orlando landini 19

DURA LEX, SED VAX! BOTTA E RISPOSTA ORLANDO-LANDINI ALLA FESTA DELL’UNITA’ A BOLOGNA - IL MINISTRO NON ESCLUDE L’OBBLIGO VACCINALE E LO ZAR DELLA CGIL REPLICA: “OCCORRE UNA LEGGE E DEVE PENSARCI IL GOVERNO". E POI RILANCIA SUI TAMPONI GRATUITI PER I LAVORATORI NON VACCINATI. MA SU QUESTO ORLANDO NON E’ D’ACCORDO. IL TITOLARE DEL LAVORO: “FAVOREVOLE A CONSENTIRE CHE LA QUARANTENA SIA CONSIDERATA UNA MALATTIA” – E SUL REDDITO DI CITTADINANZA…

Da firenzepost.it

orlando landini

La possibile introduzione dell’obbligo del vaccino è stata discussa dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando, intervistato da Maria Latella, insieme al segretario generale della Cgil Maurizio Landini a Bologna, alla Festa nazionale dell’Unità.

 

«Vaccino obbligatorio? “Non escludo niente. Anche questa eventualita’ non puo’ essere scartata. Dentro al Governo ci sono posizioni molto diverse e raggiungere quell’obiettivo non sarebbe molto semplice.  Quanto al green pass, invece, dovremo espandere l’utilizzo a quanti piu’ contesti. Non potendo percorrere per ora la strada dell’obbligo quella del green pass e’ quella che si offre. Capisco che determini una serie di contraddizioni, ma non ne facciamo guerre di religione», ha detto il ministro.

 

Replica il segretario della Cgil: «Sono per fare una battaglia perche’ tutti si vaccinino, ma se il governo non fa la legge per l’obbligo non posso essere io sindacato. Ci deve essere una responsabilita’ del Governo. Quanto al tampone deve essere gratuito. Non puo’ essere il lavoratore che lo deve pagare. Se l’emergenza porta alla necessita’ di un obbligo vaccinale, non ci sono posizionamenti politici che tengano», ha spiegato Landini

 

orlando landini 19

ORLANDO

Da ilsole24ore.com

 

«Avevamo segnalato la questione nell’ultimo scostamento purtroppo non si sono trovate tutte le risorse necessarie. Io credo che nel frattempo siano maturate le condizioni perché alcune risorse impegnate in altre direzioni possano essere utilizzate in questo senso.

 

Credo che ci possa essere una risposta se tutto il governo sarà d’accordo abbiamo una valutazione assolutamente favorevole a consentire che la quarantena sia considerata una malattia e che non gravi sui lavoratori e sulle imprese». È il messaggio lanciato dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando, nel corso della Festa dell’Unità di Modena. «Ne parleremo al prossimo Consiglio dei ministri. Penso che possiamo affrontarla e risolverla».

 

Nessuno scontro con il Mef su risorse per ammortizzatori

maurizio landini

Il ministro, che in serata sarà impegnato in un confronto con il segretario della Cgil, Maurizio Landini, alla Festa dell’Unità di Bologna, ha poi smentito contrasti con il ministero dell’Economia sulle risorse da destinare agli ammortizzatori sociali. «Siamo in attesa di chiarire alcuni temi che sono emersi dal confronto delle parti sociali e in base a questo discutere con il ministero dell’Economia quali risorse saranno disponibili. Non c’è mai stato uno scaricabarile». Il ministro ha quindi sottolineato l’importanza della riforma.

 

«C’è - ha detto - la volontà di anticipare un lavoro perché ritengo che rispetto ad altri temi questo abbia una priorità assoluta nel momento in cui il Paese riparte ed affronta delle trasformazioni e dei cambiamenti».

 

Rdc è strumento di tutela ma deve cambiare

L’esponente del Pd è poi tornato sulla questione del reddito di cittadinanza su cui sia la Lega che Italia Viva sono pronti a dare battaglia per ottenerne la cancellazione. «È uno strumento di tutela.

 

LANDINI DRAGHI 9

Come partito ci dovremmo rimproverare di non aver potenziato il Rei, che forse era uno strumento che poteva funzionare meglio. Uno strumento di contrasto alla povertà serve e servirà. Come deve cambiare? Ci vuole più controllo territoriale, bisogna semplificare i cosiddetti Puc, si deve collegare alla istruzione. Il limite è che non è un potente strumento di politiche attive del lavoro e vanno potenziati i centri per l’impiego».

 

Dobbiamo lavorare per estendere il green pass

Quanto al green pass e alla possibilità di un’ulteriore estensione, le parole di Orlando sono state molto chiare. «Noi dobbiamo lavorare per estendere progressivamente il Green pass. Io continuo a pensare che prima di una norma sia utile un confronto tra le parti sociali. Finora abbiamo gestito la pandemia con protocolli che hanno funzionato. Io andrei avanti così».

 

orlando franco

Bisogna evitare polemiche, ha aggiunto, «il green pass è uno strumento per spingere le persone a vaccinarsi, credo che andrà progressivamente utilizzato in tutti gli ambiti in cui è possibile. Cerchiamo di farlo in base ad un confronto con il quale si possono definire meglio anche come gestire meglio anche le criticità che possono emergere dalla sua applicazione in contesti diversi».

 

Su delocalizzazioni era bozza, ma d’accordo con proposta

Il ministro ha anche colto l’occasione per ribadire la sua posizione sulla bozza del decreto anti-delocalizzazioni che ha esacerbato ulteriormente lo scontro con Confindustria. «Bonomi contesta il fatto che noi non avremmo aperto un confronto - ha detto Orlando, ma quella è una bozza del ministero del Lavoro che avevamo inviato ai nostri interlocutori dopo che il Mise tramite la viceministra Todde aveva mosso degli appunti. Quella non era ancora la posizione del governo, ma questo non significa che io non sia d’accordo su quella proposta. Mi ripugnano le leggi fatte in maniera emozionale, non c’è nessun elemento di improvvisazione».

ANDREA ORLANDO - PH LAPRESSE

 

Dispiaciuto ma non sorpreso da attacchi di Bonomi

Io, ha proseguito il ministro, «un confronto con Confindustria lo faccio una volta alla settimana, ma si arriva al confronto con Confindustria e con i sindacati dopo un dibattito nel governo in cui ripeterei la posizione di stasera». E, rispetto alle critiche formulate dal numero uno di Viale dell’Astronomia, «ho fatto una scelta zen. Non è il momento delle polemiche e tanto meno delle polemiche personali. Quando ho assunto il ruolo ho messo in conto critiche. Di quanto detto da Bonomi sono dispiaciuto ma non sorpreso».

 

 

ANDREA ORLANDO

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?