FURBETTI ROSSI! DOPO QUELLA MILANESE, ECCO LA SERRAVALLE ALLA FIORENTINA? - IL GOVERNATORE TOSCANO ROSSI, CHE MINACCIA DI VENDERE LE ASL PER I TAGLI DEL GOVERNO, COMPRA UNA PICCOLA (E INUTILE) QUOTA DELL’AEROPORTO DI FIRENZE (5%) STRAPAGANDOLA BEN 15 MILIONI - COINCIDENZA: NELL’AZIONARIATO DELL’AEROPORTO FIGURA CON UNA QUOTA FORTE (14,4%) ANCHE LA CAMERA DI COMMERCIO DI FIRENZE, DOVE A BREVE DIVENTERÀ SEGRETARIO GENERALE LADY ROSSI: LAURA BENEDETTO, EX DIRETTRICE DI ASL NOMINATA DALL’ALLORA ASSESSORE ALLA SANITÀ ROSSI, DIMESSASI PER INCOMPATIBILITÀ AMOROSA…

1 - DAGOREPORT - SERRAVALLE IN SALSA FIORENTINA? IL MISTERO DELLA QUOTA DELLA REGIONE NELL'AEROPORTO DI FIRENZE
Pure Sergio Rizzo, in un commento sul "Corriere della sera" di oggi, sottolinea il "vizietto" che contamina anche la Toscana: "ente locale con pacchetto azionario". Perché lo scoop di "Italia Oggi", firmato da Goffredo Pistelli ("La Toscana ha soldi da sprecare") e ripreso oggi da "Libero" (vedi sotto) e "Giornale" solleva diversi dubbi.

La Regione Toscana, che proprio nelle cronache locali lamenta i pesanti tagli ai trasporti e la necessità di mettere addirittura in vendita il patrimonio immobiliare delle Asl, avrebbe deciso di acquistare una quota dell'Aeroporto di Firenze, pagandola il triplo di quanto l'aveva vendita dieci anni fa: 15 milioni contro 5.

A far sospettare gli addetti ai livori, peraltro, c'è la presenza forte, nell'azionariato dell'Aeroporto, della Camera di Commercio di Firenze (14,4%), la stessa dove a breve dovrebbe diventare segretario generale Laura Benedetto, la ex direttrice della Asl di Siena (nominata dallo stesso Rossi quando era assessore alla Sanità) che si è dimessa poche settimane fa per la sua relazione amorosa con lo stesso governatore. A quel punto per Rossi sarà più facile decidere le sorti dell'aeroporto fiorentino e magari favorire la predominanza di Pisa.

2 - IL GOVERNATORE ROSSO PIANGE MISERIA MA POI BUTTA MILIONI
Andrea Scaglia per "Libero"


Ecco, diciamo che suona strano. Da una parte si mostrano le tasche vuote paventando disastri civici, dall'altra si spendono milionate per entrare nella società dell'aeroporto. Nel senso: apprendi dall'agenzia di stampa che il presidente della Toscana Enrico Rossi energicamente protesta contro i tagli del governo agli enti locali - e per la verità anche comprensibilmente, «il rischio è che a giugno si fermino treni e trasporto locale», così sostiene, lamentele peraltro non certo appannaggio di una sola parte politica.

D'altro canto, però, lo stesso Rossi ha già annunciato - la proposta di delibera è stata approvata l'altro giorno dalle commissioni congiunte in Consiglio regionale - che è pronto a spendere fino a quindici milioni di euro per acquisire quote della società Aeroporto di Firenze - dal 5 al 15 per cento. Secondo lui è questione «strategica», ma tanto somiglia all'ennesima operazione finanziaria di quelle che troppo spesso finiscono per diventare fonte di sprechi pubblici e spese burocratiche - e di esempi del genere ce ne sono i pacchi.

Peraltro, la stessa Regione Toscana aveva ceduto una decina d'anni fa - presidente era Claudio Martini - il 6,4 per cento delle azioni della stessa società, incassando solo cinque milioni. E torna addirittura in mente la sciagurata operazione Serravalle, con la Provincia di Milano che compra le azioni della società autostradale a un prezzo esorbitante - e però, intendiamoci, in questa storia fiorentina non c'è l'ombra di mazzette. In ogni caso, per ribadire: dieci anni fa la Regione Toscana ha venduto le azioni spendendo cinque, orale vuole ricomprare arrivando a spenderne anche quindici, e contemporaneamente lamenta le troppo esigue risorse statali. Qualche perplessità ci può stare.

Dice: ma ci sarà una ratio, in quest'avanti-e-indietro. Così pare, e però non tàcita i dubbi. Spiega Rossi che si tratta di rivitalizzare l'aeroporto fiorentino, e ripropone il refrain del city airport - ormai da tempo l'aeroporto internazionale è quello di Pisa, e anche questo dovrebbe far riflettere su investimenti che rischiano di rivelarsi azzardati. Pare si progetti di armonizzare tutto il sistema aeroportuale toscano, facendolo diventare il terzo per importanza dopo Roma e Milano.

E lancia persino uno slogan, il governatore: «A Pisa i volumi, a Firenze i margini». Non proprio immediatamente comprensibile, ma tant'è. In realtà, la vicenda aeroportuale è nel suo complesso ben più intricata. Tanto da aver fatto litigare le amministrazioni progressiste. Il Comune è infatti da tempo che rimarca alla Regione la necessità di una nuova pista, così da scongiurare il declassamento dello scalo di Firenze -preludio alla chiusura.

Ma una soluzione condivisa non si riesce a trovare, viste le proteste dei Comuni limitrofi per l'eventuale aumento del rumore. Intanto la Meridiana, che tra l'altro detiene il 15 per cento della società, ha già espresso la volontà di chiudere la propria base operativa all'aeroporto fiorentino: a rischio ci sono circa 150 posti di lavoro. Eppure sono parecchi - e non solo l'opposizione politica - coloro che contestano la scelta della Regione di mettere una pezza spendendo milioni per entrare nella compagine - in cui di fatto domina una società di proprietà di Comune e Provincia di Torino e Regione Piemonte.

Qualcuno, maligno, sussurra che la Regione intende in realtà tenere sotto controllo lo sviluppo dell'aeroporto di Firenze, che altrimenti potrebbe dar noia a quello già avviato di Pisa. Sospetti e mugugni, dunque. E un investimento da risultati e rendimenti non certo sicuri. In un periodo come questo, anche no.


3 - IL VERDINIANO "GIORNALE DELLA TOSCANA" PREVEDEVA AD AGOSTO: "LADY ROSSI SEGRETARIO GENERALE DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI FIRENZE, HA VINTO IL BANDO"
Marco Bastiani per "Il Giornale della Toscana" del 19 agosto 2011

Manca solo l'ok del ministero dello sviluppo economico guidato da Paolo Romani e poi sarà fatta. Laura Benedetto, 43 anni, attuale compagna e futura moglie del governatore toscano Enrico Rossi, diventerà il prossimo segretario generale della Camera di commercio di Firenze.Così come ha dichiarato nei giorni scorsi, dal primo settembre Laura Benedetto non sarà più direttrice generale dell'Asl di Siena, avendo rassegnato le dimissioni. «È stata una decisione presa per motivi personali e professionali», ha detto.

Le ragioni personali, essendo in vista delle nozze, sono facilmente immaginabili. Quelle professionali sono emerse in questi giorni. Dopo l'addio di Francesco Barbolla, segretario generale con Luca Mantellassi presidente, l'ente camerale fiorentino adesso presieduto da Vasco Galgani ha un segretario generale facente funzione, Marco Giorgetti. Per scegliere la figura che lo sostituirà definitivamente nei mesi scorsi è stato redatto un bando di gara, al quale hanno partecipato 39 aspiranti dirigenti.

E Laura Bendetto è risultata la più titolata. La sua designazione è stata già fatta dalla giunta camerale e inviata al ministero, così come prevede la legge, per la nomina ufficiale. Che potrebbe arrivare a giorni. Laureata in economia, Laura Benedetto è stata amministratore delegato di alcune case di cura nelle Marche e direttore amministrativo dell'ospedale civile di Sassuolo prima di prendere le redini dell'Asl di Siena, azienda con circa 2mila dipendenti quando Rossi era assessore alla sanità.

Nel suo nuovo ruolo eserciterà le funzioni di vertice dell'amministrazione dell'ente camerale fiorentino e sovrintenderà al personale. Il suo stipendio annuale si aggirerà sui 250mila euro lordi. Più di quelli del futuro marito che gode di una retribuzione netta di 6900 euro al mese. Non ci sono incompatibilità familiari stabilite dalla legge fra i due ruoli, resta solo da segnalare che i prossimi consiglieri dell'ente, dunque anche giunta e presidente, saranno designati dalle categorie economiche ma alla fine nominati per legge dal governatore. Che a quel punto dovrà ratificare l'organismo di guida dell'ente con la moglie segretario generale.


4 - GALEOTTA FU LA REGIONE TOSCANA: ROSSI SPOSA LA BENEDETTO...

Da "L'Espresso" dell'8 settembre 2011

Tra le regioni la Toscana è forse quella dove più facilmente sbocciano amori tra amministratori e dipendenti. Il presidente Enrico Rossi ha deciso dì sposare Laura Benedetto che due anni fa, da assessore alla Sanità, nominò direttrice dell'Asl di Siena. A rivelare le prossime nozze è stata la stessa Benedetto che ha annunciato le dimissioni per "conflitto di interessi". Le Asl dipendono infatti dalla Regione. Così, il conflitto di interessi entra nel campo matrimoniale. Anche il predecessore Claudio Martini ha sposato cinque anni fa una dipendente, Arianna Paoletti. [M. La.]

 

ENRICO ROSSI ENRICO ROSSI LAURA BENEDETTOLAURA BENEDETTOENRICO ROSSI manifesto ROSSI enrico rossi al seggio elezioni regionali ENRICO ROSSI

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...