padellaro salvini

ECCO PERCHÉ SALVINI HA RAGIONE ANCHE SE HA TORTO (MA PERDERÀ) – PADELLARO: "I COSTANTI ‘ME NE FOTTO’ DELL' UE ALLE RIPETUTE RICHIESTE DI AIUTO DELL' ITALIA SULLA QUESTIONE MIGRANTI GLI HANNO REGALATO UNA CAMPAGNA ELETTORALE COI FIOCCHI. MA ALLA FINE IL MINISTRO DOVRA’ ACCORGERSI CHE LA SUA E’ UNA VITTORIA DI PIRRO. L’UE CONTINUERA’ A FOTTERSENE MENTRE I SUOI ELETTORI…"

Antonio Padellaro per il Fatto Quotidiano

 

SALVINI AQUARIUS

Ecco perché Matteo Salvini ha ragione anche se ha torto. Salvini ha ragione perché l' Unione europea, e gli altri Paesi che ne fanno parte, con i loro costanti "me ne fotto" alle ripetute richieste di aiuto dell' Italia sulla questione migranti gli hanno regalato una campagna elettorale coi fiocchi.

 

Anzi, per mostrarsi un minimo riconoscente il leader leghista dovrebbe ora spedire a Bruxelles un bel mazzo di fiori. Infatti, se l' Europa non si fosse mostrata così stupidamente sorda e insensibile, lasciandoci affogare in un mare avete capito di cosa (come riconosciuto dalla stessa Merkel, purtroppo a babbo morto) Salvini, probabilmente, si sarebbe dovuto trovare un lavoro onesto.

 

Invece che impazzare dal Viminale a colpi di diktat, bloccando navi e chiudendo porti come giocasse a Risiko.

 

luigi di maio matteo salvini

Salvini ha ragione perché con il fiuto volpino che gli va riconosciuto ha scelto il giorno giusto (una domenica elettorale), la nave giusta (una Ong con bandiera di Gibilterra) e il nemico giusto (la minuscola e chiacchierata Malta) per sferrare l' attacco. Al grido di "spezzeremo le reni a La Valletta" oggi canta vittoria.

 

Salvini ha ragione perché dichiarando guerra a 629 africani in balia delle onde è diventato l' eroe di un altro pezzo d' Italia, che si aggiunge a quello che lo vorrebbe già proclamare duce. Come dimostra l' ulteriore avanzata del Carroccio nelle Amministrative di domenica.

 

SALVINI AL LIDO FASCISTA

Salvini ha ragione perché con l' editto del 10 giugno ha dimostrato chi comanda davvero nel governo gialloverde testé inaugurato. Fedele alla massima del prima meno e poi discuto, solo dopo aver comunicato al mondo le decisioni prese le ha trasmesse al ministro delle Infrastrutture grillino, Danilo Toninelli, competente per i porti. Dopodiché, con gesto di squisita cortesia, ne ha messo al corrente il collega vice Luigi Di Maio. Dicono i maligni che il premier (?) Giuseppe Conte abbia appreso la notizia dai tg.

 

Salvini ha torto perché la sua è una vittoria di Pirro. Sul problema immigrati, l' Ue continuerà tranquillamente a fottersene perché non c' è un solo Paese, tra i 27, che voglia seriamente accollarsi una minima parte del peso che da sempre ricade sull' Italia.

Per ragioni geografiche: siamo l' approdo naturale per chi parte dalle coste africane. E per demerito dei leghisti predecessori di Salvini che firmarono gli sciagurati accordi di Dublino sul Paese di prima accoglienza che si becca tutto il cucuzzaro.

 

luigi di maio giuseppe conte matteo salvini

Salvini ha torto perché oggi ha trovato il premier spagnolo, il socialista Pedro Sánchez disposto ad accogliere i profughi dell' Aquarius. Un atto definito di "buon cuore" dal medesimo Salvini, ma piuttosto umiliante per il nostro Sparafucile.

 

Senza contare che nella stagione estiva degli sbarchi, di navi Aquarius ne arriveranno chissà quante. E allora il ministro degli Interni dovrà decidere se lasciarle alla deriva, attirandosi e attirando al governo le accuse più infamanti di disprezzo per la vita umana. Oppure cuccarsi in silenzio gli sbarchi.

 

Salvini ha torto perché dopo aver tenuto in ostaggio per un' intera giornata 629 persone, tra cui numerosi bambini e alcune partorienti, la sua immagine è già irrimediabilmente macchiata.

 

padellaro

L' obbligo della salvezza in mare è una legge universale a cui per nessuna cinica ragion di Stato si può derogare.

 

Salvini ha torto perché, dopo il trattamento subito, nel M5S crescono i malumori per un' alleanza di fatto sbilanciata dal protagonismo dal socio di minoranza. Senza contare l' emergere nel Movimento di sensibilità diverse rispetto alla politica dei negher fora di ball. Come dimostra l' annuncio dell' apertura del porto di Livorno (poi ritirato) del sindaco grillino Nogarin. E il viaggio del presidente della Camera Roberto Fico andato nella bidonville di San Ferdinando a portare le condoglianze dello Stato ai compagni del sindacalista di colore Sacko ucciso a fucilate.

salvini pozzallo

 

Salvini, infine, ha torto perché a quella grande massa di voti raccolti seminando rabbia e protesta contro i migranti presto o tardi dovrà dare una risposta assai concreta. Perché quegli stessi elettori, disposti ad applaudire i suoi spottoni, si aspettano poi che ne rispedisca a casa (come promesso) cinquecentomila.

UN SELFIE CON SALVINImigranti sulla nave della ong tedesca sea watchla posizione di aquarius la nave aquariusaquarius

Vasto programma.

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."