conte palermo

CONTE, MASANIELLO DEL MEZZOGIORNO – VISTO CHE I PARTITI HANNO TOTALMENTE IGNORATO POVERI E DISPERATI, PEPPINIELLO APPULO RISCHIA DI FARE FILOTTO AL SUD, DOVE IL DISAGIO SOCIALE ABBONDA - FOLLI: "CHE SI TRATTI DEL REDDITO DI CITTADINANZA O DELLE PROMESSE DI UN FUTURO IN CUI TUTTO SARÀ FORNITO DALLO STATO GRATUITAMENTE, CONTE È ENTRATO IN SINTONIA CON IL SUO ELETTORATO. ANCHE PER RESPONSABILITÀ DI CHI ANCORA UNA VOLTA NON HA VOLUTO O SAPUTO RIVOLGERSI AL MEZZOGIORNO CON IL GIUSTO LINGUAGGIO..."

Stefano Folli per “la Repubblica”

 

CONTE SIRACUSA

L’affermazione del M5S nel Mezzogiorno è una previsione diffusa, rafforzata peraltro da tutti i sondaggi diffusi prima del consueto e poco comprensibile divieto. È una variabile che può condizionare il risultato di domenica, riproponendo la questione del tavolino a tre gambe: ossia un sistema che non si limita a un tendenziale bipolarismo più o meno forzato, imposto dalle due coalizioni di destra e di sinistra, ma riconosce la presenza di altri soggetti in grado di scompaginare i giochi.

CONTE 4

 

Lasciamo da parte l'opzione Calenda-Renzi, il binomio che pure è in grado di ritagliarsi un ruolo incisivo nel prossimo Parlamento. Il soggetto che realmente potrebbe influire sugli assetti del post 25 settembre è il movimento di Conte, autore di una campagna elettorale spregiudicata e demagogica, ma di notevole efficacia a sud di Roma. Che si tratti del reddito di cittadinanza o delle promesse di un futuro in cui tutto o quasi sarà fornito dallo Stato gratuitamente, non si sa con quali risorse, sta di fatto che l'avvocato "del popolo" è entrato in sintonia con il suo elettorato, arrivando al giorno delle elezioni con un profilo assai più definito di quando aveva cominciato la sua avventura.

 

CONTE GRILLO

È uno scenario che pochi avevano previsto, forse non immaginando che la vena populista di Conte fosse così brillante (anche per responsabilità di chi ancora una volta non ha voluto o saputo rivolgersi al Mezzogiorno con il giusto linguaggio). Resta da capire che uso i 5S faranno dei loro ritrovati consensi. Ma in primo luogo c'è da domandarsi quale equilibrio parlamentare produrrà il nuovo triangolo elettorale (centrodestra, centrosinistra, pentastellati).

 

giuseppe conte a carta bianca

Sul Sole 24 Ore Roberto D'Alimonte avanza l'ipotesi che nel Sud i candidati di Conte siano in grado di sottrarre alla destra un certo numero di seggi uninominali: fino a rimettere in discussione, in particolare al Senato, la maggioranza Meloni-Salvini-Berlusconi. È una prospettiva che lo studioso considera improbabile, ma non impossibile. Ancora un paio di settimane fa nessuno la prendeva neanche in considerazione, adesso il lievitare dei sondaggi rendono in qualche misura concorrenziale il M5S.

 

CONTE FIGLIO

Lo sarebbe ancora di più, aggiungiamo, se si verificasse una sorta di "desistenza" di fatto: cioè se i candidati del Pd, sentendosi battuti in partenza, convogliassero i loro voti - almeno in alcuni collegi in bilico - sugli esponenti "contiani". La mossa avrebbe una logica e, se pure non fosse sufficiente a ribaltare i rapporti di forza nelle nuove Camere, costituirebbe un indizio decisivo circa il dopo-elezioni. Sappiamo che nel Pd esiste una potente corrente che si propone di riprendere quanto prima il rapporto con i 5S.

 

Tuttavia, se la bilancia elettorale pendesse in modo evidente a favore di Conte - già considerato a suo tempo il "punto di riferimento dei progressisti" -, per il partito di Letta (o dei suoi successori) sarebbe arduo accettare una specie di sudditanza di fatto nei confronti dell'ex alleato.

 

giuseppe conte 2

A maggior ragione se nel Mezzogiorno si verificasse quella notevole avanzata dei 5S che molti prevedono o temono. E si capisce perché. Un'avanzata che spingesse una parte dell'elettorato del Pd a supportare i candidati "contiani" come unico argine verso la destra, segnerebbe una drammatica, forse definitiva perdita di ruolo per la maggiore forza del centrosinistra. Ne discende che l'importanza del voto nel Mezzogiorno è duplice. In primo luogo perché può determinare, come spiega D'Alimonte, qualche sorpresa nella distribuzione dei seggi.

 

giuseppe conte francesca fagnani bianca berlinguer

E in secondo luogo perché è in grado di ridefinire la relazione tra Pd e 5S. L'eccessiva debolezza del primo, insieme all'eccessiva forza dei secondi, aprirebbe la strada a un futuro in stile Mélenchon. Non proprio quello che si augurano gli esponenti riformisti, legati all'Europa e all'Alleanza Atlantica, del Pd.

MANIFESTI DI CONTE E LETTA SUGLI AUTOBUSGIUSEPPE CONTE ENRICO LETTAgiuseppe conte enrico letta 1giuseppe conte.

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