HO VOTATO ALLE PRIMARIE DEL PD L'ANNO SCORSO E ORA RICEVO SMS CHE MI INVITANO A VOTARE CUPERLO. PERCHÉ?

I cinesi schiavizzati a Prato vivevano come i nostri emigranti dell'800 - Dopo quello che è successo al sindaco antimafia Girasole, i capataz locali del PD si scusino con gli avversari, mascariati come "infami 'ndranghetisti"! - Marco Alemanno si lamenta, ma perché Lucio Dalla non fece testamento?...

Condividi questo articolo


Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera 1
Caro Dago,
al Milan l'unico che han mandato via è stato Braida, forse perchè era l'ex della Bonev?
Alessandro

CUPERLO RENZI CIVATI CONFRONTO SKYTGCUPERLO RENZI CIVATI CONFRONTO SKYTG

Lettera 2
Patto Letta-Renzi: via il Senato e doppio turno come in Francia. Va bene. Questa la mettiamo insieme a quelle in cui Letta e Saccomanni vedono la ripresa economica.
Tiziano Longhi

Lettera 3
Caro Dago inutile dirti che ti seguo,inutile dirti che ti ho scritto e mai avuto una riga di giustizia, i 2/8/2010 vengo arrestato dalla procura dell Aquila,definito il centro della cricca post terremoto,repubblica corriere ecc mi hanno dedicato prime pagine anche con foto ammanettato,oggi dopo tre lunghissimi anni il gup ha annullato tutti i capi d imputazione a me è i miei coimputati,nessuno e dico nessuno si è sentito in dovere (onestà intellettuale cosa e')di scrivere nulla anche tu che ti erigi a paladino dei giusti . Grazie comunque
Vincenzo Angeloni

PITTELLA TOCCA LA PANCIA DI RENZIPITTELLA TOCCA LA PANCIA DI RENZI

Lettera 4
Caro Dago,
con mia moglie ci siamo iscritti alle primarie del PD l'anno scorso. Obiettivo: fare vincere Renzi. Ma il nostro numero di cellulare è rimasto negli archivi del PD, che con un SMS ci invita: "le candidate ed i candidati per Cuperlo segretario ti invitano domani 4 dicembre ore 17,30 all'ARCI Malafronte (Via Monti di Pietralata 16) all'incontro con Bersani."
Ma Cuperlo non è un candidato come gli altri? Chi del PD ha dato il mio cellulare? Il PD in queste primarie è indipendente?
Saluti GB

CUPERLO RENZI CIVATICUPERLO RENZI CIVATI

Lettera 5
Il presidente della Regione, Roberto Cota, nel 2011, ha speso l'equivalente di 40 euro per comprare, mentre era in missione a Boston, un paio di boxer in tinta-Lega (accontentandosi però della sfumatura "kiwi", poiché il verde padano non era a scaffale). Si sarebbe giustificato così: "Noi della Lega siamo per il cambiamento... Il professor Miglio ce lo ripeteva sempre: mutatis mutandis...!!!"
Pietro@ereticodarogo

Lettera 6
Caro Dago,
Letta contro Rehn, Letta contro i roghi della terra dei fuochi (bensvegliato, dopo 20 anni di denunce e atti secretati dalla Camera), Letta contro Grillo (tanto per cambiare)...
Praticamente il ruggito del topo...
Recondite Armonie

braida e gallianibraida e galliani

Lettera 7
Signori di Dagospia, quante cose la stampa italiota - presa solo dalle cose che fanno scoop e che servono ai padroni del vapore - lascia per strada, nasconde, omette, oblìa forzosamente? Tante, tantissime. Ma ne indico solo una, leggera leggera, proprio per non parlare sempre solo di cose brutte. All'Olimpico di Torino, come noto, al posto dei bruti che tifano sono stati ospitati bambini e ragazzini.

L'iniziativa è stata presentata come innovativa, una scoperta vera e propria. Solo che la solita stampa italiota quando si tratta di parlare dei più forti o presunti tali si inchina, corre e va a scrivere.. Quando invece si parla di fatti o eventi relativi a gente che "incide" poco, allora non si verga nemmeno un rigo.

roberto cotaroberto cota

E' il caso del Chievo che da anni e anni realizza una bellissima iniziativa: porta bambini e ragazzini allo stadio con l'intento di avvicinarli al mondo del giornalismo sportivo, o semplicemente per farli assistere alla partita. In uno degli ultimi incontri circa seimila bambini hanno affollato lo stadio Bentegodi facendo tifo per la squadra con applausi, grida, cori di incitamento "Chievo, Chievo.." , senza alcuna parolaccia e improperio. La stampa? Zitta e mosca. Ma vuoi vedere che i bambini del Chievo hanno preso esempio dai tifosi del Chievo, sempre sino ad oggi esemplari?
Luciano.

FICO CALENDARIOFICO CALENDARIO

Lettera 8
Caro Dago,
Ammettiamo pure che lorsignori della Gauche siano megliori di noi Destri antropologicamente, culturalmente e moralmente. Ma, dal momento che a noi piaccino tipi come la Fico, Belen, la Minetti e Raul Bova, laddove loro preferiscono Rosi Bindi, la Camusso, la Littizzetto e Gad Lerner, vorranno almeno ammettere che siamo loro superiori quanto a gusti e senso estetico?
Salve
Natalino Russo Seminara

fidanzate di mario balotelli tutte le conquiste raffaella ficofidanzate di mario balotelli tutte le conquiste raffaella fico

Lettera 9
Buongiorno DAGO, per la bega calcistico giudiziaria fra Italia e Polonia, oltre al nostro ministro degli Esteri, facciamoci mettere due parole a Zibì Boniek. I suoi colori erano altri, ma Roma è la stessa. Mi sono recato a comprare un piumino Moncler. Avevano solo modelli senza piuma d'oca, ma imbottiti di azioni. Ei tu bella, alle primarie Civati?
Civato in taxi, con look renziano e scollo cuperlativo.
Assegnazione dei ruoli per le primarie Pidì. Se Renzi, il Segretario, Cuperlo il Bidello e Civati il Preside.
Saluti, Labond

Belen RodriguezBelen Rodriguez

Lettera 10
Caro DAGO, quello che è avvenuto a Prato ci dovrebbe far riflettere tutti. I cinesi là schiavizzati vivevano come i nostri emigranti nelle Americhe dell'800, solo che là il "sociale" non era nemmeno concepito, al contrario che da noi. E adesso le "competenti autorità" buttano le mani avanti proclamandosi impotenti. Scommettiamo che se io e te ci becchiamo una multa a Prato e non la paghiamo, dopo qualche mese avremo il fermo macchina e la cartella di Equitalia?

Puo' confermarcelo qualche amico Dagonauta di Prato? O a Prato per queste cose Stato e Comune sono parimenti assenti? Invece scommetto quel che vuoi che per l'iter inflessibile della multa il personale c'e' e funziona, per prevenire le catastrofi civili come quella dei sette poveri cinesi no. Se così è, vaffanculo la Pubblica Autorità. Saluti BLUE NOTE

Rosy Bindi ed Enrico LettaRosy Bindi ed Enrico Letta

Lettera 11
Gentil Dago,
Do you remember Veltroni : sono comunista, ma anche anticomunista. Tifo per la Juve, ma pure per la Roma? Beh, "er Clinton della Garbatella" ha trovato un'imitatrice in Calabria. Donna Carolina Girasole, già Sindaca di Isola Capo Rizzuto, promossa da nonna Bindi e da Pigi Bersani coraggiosa "eroina antimafia", è stata arrestata per presunte collusioni con uno spietato boss calabro.

Presunzione di non colpevolezza da riconoscere a tutti ( meno che a quel delinquentone di Berlusconi, ovviamente ) e quindi anche alla ex prima cittadina.
Ma, perlomeno, nonna Rosy e i capataz locali del PD si scusino con gli avversari, politici, della Girasole, mascariati come "infami 'ndranghetisti" solo perché osarono dissentire dalla "compagna eroina". Eroina de chè, on. Bindi ?
Ossequi
Pietro Mancini

MARCO ALEMANNO E LUCIO DALLAMARCO ALEMANNO E LUCIO DALLA

Lettera 12
Caro Dago, duole davvero che La Festa dell'insignificanza non trovi adeguata risonanza. Poiché l'agile libretto solleva un problema che ben si può definire centrale: se l'ombelico sia il simbolo dell'indistinzione e dell'anonimato. "Tutti gli ombelichi sono uguali" è il perno del ragionamento di Kundera, che addirittura inizia il racconto con "Alain medita sull'ombelico".. Forse le classifiche puniscono la sua miopia. Mi consenta l'inelegante segnalazione di un libriccino ancor più ristretto (ma mega biblion mega kakon, i lettori delle oltre 700 pagine di La verità sul caso Harry Quebert lo sanno), in via di ristampa, però illuminante sulla svista del romanziere.

LUCIO DALLA PAVAROTTI VALENTINO ROSSILUCIO DALLA PAVAROTTI VALENTINO ROSSI

E' "Storia dell'O Vademecum per l'uso dell'ombelico vuoto e ripieno". O anche, persin più sintetico, ma non distratto, un intervento sul blog marilyn corriere.it alla voce "Da Hollywood a Kundera: la tentazione dell'ombelico". Contro Kundera anche D.repubblica.it nella sezione Beauty, con una gallery di "Ombelichi delle star" e la breve nota del blog Sexgeist (nel sito di Icon Panorama). Una seconda edizione della Festa, che correggesse l'errore, diciamo così prospettico, potrebbe avere più successo? Credo di sì.
santi urso

LUCIO DALLA CON GABRIELLA FERRILUCIO DALLA CON GABRIELLA FERRI

Lettera 14
Gentile redazione di Dagospia,
ho letto sul vostro sito l'anteprima dell'intervista che Marco Alemanno, il compagno di Lucio Dalla, ha rilasciato al settimanale "Oggi".
La questione è nota: il cospicuo patrimonio di Dalla è andato a lontanissimi parenti con i quali non aveva rapporti da molti anni e nulla è stato dato a chi ne è stato il compagno negli ultimi otto anni di vita.

Voglio scrivere una cosa terribile e meschina. Perché Dalla non fece testamento?
Dalla non era sposato, non aveva figli. La quota del proprio patrimonio di cui egli poteva liberamente disporre era dunque altissima.

Sarebbero stati sufficienti: un semplice foglio di carta, con una data, poche righe scritte di proprio pugno e una firma per assicurare al Signor Alemanno una certa tranquillità (ad esempio: l'usufrutto della casa bolognese, oppure un vitalizio o mille altre soluzioni immaginabili).

VELTRONI E DALEMAVELTRONI E DALEMA

Plotoni di avvocati e di notai sarebbero stati felicissimi di occuparsi della questione!
E allora: perché Dalla non fece testamento? Non sapeva che le unioni di fatto (neppure quelle eterosessuali) non sono né riconosciute né tutelate dalla legge italiana?
Ho letto che Dalla sapeva di avere problemi cardiaci; se questo è vero, la domanda è ancora piu' giustificata: perché Dalla non fece testamento? Non è solo colpa degli eredi se nulla è andato al Signor Alemanno.
Condoglianze all'Italia.
Il samurai.

Milan KunderaMilan Kundera

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - SULLA SCENA POLITICA, FITTA DI SCAPPATI DI CASA, MANCAVANO SOLO LORO: FASCINA E GALLIANI - L’ANTICO “CONDOR” DEL CAVALIERE È DIVENTATO LO CHAPERON POLITICO DELLA “VEDOVA INCONSOLABILE”, CON IL CONTORNO DEI SECOLARI AMICI DELLA BUONANIMA DI SILVIO, CONFALONIERI E DELL’UTRI - IN OGNI USCITA PUBBLICA, I DUE SONO INSEPARABILI. DEL RESTO, SI CONOSCONO, E BENE. LA SCALATA DELLA “MARIA GODETTI” CALABRO-NAPOLETANA ALL’INTERNO DELL’INNER CIRCLE BERLUSCONIANO AVVENNE GRAZIE A GALLIANI, ALL’EPOCA BOSS DEL MILAN - ORA È CHIARO CHE A TAJANI HA SEMPRE FREGATO POCO DI COSA COMBINA IL DUPLEX FASCINA-GALLIANI. FINO ALLO SCORSA SETTIMANA ALLORCHÉ È ESPLOSA FORZA ITALIA AL COMUNE DI MILANO, DIETRO LA QUALE CI SAREBBERO LE UNGHIE DELLA FASCINA, CHE HA MANTENUTO UN OTTIMO RAPPORTO CON MARINA, VEDI IL DUELLO CONTINUO CON IL FRATELLO PIER SILVIO CHE VUOLE FAR SLOGGIARE LA “VEDOVA INCONSOLABILE” DALLA COSTOSISSIMA MAGIONE DI ARCORE - VIDEO

FLASH! - A TORINO, PER IL DOPO PALENZONA ALLA PRESIDENZA DI CRT, SI STANNO SONDANDO LE ISTITUZIONI SUL NOME DI MICHELE VIETTI, MAGISTRATO EX-CSM, OGGI DISOCCUPATO. UN NOME CHE È GRADITO AL SINDACO DI TORINO, STEFANO LORUSSO, CHE NON HA MAI SOPPORTATO LA PRESENZA E SOPRATTUTTO LA DISUBBIDIENZA DI PALENZONA - A DAR VOCE ALLA CANDIDATURA DI VIETTI C'È LA DI LUI CONSORTE, CATERINA BIMA, CHE RICOPRE IL RUOLO DI VICE PRESIDENTE DI CRT ED È STATA TRA GLI OPPOSITORI DELLA GESTIONE PALENZONA...

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…