DOPO IL DISGRAZIATO ENDORSEMENT A FAVORE DI RIGOR MORTIS, BAGNASCO NON SA PIU’ COME USCIRNE FUORI – ORA PIGOLA CHE CI VOGLIONO ''TONI PIÙ RISPETTOSI E CRESCITA CON MENO TASSE'' (MA VA?) – BAGNASCO “SCONCERTA” IL VESCOVO MOGAVERO: "NON DEVONO ESSERE LE GERARCHIE ECCLESIASTICHE AD ATTRIBUIRE PATENTI DI CATTOLICITÀ. CON LE INDICAZIONI DI VOTO A FAVORE DI UNO SCHIERAMENTO POLITICO, IL VATICANO E L'EPISCOPATO USURPANO LA LEGITTIMA AUTONOMIA DEI LAICI"….

1. BAGNASCO: ''TONI PIÙ RISPETTOSI E CRESCITA CON MENO TASSE''
(Adnkronos/Ign) - "La campagna elettorale per portare a un buon esito deve essere più costruttiva e rispettosa delle diverse posizioni, pur dentro la dialettica che è giusta". Lo ha detto questa mattina il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova, rispondendo alle domande dei giornalisti, in occasione della visita alle autorità regionali per gli auguri di buon anno.

Bagnasco ha espresso anche l'auspicio che la ripresa economica alleggerisca il peso delle tasse che gravano sulle famiglie. "Certamente - ha affermato il cardinale - le tasse non alleggeriscono la situazione, però, nello stesso tempo, speriamo che in prospettiva, avviandosi una fase di crescita che tutti giustamente invocano, questo peso possa essere alleggerito".

''Siamo tutti chiamati a rivedere meglio le cose, e questo vuol dire rivederle non soltanto con criteri puramente economici, che hanno certamente un loro valore di cui nessuno dubita - ha osservato ancora - ma dentro a un contesto più ampio dei valori morali, dei criteri etici, dell'onestà personale della ragionevolezza, del dialogo, dell'interesse pubblico, dell'interesse comune e di quei servizi che sono deputati da sempre in modo particolare alle Province''.

Il cardinale ha parlato anche dell'''utilizzo migliore delle risorse a tutti i livelli, in tutti i modi e in tutte le forme'', perché ''le risorse sono quello che sono''. L'auspicio è che tale migliore utilizzo ''sia davvero la via attraverso cui si possa arrivare a delle soluzioni che tengano insieme i servizi assolutamente necessari, le persone che lavorano e le articolazioni dello Stato e della società''. Si tratta di tre valori ''che devono essere tenuti insieme nel modo più virtuoso possibile''.

Poi, rispondendo ai giornalisti a proposito della partita di calcio annullata a causa dei cori razzisti, ha sottolineato che "più che al mondo del calcio un appello va rivolto al mondo in genere, alla nostra cultura, al modo di stare insieme. Finché seminiamo una cultura individualista dove ognuno è per sé, dove vogliamo andare?". "Poi non ci si meravigli - ha aggiunto - perché l'individualismo non libera le persone ma le rinchiude in sé stesse e fa vedere negli altri dei nemici potenziali".

Per il 2013 ''l'augurio è che sia un anno all'insegna di un sussulto ulteriore di fiducia, speranza e coesione''. ''Come nelle famiglie - ha spiegato Bagnasco - quando c'è una difficoltà da superare ci si stringe maggiormente gli uni agli altri e si mettono insieme intelligenze, cuore e risorse, così anche nell'ambito della nostra società mi auguro, e i segni ci sono, che proprio dalle difficoltà scaturisca una migliore e maggiore solidarietà e intesa tra tutti e a tutti i livelli''.

2. "E' UN CLAMOROSO ERRORE SANTIFICARE IL GOVERNO TECNICO"
Giacomo Galeazzi per http://vaticaninsider.lastampa.it/it/inchieste-ed-interviste/dettaglio-articolo/articolo/italia-chiesa-vaticano-politica-21081/

"Non devono essere le gerarchie ecclesiastiche ad attribuire patenti di cattolicità. Con le indicazioni di voto a favore di uno schieramento politico, il Vaticano e l'episcopato usurpano la legittima autonomia dei laici". Si dichiara "sconcertato dallo scenario di un endorsement pro Monti", monsignor Domenico Mogavero, attuale commissario Cei per l'immigrazione e sottosegretario Cei durante la presidenza Ruini.

Cosa la preoccupa nelle prese di posizione dei vertici Cei e dell'Osservatore Romano a sostegno di Monti?
"Innanzi tutto è assolutamente sbagliato il metodo. Nessun partito può corrispondere integralmente ai volori da noi proposti e quindi come pastori abbiamo esclusivamente il compito di formare le coscienze dei credenti e di difendere la libertà della Chiesa. Non si può sottoscrivere ad occhi chiusi un vecchio progetto riverniciato di nuovo. Già appoggiare il centrodestra di Berlusconi ha causato danni gravissimi alla Chiesa, continuare a intervenire pesantemente in politica accrescerà ulteriormente le conseguenze di questo pesante errore d'impostazione".

Era meglio prima?

"No. Sicuramente l'esecutivo tecnico è stata una necessità imposta dalla catastrofe nella quale il ventennio berlusconiano aveva precipitato il paese, quindi Monti è senza dubbio meglio di Berlusconi. Però il punto è che non compete a noi vescovi distribuire l'etichetta di cattolico ai partiti. E' il laicato cattolico a doversi muovere in piena autonomia rispetto alle gerarchie ecclesiastiche.

Continuando a manovrare dall'alto, si fa solo il male della Chiesa. C'è solo da valutare i programmi elettorali dei candidati e vigilare che non vengano viola il nostro campo d'azione che è la predicazione del Vangelo. Tutto il resto compete ai laici. E il papa Ratzinger ci insegna che la promozione secondo coscienza del bene comune in politica, nulla ha a che vedere con il confessionalismo o l'intolleranza religiosa. Identificare la legge religiosa con quella civile soffoca la libertà religiosa".


E' solo un problema di metodo?

"Evidentemente sono anche i contenuti dell'Agenda Monti a non convincere. Non vi vedo alcuna traccia di giustizia sociale, anzi l programma elettorale del premier sembra la logica prosecuzione di un governo "lacrime e dangue" che si è dimostrato poco attento alle fasce più deboli della popolazione. Nel procedere con tagli drastici alla spesa pubblica si è deciso di colpire in basso e questa impostazione è inaccettabile in un'ottica cristiana. E' la stessa mentalità non solidale che ha contraddistinto l'esecutivo d'emergenza, quindi la Chiesa non può dare a Monti alcuna benedizione.

Santificare il premier, cercare di condizionare il voto dei cattolici e giocare un ruolo parziale, danneggia la Chiesa. I cattolici ci sono in tutti i partiti e tocca ai credenti stabilire chi sia più o meno coerente con i loro valori. Il faro per orientarci è la nota dottrinale di Joseph Ratzinger sui cattolici in politica. E quindi l'impegno dei cattolici non può cedere ad alcun compromesso, altrimenti verrebbero meno la testimonianza della fede e la coerenza interiore dei fedeli. Il fondamento è la centralità della persona".


Ma è un documento di undici anni fa...
"Sì ma sono parole di straordinaria lungimiranza. Opportunamente l'allora cardinale Ratzinger ricorda che è insufficiente e riduttivo pensare che l'impegno sociale dei cattolici possa limitarsi a una semplice trasformazione delle strutture, perché se alla base non vi è una cultura in grado di accogliere, giustificare e progettare le istanze che derivano dalla fede e dalla morale, le trasformazioni poggeranno sempre su fragili fondamenta. E' per questo che la fede non può pretendere di imbrigliare in un rigido schema i contenuti socio-politici, in quanto la dimensione storica in cui l'uomo vive impone di verificare la presenza di situazioni non perfette e spesso rapidamente mutevoli".


Quindi a negare ogni endorsement vaticano in vista delle elezioni è l'impostazione stessa del pensiero di Joseph Ratzinger?
"Esattamente. Il magistero della Chiesa non vuole esercitare un potere politico né eliminare la libertà d'opinione dei cattolici su questioni contingenti. Esso intende invece, come è suo proprio compito, istruire e illuminare la coscienza dei fedeli, soprattutto di quanti si dedicano all'impegno nella vita politica, perché il loro agire sia sempre al servizio della promozione integrale della persona e del bene comune.

L'insegnamento sociale della Chiesa non è un'intromissione nel governo dei singoli Paesi. Ma si limita a indicare un dovere morale di coerenza per i fedeli laici, interiore alla loro coscienza, che è unica e unitaria. Le parole di Joseph Ratzinger sono la miglior risposta a chi, all'interno delle gererchie ecclesiastiche, sta inutilmente ma dannosamente cercando di sbilanciare la Chiesa a favore di un determinato schieramento politico. E invece Monti come chiunque altro dovrà convincere singolarmente ogni credente, senza passare per l'inutile scorciatoia degli avalli di vertice".

 

bagnasco_angelobagnasco-monti, bertoneMonsignor Domenico MogaveroRATZINGER E RUINI PAPA-BERLUSCONImonti e papa article monti papa ratzinger

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...