massimo zedda francesca ghirra paolo truzzu cagliari

IN FONDO A DESTRA – A CAGLIARI VINCE IL CANDIDATO DEL CENTRODESTRA PAOLO TRUZZU (QUOTA FRATELLI D’ITALIA): FRANCESCA GHIRRA, SPONSORIZZATA DAL CENTROSINISTRA, PERDE PER MENO DI DUEMILA VOTI – DITE BYE BYE AI SINDACI ARANCIONI: ZEDDA HA PREFERITO LASCIARE IN ANTICIPO IL COMUNE PER ANDARE A FARE IL CONSIGLIERE REGIONALE E I CITTADINI EVIDENTEMENTE NON HANNO GRADITO – A ILLORAI (SASSARI) ELETTO IL PRIMO SINDACO LEGHISTA DELL’ISOLA: TITINO CAU…

1 – A CAGLIARI IL CANDIDATO DEL C.DESTRA AVANTI

Da www.ansa.it

 

paolo truzzu 3

Quando sono state scrutinate 144 sezioni su 174, alle elezioni comunali di Cagliari è in testa il candidato sindaco del centrodestra Paolo Truzzu con il 50,48% 49,1% (27.539 voti), mentre la candidata del centrosinistra, Francesca Ghirra si attesta al 47,46% (18043). Il terzo candidato, Angelo Cremone (lista Verdes), è al 2,05% (1.119 voti).

 

francesca ghirra 3

A Sassari è in testa il candidato sindaco del centrosinistra, Mariano Brianda, magistrato, con il 33,86% delle preferenze, seguito dall'ex parlamentare Nanni Campus (30,63%), alla guida di cinque liste civiche, mentre il candidato del centrodestra, Mariolino Brianda, si attesta al 16,23% e quello del M5s, Maurilio Murru, al 14,57%. Si andrà, dunque, al ballottaggio.

paolo truzzu 5

 

Ad Alghero, invece, vince il centrodestra. Non è ancora ufficiale perché mancano tre sezioni (50 su 53) ma il candidato sindaco Mario Conoci è saldamente in testa da inizio scrutinio con il 53,03% dei voti. Sconfitto il sindaco uscente Mario Bruno del centrosinistra (31,98%), mentre il candidato del M5s, Roberto Ferrara, si ferma al 14,98%.

 

MASSIMO ZEDDA

Già eletti nove sindaci dei 28 da rinnovare. Titino Cau è il primo sindaco leghista in Sardegna, a Illorai,nel Sassarese. Cala di quasi otto punti l'affluenza, al 55,3%.

 

2 – CAGLIARI, LA DELUSIONE DEL CENTROSINISTRA CHE PERDE LA CITTÀ DOPO OTTO ANNI

titino cau primo sindaco leghista in sardegna a illorai 2

Monia Melis per www.repubblica.it

 

Meno di duemila voti, una distanza minima separa a Cagliari il candidato di centrodestra, Paolo Truzzu, dalla candidata di centrosinistra, Francesca Ghirra. È lui il nuovo sindaco di Cagliari. Da ore stabile il vantaggio di un soffio, il consigliere regionale rieletto di Fratelli d'Italia vince con 50,2 per cento quando sono state scrutinate 173 sezioni su 174. E alle dieci parla da primo cittadino. Ghirra - l'aspirante prima sindaca della città - si ferma al 47,7 (33.543 voti contro 31.823). Finisce così l'era di Massimo Zedda (ex Sel) durata otto anni e un mandato e mezzo, dopo la scelta a marzo di guidare l'opposizione in Consiglio regionale, da qui il voto anticipato.

 

massimo zedda francesca ghirra 1

Proprio dai banchi dell'Aula Zedda a due giorni dal voto aveva denunciato la prima proposta di legge della maggioranza che prevedeva - anche - il ritorno dei vitalizi e dei fondi ai gruppi entrambi cancellati nel 2014 tra inchieste giudiziarie e polemiche . Un affondo teso pure al candidato Truzzu, da lì i distinguo di tutti i partiti, Lega inclusa che faranno - pare - saltare il ritorno di istituti considerati privilegi.

 

paolo truzzu giorgia meloni

Tornando a Cagliari città raggiunge appena il 2,1 per cento (1.377 voti) l'ambientalista Angelo Cremone del Sulcis che probabilmente non ha intercetatto nemmeno gli orfani del M5s, rimasti senza candidato sul rush finale. Il voto digiunto consentito nei comuni sopra i 15mila abitanti - e utilizzato in parte - non ha però pesato sul risultato.

titino cau primo sindaco leghista in sardegna a illorai

 

Flop generale della partecipazione: l'affluenza alle urne dei cagliaritani, al quarto voto consecutivo da inizio anno, si è fermata al 51,71 per cento contro il 55,33. Il nuovo sindaco è stato eletto da poco più di un elettore su due. Un crollo di più di otto punti rispetto alle comunali del 2016 quando l'affluenza è stata al 60,22, e di dieci rispetto al ballottaggio del 2011 (71,44 per cento).

francesca ghirra 2

 

L'analisi delle liste: Pd primo partito, Lega non sfonda, il peso dei sardisti

Il Pd resta il primo partito con il 16 per cento, metà quasi rispetto alle europee in città dove i dem avevano preso il 30. All'ex assessora all'Urbanistica della giunta Zedda, Francesca Ghirra - non è sufficiente il sostegno delle cinque civiche, mentre Campo progressista è al terzo posto con sette per cento. L'elezione di Truzzu è invece un test di conferma per la coalizione a undici che ha portato alla vittoria alle regionali Christian Solinas il senatore - ancora in carica, seppur incompatibile - in quota Psd'Az-Lega. Anche se, a livello locale, c'è un equilibrio in parte nuovo e un'importante conferma.

massimo zedda francesca ghirra

 

Al primo posto il partito del candidato, Fratelli d'Italia, che con un exploit supera l'undici per cento (aveva il 3,6 cinque anni fa) la Lega - all'esordio comunale - è quarta con il 5,5 cento dietro anche ai Riformatori. Al secondo posto - ed è questo il dato stabile, anche se in crescita - ci sono i sardisti del Partito sardo d'Azione con il 9,6 per cento. Nel 2016 combattevano sul fronte opposto, quello del centrosinistra guidato da Massimo Zedda vincitore al primo turno con il 50,8 di fronte ad avversari più frastagliati e numerosi. E anche allora i sardisti avevano contribuito alla causa raggiungendo il sette per cento. Uno zoccolo duro di voti, dirottati su alleanze alternate.

paolo truzzu 1paolo truzzu 7titino cau primo sindaco leghista in sardegna a illorai 1paolo truzzu 8francesca ghirra 11paolo truzzu 6paolo truzzu 4francesca ghirrapaolo truzzu 2

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann mirja cartia dasiero theodore kyriakou

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”