GRILLI ALLA GRIGLIA - IL MINISTRO DEL TESORO NELLA BUFERA PER LE DICHIARAZIONI DI GOTTI TEDESCHI AI PM DI NAPOLI - FINO AD ORA NESSUNA TRACCIA DELLA ‘’FALSA CONSULENZA” CHE ORSI AVREBBE DATO ALLA EX MOGLIE DI GRILLI - E SE ORSI AVESSE VOLUTO METTERE NEI GUAI IL MINISTRO CHE SPONSORIZZAVA IL SUO NEMICO NUMERO UNO ALESSANDRO PANSA, CHE VOLEVA FARGLI LE SCARPE?...

Giorgio Meletti per il "Fatto quotidiano"

Il fatto è questo: l'ex presidente della Banca vaticana Ior, Ettore Gotti Tedeschi, interrogato dai magistrati napoletani che indagano sul numero uno di Finmeccanica Giuseppe Orsi, ha reso a verbale la seguente dichiarazione, pubblicata ieri dal Corriere della Sera: "Ora che ho letto la trascrizione mi ricordo e confermo che Orsi mi disse di aver risolto e messo a posto alcuni problemi che aveva la moglie di Grilli, attraverso l'affidamento, da parte di Finmeccanica, di consulenze false".

La notizia non è nuovissima. All'inizio dell'estate si era già parlato di una consulenza da 100 mila euro data da una controllata della Finmeccanica a Lisa Lowenstein, americana, ex moglie del ministro dell'Economia Vittorio Grilli. Ma si trattava allora di indiscrezioni.

Adesso c'è un documento ufficiale, con la parole di Gotti Tedeschi che peraltro sta solo spiegando ai magistrati, come si capisce dal verbale, il contenuto di una intercettazione ambientale: è la sera del 23 maggio scorso, e il banchiere vaticano, che il giorno dopo sarà silurato, a cena con l'amico Orsi in un ristorante romano nei pressi del Quirinale, ne raccoglie lo sfogo e gli dispensa consigli e parole di conforto.

Il punto emergeva con chiarezza dall'intercettazione. Orsi, indagato per corruzione internazionale in una storia di tangenti sulla vendita di elicotteri in India, teme che il suo numero due, il direttore generale di Finmeccanica Alessandro Pansa, gli faccia le scarpe come lui le aveva fatte solo pochi mesi prima al predecessore Pier Francesco Guarguaglini. E sa che Pansa gode dell'appoggio pieno di Grilli, all'epoca ancora vice-ministro dell'Economia, ma da tempo dominus delle società a controllo statale nella veste di direttore generale del Tesoro.

Questo spiega il senso dello sfogo di Orsi. Grilli, in sostanza, è accusato di usare il suo potere per favorire gli interessi dell'ex moglie, propiziando benefici di vario tipo provenienti dalle società su cui esercita il potere. Ma il numero uno di Finmeccanica non immaginava di essere intercettato anche al ristorante, benché sapesse di essere indagato. Pochi giorni dopo, il 5 giugno, gli inquirenti sono andati a perquisire casa e ufficio di Gotti Tedeschi, il quale, non indagato, si è di buon grado lasciato interrogare e ha raccontato un sacco di cose.

I magistrati gli hanno mostrato la trascrizione della conversazione con Orsi, e lui, che nel frattempo aveva attraversato lo choc della defenestrazione dallo Ior, ha ritrovato la memoria: "Prendo atto del tenore della conversazione, neppure ricordavo la vicenda inerente alla moglie di Grilli. In ogni caso è Orsi che parla e mi racconta della moglie di Grilli di cui non sapevo nulla".

Interessante a questo punto la doppia smentita diramata ieri prima da Orsi stesso e poi dal suo avvocato Ennio Amodio. Dice Orsi: "Non ho mai affidato in vita mia consulenze alla moglie del professor Grilli. Nè da quando ricopro la carica di amministratore delegato di Finmeccanica, nè in passato come amministratore delegato Agustawestland'".

Dice Amodio: "Chi fa uscire col contagocce frammenti dei verbali di Ettore Gotti Tedeschi ? Quello pubblicato oggi è rimasto a dormire in un armadio più di tre mesi e ora viene riesumato riverniciandolo come notizia fresca ed esplosiva. Non è così. Orsi non ha mai affidato incarichi alla moglie di Grilli. Lo dimostrano i risultati delle fitte indagini condotte dalle procure di Napoli e Roma fin dal giugno scorso. Da esse non è emersa la benché minima traccia delle fantomatiche consulenze".

Non una parola, nè dell'indagato nè del suo legale, sull'amico Gotti Tedeschi. Che però non può essersi inventato tutto, visto che, a quanto pare, si è limitato a commentare frasi di Orsi intercettate e trascritte. Potrebbe quindi prendere corpo l'ipotesi che sia stato Orsi a inventarsi tutto, o semplicemente a ingigantire, e nel dare sfogo alla sua rabbia contro Grilli, troppo amico del rivale Pansa, abbia fatto diventare consulenze date da lui (e si sottintende a lui chieste o fatte chiedere da Grilli) favori fatti in Finmeccanica da altri all'ex signora Grilli e di cui lui aveva solo sentito parlare. Naturalmente c'è anche l'ipotesi che siano tutte chiacchiere, e non ci sia niente di vero.

Quello che conta adesso è solo l'imbarazzo del governo. Il capo di un'azienda statale strategica come Finmeccanica, indagato per corruzione internazionale, parla all'amico Ettore della dubbia moralità del ministro dell'Economia suo azionista, e la notizia di reato finisce negli atti giudiziari. I magistrati, dice l'avvocato di Orsi, non hanno però trovato niente. Meglio così. Ma come andrà il prossimo incontro tra Grilli e Orsi per discutere dal disastroso andamento di Finmeccanica? E di che cosa parleranno?

 

 

PANSA E ORSI GUARGUAGLINI E ORSI GIUSEPPE ORSI E UN ELICOTTERO AGUSTAWESTLAND jpegFINMECCANICA 9rau13 vittorio grilli mo lisaVITTORIO GRILLI LISA LOWENSTEINkerr31 vit grilli mo lisavg30 vittorio lisa grilli

Ultimi Dagoreport

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….