luca palamara cosimo ferri

LA GIUSTIZIA ITALIANA HA UNA CERTEZZA: IL RINVIO - DEL CASO PALAMARA SI RIPARLA A SETTEMBRE. IL CSM NON HA FATTO IN TEMPO AD APRIRE L'AZIONE DISCIPLINARE CHE HA GIÀ BUTTATO LA PALLA A DOPO L'ESTATE. TRA LE QUESTIONI TECNICHE IRRISOLTE E MOTIVO DI RINVIO C'È LA RICUSAZIONE PRESENTATA DA PALAMARA CONTRO DAVIGO, ACCUSATO DI PREGIUDIZI COLPEVOLISTI. ANCORA NON SI È DISCUSSO SU QUALI TESTIMONI AMMETTERE E PURE COSIMO FERRI HA PRESENTATO ISTANZA DI RICUSAZIONE CONTRO CHI DOVREBBE GIUDICARLO

Lorenzo Attianese per l'ANSA

 

luca palamara a passeggio

Falsa partenza a Palazzo dei Marescialli, dove i faldoni sul caso Palamara e sulla vicenda del 'mercato delle toghe' sono stati aperti e subito richiusi: se ne riparla dopo l'estate. E' appena cominciato ma è già slittato il 'processo' davanti alla sezione disciplinare del Csm, che vede incolpati l'ex presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Luca Palamara, il parlamentare e magistrato in aspettativa, Cosimo Ferri, e gli altri cinque ex membri del Csm, finiti nella bufera dopo l'inchiesta di Perugia che ha fatto luce sul cosiddetto "sistema delle correnti" nella magistratura.

 

La sezione disciplinare - presieduta dall'avvocato lodigiano Emanuele Basile - ha avuto giusto il tempo di incardinare i tre distinti procedimenti, poi tutto è stato rinviato al 15 settembre: da quella data comincia la serie di udienze che per ora sono fissate fino al 17 dicembre. Al centro del 'dibattimento' ci saranno la riunione notturna del 9 maggio 2019 all'Hotel Champagne per parlare di nomine ai vertici degli uffici giudiziari, e, soprattutto, di quella a capo della procura di Roma, come emerso dalle conversazioni intercettate dal trojan inoculato nel cellulare di Palamara.

 

Tra le questioni tecniche irrisolte e motivo di rinvio c'è la ricusazione presentata da Palamara contro Piercamillo Davigo, cui vengono attribuiti pregiudizi colpevolisti. E tra la cause del rinvio del procedimento c'è anche l'accoglimento della richiesta, avanzata dal legale di Palamara Stefano Guizzi, di rinvio dell'udienza per legittimo impedimento: il magistrato era impegnato in una camera di consiglio in Cassazione. Né è stato ancora discusso quali testimoni ammettere.

 

luca palamara

Si tratta di questioni solo rimandate ma rilevanti, che riguardano la strategia dell'ex presidente dell'Anm, in passato potente figura della corrente Unicos. Palamara pur sottolineando di non voler adottare la strategia del "muoia Sansone con tutti i filistei", punta comunque ad allargare il più possibile il terreno e per questo aveva già annunciato la presentazione di una lista di 113 testimoni, stilata dai legali della difesa. Nella manciata di minuti della prima udienza, l'unico accenno a colpi di scena - forse solo rimandati - è arrivato con la dichiarazione dello stesso consigliere Piercamillo Davigo, che non intende astenersi nonostante la ricusazione, affermando che "rispetto ai fatti non se ne ravvisa alcun motivo".

 

Palamara ha chiamato lo stesso Davigo a testimoniare, riguardo alla vicenda dell'esposto del pm Stefano Fava - anche lui sotto processo disciplinare - sul procuratore aggiunto di Roma Paolo Ielo, che secondo l'accusa disciplinare mossa a Palamara, era un tentativo di discreditare il collega dell'ufficio romano. Ai pm di Perugia che lo hanno indagato per favoreggiamento e rivelazione di segreto d'ufficio, Fava ha raccontato che avrebbe parlato dell'intenzione di presentare questo esposto con più persone, non solo con Palamara. E con Davigo lo avrebbe fatto nel febbraio del 2019, tre mesi prima che venisse alla luce l'inchiesta di Perugia.

Davigo

 

La testimonianza di Davigo, secondo la difesa , servirebbe a provare che quell'esposto fu deciso autonomamente da Fava, senza che Palamara giocasse alcun ruolo. Due istanze di ricusazione riguardano anche il secondo procedimento a carico del magistrato in aspettativa e deputato di 'Italia Viva' Cosimo Ferri, coinvolto nelle intercettazioni: una in particolare è relativa ad un vuoto normativo che punta a portare come testimoni alcuni dei consiglieri in carica al 9 maggio. L'altra riguarda alcune dichiarazioni rese dalla consigliera Chinaglia nei suoi confronti. Rinviata anche questa udienza al 15 settembre, così come il terzo procedimento a carico degli altri cinque ex membri del Csm travolti dall'inchiesta.

 

Tra questi, erano presenti Morlini e Lepre. Assenti Spina, Cartoni e Criscuoli ma rappresentati dai rispettivi avvocati: per tutti e cinque la motivazione dello slittamento è dovuta all'assenza del presidente titolare del collegio, il consigliere Fulvio Gigliotti. Ma per Palamara ci sono altre date più vicine ed ugualmente impegnative: il 30 luglio, di nuovo in presenza del procuratore Raffaele Cantone, proseguirà l'udienza davanti al gip di Perugia per decidere quali trascrivere tra le intercettazioni telefoniche al centro dell'inchiesta che coinvolge l'ex pm: una riguarda i colloqui di Palamara con Cosimo Ferri e l'ex ministro Luca Lotti.

cosimo ferri 2

 

 

ANCHE COSIMO FERRI RICUSA, RINVIATA UDIENZA

 (ANSA) - Rinviata al 15 settembre, come per Palamara, anche l'udienza al procedimento nei confronti di Cosimo Ferri, il deputato e magistrato in aspettativa incolpato al processo davanti alla sezione disciplinare del Csm, dopo l'inchiesta sul cosiddetto 'mercato delle toghe'. Come l'ex presidente dell'Anm Palamara, anche Cosimo Ferri ha presentato istanze di ricusazione. Tra gli altri incolpati, erano presenti Morlini e Lepre. Assenti Spina, Cartoni e Criscuoli, ma erano presenti i rispettivi avvocati. Anche per questi cinque è stato deciso il rinvio al 15 settembre.

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)