CINQUESTELLE, MOLTE STALLE - I GRILLINI VANNO A CONGRESSO: AL VIA GLI STATI GENERALI CHE SI CONCLUDERANNO IL 7 E 8 NOVEMBRE - LE PROPOSTE FINALI SARANNO VOTATE SU ROUSSEAU, OGGETTO DELLO SCONTRO DI QUESTI GIORNI - MA DIETRO LA BATTAGLIA SUL BLOG E SUL SIMBOLO SI AGITA LA VERA OSSESSIONE DEI BIG: IL SUPERAMENTO DELLA REGOLA DEI DUE MANDATI…

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casaleggio di maio casaleggio di maio

Federico Capurso e Ilario Lombardo per “la Stampa”

 

Assemblee provinciali, documenti di sintesi, delegati, congresso. Il Movimento 5 stelle affonda le mani nella tradizione partitica della Prima Repubblica e annuncia l'apertura dei suoi primi Stati Generali che, dice il reggente Vito Crimi in un video postato sui social, «si concluderanno il 7 e 8 novembre a Roma».

 

LUIGI DI MAIO - DAVIDE CASALEGGIO - PIETRO DETTORI LUIGI DI MAIO - DAVIDE CASALEGGIO - PIETRO DETTORI

Un percorso lungo un mese, dunque, che partirà dalle assemblee regionali e provinciali, per recuperare il rapporto con i territori e provare ad allontanare le tensioni dalla Capitale. In quelle riunioni locali si dovranno «designare dei rappresentanti che verranno a Roma, in un numero circoscritto per l'emergenza Covid», spiega Crimi.

 

Dei delegati, in altre parole, che potranno disegnare, una volta riuniti a Roma, la nuova agenda del Movimento. E un'assemblea conclusiva, per metà in presenza e per metà in streaming, darà ordine e forma alle proposte finali che verranno votate su Rousseau. Alla fine, quindi, si tornerà ancora una volta sulla piattaforma di Davide Casaleggio.

POST DEL MOVIMENTO 5 STELLE CONTRO CASALEGGIO POST DEL MOVIMENTO 5 STELLE CONTRO CASALEGGIO

 

I rapporti tra l'imprenditore milanese e la quasi totalità del gruppo parlamentare sono ormai lacerati, ma è stata proprio la guerra deflagrata negli ultimi giorni intorno alla proprietà del blog e del simbolo, oltre che per la gestione di Rousseau, a convincere tutte le anime del Movimento che fosse necessario chiudere in fretta il capitolo congressuale.

 

Ma sono dei macigni quelli che il partito pentastellato dovrà affrontare, dalla cornice dei rapporti con Casaleggio alla leadership, tra nuovi obiettivi e stimoli da trovare, fino alla carta dei valori che Luigi Di Maio avrebbe voluto rinnovare. Ma dietro la battaglia sul blog, sul simbolo, sulla regolamentazione dei rapporti con l'Associazione e la piattaforma Rousseau, si agita anche un'altra gigantesca ossessione del M5S.

 

IL POST DI DAVIDE CASALEGGIO SUL BLOG DELLE STELLE IL POST DI DAVIDE CASALEGGIO SUL BLOG DELLE STELLE

Il superamento della regola del tetto di due mandati parlamentari è pubblicamente un tabù, ma in privato è argomento quasi quotidiano dei conciliaboli grillini. Le ostilità verso Casaleggio ammucchiano diverse recriminazioni, non ultimo il fatto che il figlio del fondatore si sia sempre opposto al terzo mandato, ritenendo se stesso il custode delle regole partorite dal padre.

 

DAVIDE CASALEGGIO LUIGI DI MAIO VITO CRIMI DAVIDE CASALEGGIO LUIGI DI MAIO VITO CRIMI

Di questo si è parlato in riunioni e in chat delle ultime ore. Come riferiscono fonti parlamentari ieri si è discusso di come Luigi Di Maio ha risposto sul tema nell'intervista alla Stampa: «Non è all'ordine del giorno». L'ex capo politico non si pone come contrario in linea di principio, anche perché più volte - lo confermano esponenti del M5S a lui vicini - si è detto convinto della necessità di rendere più elastica la regola dei due mandati per non eliminare di netto la dirigenza del Movimento, teoricamente tutti eletti al secondo giro.

 

CRIMI DI MAIO EUROPA CRIMI DI MAIO EUROPA

Chi chiede il terzo mandato conta molto sull'avallo di Beppe Grillo, che ha confessato di trovarlo un tema superato dagli eventi. Chi invece la pensa come Casaleggio è Alessandro Di Battista, che però sconta il fatto di aver concluso un solo mandato e che, sulla purezza del codice pentastellato (no alleanze, no terzo mandato e vari altri no), spera di conquistare consenso attorno alla proposta che intende presentare agli Stati Generali.

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