rifugiati piazza indipendenza

CHI DIFENDE L'OCCUPAZIONE DI PIAZZA INDIPENDENZA UCCIDE LA CAUSA DEI DIRITTI UMANI - QUESTO CASO NON C'ENTRA NIENTE CON L'EMERGENZA IMMIGRAZIONE: MOLTI DEI RIFUGIATI SONO IN ITALIA DA 10, 20 O 30 ANNI, DA 4 OCCUPANO IL PALAZZO DEI PENSIONATI DEL SAN PAOLO GRAZIE AL RACKET DELLE OCCUPAZIONI (VIDEO) E RIFIUTANO SOLUZIONI ALTERNATIVE - IL SOMALO CHE TIRA FUORI 13MILA EURO IN CONTANTI DA UN CASSETTO E SE LA SVIGNA: I PM INDAGANO SUI CAPIBASTONE DEL 'DIRITTO ALLA CASA', CHE SI SOSTITUISCONO ALLO STATO. COME LA MAFIA

 

VIDEO - LA PROFUGA ERITREA: ''SONO QUI DA 13 ANNI, ASILO POLITICO. LORO SI PRENDONO I NOSTRI SOLDI, DIVENTANO RICCHI, ANCHE CON LA MIA BAMBINA''. PARLA DI CHI PRENDE I SOLDI PER FARLI DORMIRE NEL PALAZZO OCCUPATO

 

 

 

 

VIDEO - DENTRO IL PALAZZO OCCUPATO A PIAZZA INDIPENDENZA: TV A SCHERMO PIATTO, FRIGO E CAMERE BEN ATTREZZATE

 

 

1. QUEI PROFUGHI A VITA SE LO STATUS DI RIFUGIATO DIVENTA UNA PROFESSIONE

Paolo Bracalini per ''il Giornale''

 

sgombero sgombero

Professione: richiedente asilo. «Io sono arrivata dall' Eritrea nel 93 dice una delle occupanti abusive sgomberate dalla polizia. Ventiquattro anni fa, ventiquattro anni in Italia da richiedente asilo, un status provvisorio (il permesso di soggiorno ha una durata di un anno, rinnovabile) che diventa a vita.

 

«Io 13 anni qua Italia, asilo politico» risponde un' altra eritrea intervistata da RepubblicaTv, «loro si prendono i soldi a noi, anche per la bambina, loro ricchi con noi, ricchi!» dice la donna riferendosi forse al racket tra immigrati: vuoi un letto abusivo nel palazzo occupato?

 

il palazzo occupato a piazza indipendenzail palazzo occupato a piazza indipendenza

Paghi. «Vogliamo i nostri diritti di rifugiati» grida un altro al megafono, e insomma se sgombrano gli etiopi ed eritrei dal palazzo occupato abusivamente da ben quattro anni (una di loro dice di abitarci proprio da quattro anni), ora è lo Stato italiano che deve dargli un' altra casa.

 

il palazzo occupato a piazza indipendenza il palazzo occupato a piazza indipendenza

«Loro accettano come rifugiati non è colpa nostra tutto casino, loro accettano noi rifugiati, ci danno il documento ma poi non fanno niente per noi, tutte bugie» si lamenta un' altra occupante.

Il succo è: perché le Questure accettano le domande di asilo politico (avviene in una percentuale minima, l' 8% a luglio secondo i dati del Viminale) se poi non gli garantiscono casa e tutto il resto? La colpa, insomma, è dell' Italia che li accetta e poi se ne occupa più, dicono gli ex inquilini abusivi in piazza Indipendenza.

 

il palazzo occupato a piazza indipendenza  il palazzo occupato a piazza indipendenza

Dentro il palazzo, come mostra un video girato mesi fa da Rete Zero, si vedono appartamenti ben accessoriati: tv al plasma, decoder, frigoriferi, microonde, macchinette del caffè. «Il governo ci paga solo l' acqua e l' elettricità» dice al giornale.it Adhaniom Alem portavoce della comunità. Il gas no, ecco perché le bombole brandite contro gli agenti della polizia.

 

piazza indipendenza  4piazza indipendenza 4

Per la verità, lo status di rifugiato non assegna agli stranieri a cui viene riconosciuto dei diritti in più rispetto agli italiani (ad esempio non è previsto il diritto di occupare una casa con luce e acqua pagati dallo Stato). Nella scheda informativa delle Prefetture, alla domanda «cosa succede in caso di riconoscimento», dopo le spiegazioni pratiche sul documento che verrà rilasciato, si legge infatti: «Avrai tutti i diritti e sarai soggetto agli stessi doveri dei cittadini italiani, con esclusione di quelli che presuppongono la cittadinanza italiana (esempio, il diritto di voto, la partecipazione a concorsi per l' accesso ai pubblici impieghi, ecc.)».

 

piazza indipendenza  2piazza indipendenza 2

Diritti e doveri come gli italiani, punto. In più però hanno un sussidio, che viene erogato alle cooperative dagli enti locali che decidono di partecipare al bando Sprar (Sistema di protezione e accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo), per coprire le spese di gestione del rifugiato, i famosi 35-40 euro al giorno, compreso qualche euro che va direttamente al migrante, come spiega a Internazionale Daniela Di Capua, direttrice del servizio centrale Sprar: «Solo una quota residua viene data direttamente a loro, si tratta del pocket money, pochi euro per le piccole spese quotidiane. Queste risorse fanno parte di un fondo ordinario del ministero».

piazza indipendenza  1piazza indipendenza 1

 

Quando non gli si permette di prendere possesso per anni di un palazzo in centro a Roma, le prefetture si adoperano per trovare alberghi, case sfitte, strutture disponibili per metterci dentro i richiedenti asilo e mantenerli con vitto e alloggio. Non sempre gradito, peraltro.

 

 «Ci danno pastasciutta a colazione, pranzo e cena» dichiara insoddisfatto del menù Osayi, ospite di un centro a Cona, provincia di Venezia. Tutto diverso dalla Germania, dove si richiede ai profughi «frequenza a corsi di lingua, cultura e legislazione tedesca, con regolari verifiche dell' apprendimento, e per chi non adempie c' è il ritiro progressivo dei benefici».

 

MIGRANTI PIAZZA INDIPENDENZAMIGRANTI PIAZZA INDIPENDENZA

 

2. E IL MIGRANTE SCAPPA COL MALLOPPO: 13MILA EURO

Valeria Di Corrado per ''Il Tempo''

 

Immigrati che arrivavano in taxi, una reception dotata di pc in cui venivano registrate le presenze degli ospiti, un tariffario per ogni notte di soggiorno e badge d’ingresso. All’occhio di un forestiero appena arrivato a Roma, quello di via Curtatone poteva sembrare un albergo, con i prezzi di un ostello e la location di un 5 stelle.

 

scontri a piazza indipendenza  4scontri a piazza indipendenza 4

Peccato che era tutto abusivo: l’occupazione dello stabile (di proprietà di un privato), la presenza di fornelli e bombole del gas, l’allaccio delle utenze, il soggiorno di persone in alcuni casi senza permesso di soggiorno e il pagamento di quote giornaliere o affitti mensili. La Procura capitolina ha aperto un fascicolo d’indagine sul presunto racket nella gestione del palazzo sgomberato giovedì scorso, dopo quasi quattro anni dall’occupazione e un anno e mezzo dall’ordine di sequestro firmato dal giudice.

 

scontri a piazza indipendenza  3scontri a piazza indipendenza 3

La dimostrazione del fatto che giravano parecchi soldi in quell’edificio viene da un nuovo elemento, che verrà ora valutato dagli inquirenti. Subito dopo che le forze dell’ordine hanno sedato la protesta in piazza Indipendenza, un cittadino extracomunitario, presumibilmente somalo, ha chiesto di rientrare nello stabile per riprendere alcuni effetti personali.

 

Da un cassetto ha tirato fuori un gruzzolo di banconote: circa 13 mila euro in contanti. Insospettiti, i proprietari dell’immobile hanno chiesto di fornire le sue generalità. L’uomo, dopo aver mostrato un documento d’identità (di cui non è certa l’autenticità), è sparito con il malloppo. A rigor di logica, stupisce il fatto che una persona che alloggia in un edificio occupato, perché non ha la possibilità economica per affittare un appartamento regolarmente, possa avere con sé tanto denaro.

scontri a piazza indipendenza  2scontri a piazza indipendenza 2

 

Il sospetto è che possa essere un membro del gruppo che avrebbe estorto denaro agli altri occupanti e che magari, nella veste di cassiere, raccogliesse le loro quote. Questo sarà uno degli elementi su cui dovranno concentrarsi le indagini. Intanto domani gli uomini della Digos acquisiranno le decine, se non centinaia, di ricevute trovate in via Curtatone, che riportano i nomi degli "ospiti", i giorni di pernottamento, la quota pagata (circa 10 euro a notte), le coordinate della "stanza", ad esempio: piano 5 e numero 22, e la sigla di chi ha rilasciato il documento.

migranti piazza indipendenza2migranti piazza indipendenza2

 

Pezzo di carta che ovviamente non ha alcun valore legale, trattandosi di soldi presi in nero, per un’attività pseudo alberghiera, completamente abusiva, in un edificio occupato da immigrati, spesso senza permesso di soggiorno. Tutto questo nel pieno centro di Roma, a due passi dalla stazione ferroviaria di Termini e nella stessa piazza in cui c’è la sede del Consiglio superiore della magistratura.

 

Oltre a queste ricevute, gli inquirenti dovranno estrapolare i dati contenuti nei tre computer che si trovavano all’ingresso, in una sorta di reception: l’elenco di chi transitava nella struttura e, soprattutto, i nomi di chi usava i pc, per capire se dietro questo sistema esistano soggetti che sfruttano l’emergenza immigrati legata agli alloggi. Chi in quello stabile ha vissuto nega però di avere mai pagato per il soggiorno.

migranti piazza indipendenza8migranti piazza indipendenza8

 

«Non avevamo i soldi per l’affitto - raccontano alcune rifugiate - solo qualcuno lavorava. Chi aveva la possibilità partecipava alla colletta come, ad esempio, quando si rompeva qualche finestra o alcuni mesi fa che si è rotto il motore dell’acqua: lo abbiamo riparato noi. Certo non potevamo aspettare i tempi del Comune».

 

La Digos ora dovrà interrogare queste persone per capire se dicono la verità o se nascondono, per paura, l’identità dei loro ricattatori, che, a giudicare dalla scrittura sulle ricevute, potrebbero essere loro stessi profughi; in un gioco perverso in cui alcuni di loro si trasformano in "aguzzini", sfruttando la loro "anzianità", e approfittando della disperazione di chi si trova a vivere quelle che erano le loro stesse difficoltà.

piazza indipendenza  5piazza indipendenza 5

 

In questo caso, a dare origine all’occupazione di via Curtatone era stato, il 12 ottobre 2013, il leader del Coordinamento cittadino Lotta per la casa Luca Fagiano. Ieri intanto è stato convalidato l’arresto dei 5 rifugiati che hanno preso parte agli scontri in piazza Indipendenza avvenuti tre giorni fa, in occasione dello sgombero: il giudice ha messo in libertà le tre donne accusate di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, e confermato la misura del carcere per i due uomini che avrebbero lanciato bombole del gas contro la polizia.

 

Solo un paio di settimane prima, il 10 agosto, le forze dell’ordine avevano liberato il palazzo di Quintavalle, in zona Cinecittà, arrestando 11 persone e denunciandone 37. Ora alcuni di loro sono accampati in tenda sotto il portico della chiesa dei SS. Apostoli, reclamando il diritto alla casa, che in questo caso si concretizza in un reato.

gli appartamenti nel palazzo occupato  gli appartamenti nel palazzo occupato

 

 

Ultimi Dagoreport

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...