wilders rutte

EUROPA FATTA A MAGLIE - QUALCUNO SPIEGHI A GENTILONI, CHE ESULTA PER IL RISULTATO, CHE LE ELEZIONI IN OLANDA LE HA VINTE UN PARTITO DI CENTRODESTRA E CHE I SUOI LABURISTI HANNO PRESO UNA TALE SVEGLIA CHE IL LORO CAPO SI È DIMESSO - RUTTE HA VINTO (PERDENDO SEGGI) SOLO PERCHÉ HA SCIPPATO LA POLITICA ANTI-ISLAMIZZAZIONE A WILDERS, ARRIVATO SECONDO

Maria Giovanna Maglie per Dagospia

 

WILDERSWILDERS

Qualcuno dovrebbe o avrebbe dovuto spiegare al premier Gentiloni che esulta per il risultato che le elezioni in Olanda le ha vinte un partito di centro-destra, e che i laburisti europei suoi naturali vicini di casa ed alleati hanno preso una tale sveglia che il loro capo si è dimesso, pratica nobile e qui da noi sconosciuta.

 

Wilders, il terribile xenofobo populista islamofobo, e via con gli aggettivi denigratori, è arrivato secondo, ovvero un partito virtuale come quello della Libertà, che ha un capo che vive da 13 anni sotto scorta 24 ore su 24 e che comunica via Twitter e online ai suoi militanti, ha guadagnato 5 seggi, mentre il premier uscente, quello di centro-destra, Mark Rutte, ne ha persi 8.

 

Qualcuno dovrebbe dare la stessa spiegazione a Matteo Renzi e a tutti coloro che tra dichiarazioni politiche e articolesse di sollievo sui giornali si sbracciano a dissertare sul populismo sconfitto, e si rallegrano perché non c'è stata la Nexit, ovvero la Netherland exit dall'Europa. Ma quando mai!

 

RUTTE E WILDERSRUTTE E WILDERS

Qualcuno infine potrebbe scrivere o potrebbe spiegare sempre al suddetto Gentiloni e al suo dante causa Renzi, che per comparire non sa più a che attaccarsi, che il premier uscente Mark Rutte e’ uomo di centro destra liberale, tanto è vero che del suo partito è stato a lungo dirigente il ribelle Geert Wilders; che Rutte è certamente un uomo fedele ai diktat dell'Unione Europea e soprattutto a quelli della Merkel, tanto è vero che ha appoggiato il mega pagamento alla Turchia per prendersi un po' di clandestini e che stava proprio in questi giorni trattando con la Germania un altro massiccio ingresso anche in Olanda.

 

Ma che con sprezzo della coerenza ha anche arginato un possibile anzi certo forte ridimensionamento elettorale grazie ad una campagna neanche tanto larvatamente ispirata con ardita virata finale al nazionalismo e reprimenda dell'Islam cari a Wilders ed evidentemente a una bella fetta di olandesi.

WILDERS E RUTTEWILDERS E RUTTE

 

 Come? Prima con una durissima lettera aperta nella quale avvisava I musulmani di uniformarsi e diventare normali, proprio cosi’, normali, di rispettare i valori laici, i diritti delle donne e degli omosessuali ai quali gli olandesi sono legati o andarsene dal Paese.

 

Infine a tre giorni dal voto, sondaggi alla mano, ha sferrato a freddo la campagna contro Erdogan, bloccando l’ingresso già’ concesso a un ministro turco, fermando e accompagnando all’uscita un altro ministro, e donna. I due avrebbero fatto propaganda al prossimo referendum destinato a rafforzare ulteriormente Erdogan al potere, ma se ospiti centinaia di migliaia di turchi con doppio passaporto, se fai accordi continui col tiranno e addirittura proseguono trattative di ingressi nella Ue, allora di che ti lamenti?

donald trump wildersdonald trump wilders

 

Invece non uno scrupolo, Rutte si e’ giocato la carta estrema, alla Wilders, e la reazione furibonda della Turchia mentre ha aperto una feroce crisi diplomatica ancora da concludere, ha ottenuto lo scopo di unire una bella fetta di elettorato che da una parte si è sentito rassicurato dall'attacco agli islamici col velo e le ambizioni dittatoriali anche in patria olandese, dall'altra ha ritenuto di dover ricompensare il premier del coraggio mostrato.

 

Ora che ha arginato la sconfitta e resta il primo partito anche se ha perso 8 seggi e ne ha ottenuti solo 33 dei 76 necessari per parlare di sia pur risicata maggioranza nei 150 membri del Parlamento, il VVD di Rutte deve fare i conti con le alleanze e gli servono un certo numero di partiti e di seggi tanto più che dovrà mantenere la promessa fatta soprattutto a Merkel e Junker di non arruolare il partito di Geert Wilders, che è arrivato secondo con 20 seggi ovvero 5 in più delle ultime elezioni.

 

gentiloni e renzi 4gentiloni e renzi 4

La coalizione uscente è improponibile perché i laburisti sono crollati, 9 seggi in tutto a tutto vantaggio dei combattivi e alternativi e molto radicali Verdi che ora di seggi ne hanno 14 e hanno dominato nella super liberal Amsterdam, pronti a guidarlo loro un governo se Rutte dovesse fallire Con chi lo fa questo governo alla fine delle fiere il povero Rutte che a farne uno è obbligato?

 

Vedremo, ma forse usando il cervello si capisce perché il biondo Wilders, nonostante una qualche non celata delusione per il mancato boom, che però era stato più mediaticamente agitato per spaventare che misurato sulla realtà, abbia sardonicamente dichiarato io sono qua e Rutte non si libererà facilmente di me. Tanto meno si libererà dello spauracchio anti Islam e velatamente antieuropeo che ha dovuto utilizzare per restare leader del primo partito.

 

Qualcuno spieghi perciò che, complice un proporzionale demenziale con sbarramento allo 0,67%, che ha consentito a 28 partiti di presentarsi e a 13 di entrare in un piccolo Parlamento, l'Olanda che esce dal voto è un Paese profondamente polarizzato e frammentato. Certamente da una parte c'è la società super liberal dello sketch comico dei due poliziotti gay in pattuglia che si fanno la canna in macchina, ma dall'altra parte, soprattutto nelle campagne ce n'è un'altra che è rabbiosa per le stesse ragioni di perdita di identità che agitano molte nazioni europee.

 

regina elisabetta ii  50regina elisabetta ii 50

Per completezza d'informazione ecco i risultati definitivi del voto olandese: VVD 21,3% e 33 seggi (-8); PVV (Wilders) 13,1%,20 seggi (+5); CDA 12,5 e 19 seggi (+6); D66 12% 19 seggi 8+7); Partito Socialista 9,2% 14 seggi (-1); Groen Links (Verdi) 8,9% e 14 seggi (+10); PVdA 5,7% 9 seggi (-29); unione Cristiana 3,4% 5 seggi (stabili); 50+(Pensionati) 3,1% e 4 seggi (+2); PvdD (animalisti) 3,1% e 5 seggi (+3); SGP (destra protestante) 2,1% e 3 seggi (stabili); DENK (interessi degli immigrati) 25 e 3 seggi(n.c); FvD (destra euro scettica) 1,8% e 2 seggi .

 

Ps: Oggi la regina Elisabetta ha firmato la Brexit e l'Inghilterra ci lascia. Se ne va La Nazione della Magna Carta e quel che resta sembra sempre di più l'euro Soviet.

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDOZA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...