita all'attenzione della Corte dei Conti. Ma sicuramente è soltanto un caso. E per caso, prima o poi, qualcuno riesce a essere assunto perché se lo merita davvero.

 

NICOLE MINETTI MARCO VISCONTI jpegMaurizio Lupi con lattrice Suzie Kennedy sosia di Marilyn Monroe MARCO MARSILIO jpegatac

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?