di maio giorgetti

G&G? GIGGINO & GIORGETTI! - ''SUL SALVA-STATI DI MAIO È COERENTE E HA RAGIONE: CONTE HA DIMENTICATO I PASSAGGI POLITICI E IL VOTO DI GIUGNO, CON LA RISOLUZIONE CHE LO IMPEGNAVA A FARE QUELLO CHE GLI CHIEDIAMO OGGI'' - MA L'EX SOTTOSEGRETARIO È CONVINTO CHE ALLA FINE UNA MEDIAZIONE SI TROVERÀ E CHE NON SARÀ IL MES IL DETONATORE DI QUESTA MAGGIORANZA CHE SI AZZUFFA DI GIORNO E SI SBRANA DI NOTTE

Simone Canettieri per “il Messaggero

 

«Quale idea mi sono fatto dell'informativa di Conte sul Salva Stati? Diciamo che l'ho ascoltato con molta attenzione...». E poi, Giancarlo Giorgetti, cosa ha pensato al termine del dibattito? Il premier ha tirato in ballo la Lega dicendo che voi del Carroccio eravate a conoscenza di tutte le trattative, quindi adesso è inutile stracciarsi le vesti e gridare alla sovranità nazionale tradita. «Beh, sono rimasto perplesso - dice ancora - forse il premier ha omesso qualche piccolo particolare...».

 

DI MAIO CONTE GIORGETTI

Il deputato Giorgetti, numero due della Lega, braccio destro di Matteo Salvini, nel passato governo era sottosegretario alla presidenza di Palazzo Chigi. Non proprio un passante alle sedute del Consiglio dei ministri e ai vertici di maggioranza. «Certo, ricordo benissimo tutti i passaggi di quella decisione, comprese le riunioni che il premier dice di essersi segnato in agenda. Se è per questo anche noi. Il problema di Conte è semplice: ora deve far cambiare idea a uno dei suoi alleati».

 

Attenzione: dunque ha ragione Di Maio a salire sulle barricate pronto a minare il governo purché, per citare il grillino, «il Salva Stati non sia uno stritola Stati»?

«Allora è semplice: il 19 giugno abbiamo votato in Parlamento una risoluzione sul Mes. Conte ha detto che si conformerà a quella. Cosa vogliamo di più?», dice Giorgetti con sorriso sardonico. Un modo per dissimulare rabbia e delusione, ma anche la tipica facia di chi le ha viste tutte.

 

conte di maio salvini

«Di Maio - continua l'ex sottosegretario di Palazzo Chigi - ha ragione: è coerente con quanto decidemmo nel passato governo e il presidente del Consiglio era, guarda che caso eh, proprio Conte. Ecco perché dico che la ricostruzione che ha fatto il presidente mi ha fatto sorridere: è priva di passaggi politici».

 

salvini legge nemesi nera

E quindi la Lega si schiera con il M5S sul Mes? «Anche qui, piano con le conclusioni, andiamo per ordine. Noi siamo all'opposizione, adesso, e facciamo la nostra battaglia, ci mancherebbe. Ma basta rileggere quella famosa risoluzione del 19 giugno».

 

IL TESTO

Basta fare una semplice ricerca su Google. Al punto 11, il testo presentato alla Camera dai capigruppo Francesco D'Uva (M5S) e Riccardo Molinari (Lega) e poi approvato dall'allora maggioranza impegnava il governo a proposito del Mes «a non approvare modifiche che prevedano condizionalità che finiscano per penalizzare quegli Stati membri che più hanno bisogno di riforme strutturali e di investimenti».

 

E poi subito dopo, al punto 12, di «promuovere, in sede europea, una valutazione congiunta dei tre elementi del pacchetto di approfondimento dell'unione economica e monetaria, riservandosi di esprimere la valutazione finale solo all'esito della dettagliata definizione di tutte le varie componenti del pacchetto, favorendo il cosiddetto package approach».

 

RICCARDO MOLINARI

Giorgetti dunque fa capire che a Conte andò bene quella sintesi politica. E che ripete con tono scherzoso «Di Maio ha ragione, su questa cosa eh, non parlo in generale...».

Il braccio destro di Salvini è convinto che alla fine una mediazione si troverà e che non sarà il Mes il detonatore di questa maggioranza che si azzuffa di giorno e si sbrana di notte. «Nemmeno con una bomba atomica questi li mandi via, figuriamoci». Però quest'asse sovranista tra la Lega e il M5S fa venire in mente possibili ritorni di fiamma. O no? «Sul Salva Stati Di Maio non ha mai cambiato posizione, lo aveva scritto anche nel programma». Ma è davvero impossibile un riavvicinamento tra voi e i grilini? «Ma no, ma non lo so dai». E' più facile che il suo Southampton (Giorgetti è molto tifoso del club biancorosso) vinca la Premier League? «Siamo quartultimi, intanto pensiamo a salvarci».

Ultimi Dagoreport

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…