mario draghi giuseppe conte

“ALCUNE DECISIONI HANNO SCONTENTATO I CITTADINI E SUSCITATO PERPLESSITÀ” - TUTTI I GRILLINI HANNO LETTO L’INTERVISTA DI CONTE AL CORRIERE COME UNA CHIAMATA ALLE ARMI CONTRO IL GOVERNO DRAGHI. PER LA SERIE: NOI LEALI, MA... - LA DIFESA A SPADA TRATTA DI ARCURI: “HA FATTO UN LAVORO STRAORDINARIO NONOSTANTE CRITICHE INGENEROSE E SPESSO STRUMENTALI, HA PERMESSO ALL' ITALIA DI PARTIRE CON IL PIEDE GIUSTO NELLA FASE IN CUI DOVEVAMO FARE I CONTI CON LA MANCANZA DEI VACCINI E COMUNQUE ANCHE ALLORA ERAVAMO TRA I PRIMI IN EUROPA”, E LA MANO TESA A DIBBA: “È UN RAGAZZO LEALE E APPASSIONATO”

Monica Guerzoni per il "Corriere della Sera"

 

mario draghi giuseppe conte

Giuseppe Conte a tutto campo nella prima intervista da quando, a febbraio, ha lasciato Palazzo Chigi.

 

Lo stato d' animo con cui torna in politica?

«Molto motivato - risponde l' ex premier via Zoom -. Pronto a continuare a lavorare per il bene dei cittadini».

 

Lei crede al «Conticidio» per mano di un complotto internazionale?

«Nessuno ha mai pensato a un complotto internazionale. Il mio governo ha sempre ricevuto forte sostegno dalle cancellerie europee, anche perché, se non lo avesse avuto, l' Italia non avrebbe ottenuto l' affidamento per i 209 miliardi del Recovery».

giuseppe conte e luigi di maio con la card del reddito di cittadinanza

 

Che volto avrà il nuovo Movimento?

«Avrà un respiro più ampio e internazionale, sarà in costante dialogo con la società civile e con tutte le componenti sane del Paese. Allargheremo il nostro raggio di azione a tutti i ceti produttivi, anche a quelli a cui in passato non abbiamo guardato con la dovuta attenzione. Penso a tutta la filiera dei servizi, al commercio, alle piccole e medie imprese, ai lavoratori autonomi, ai professionisti».

 

Il grido «onestà, onestà» andrà in soffitta?

BEPPE GRILLO E GIUSEPPE #CONTE

«Saremo ancora più impegnati a combattere mafie e corruzione, concentrati a favorire le innovazioni tecnologiche, la sostenibilità ambientale ed energetica e gli interventi mirati a rendere il nostro Paese più vivibile ed equo per i giovani, le donne e le persone non autosufficienti.

E non ci saranno più "no" pregiudiziali».

 

Quando vedrà Draghi?

«Ci siamo sentiti, ci incontreremo presto. Questo periodo non ha giovato al M5S, ma con la nuova leadership tornerà a far sentire la sua voce in modo chiaro e forte e lavoreremo, come sempre, per il bene del Paese».

DI BATTISTA CONTE 1

 

Continuerete a sostenere il governo, o prevarrà la spinta di chi vuole uscire?

«Alcune decisioni hanno scontentato i cittadini e suscitato perplessità, penso al sostegno alle imprese, ad alcuni indirizzi in materia di tutela dell' occupazione e di transizione ecologica. Disorientamento hanno provocato anche il condono fiscale e adesso l' emarginazione dell' Autorità anticorruzione.

 

DOMENICO ARCURI GIUSEPPE CONTE

È normale che il disagio dei cittadini si ripercuota anche sulla forza che conserva la maggioranza relativa in Parlamento. Ma noi che abbiamo lavorato per la tenuta del Paese durante le fasi più acute della pandemia vogliamo essere protagonisti anche della ripartenza. Lo saremo in modo leale e costruttivo senza rinunciare ai nostri valori e alle nostre battaglie».

 

La prescrizione sembra destinata a cambiare.

«Con Bonafede abbiamo programmato massicci investimenti per accelerare i processi, per una giustizia più efficiente ed equa. Siamo invece contrari a meccanismi che alimentino la denegata giustizia. Ci confronteremo in modo chiaro e trasparente con le altre forze politiche».

 

giuseppe conte gennaro vecchione

Il dualismo tra lei e Di Maio tornerà a galla, o il ministro degli Esteri farà parte della sua squadra?

«Sono tre anni che questo presunto dualismo scompare e riappare sui giornali, in realtà abbiamo sempre lavorato proficuamente fianco a fianco e siate certi che Luigi darà il suo contributo fondamentale anche al nuovo Movimento».

 

Draghi lo vede meglio a Palazzo Chigi o al Quirinale?

«In questo momento è importante che il governo possa proseguire il suo percorso e dobbiamo evitare che il toto-Quirinale diventi un elemento di confusione».

 

ALFONSO BONAFEDE GIUSEPPE CONTE

Le dispiace che Draghi abbia segnato la discontinuità dal suo governo dando subito la delega ai Servizi a Gabrielli e sostituendo, al Dis, Vecchione con Belloni?

«Sono scelte che rientrano nelle prerogative del premier. Durante la scorsa esperienza di governo altri sembravano averlo dimenticato e si stracciavano le vesti ogni giorno, perché esercitavo queste prerogative di legge. Il dibattito su continuità e discontinuità non mi appassiona, non vivo la politica sulla base di personalismi».

rocco casalino con giuseppe conte

 

Figliuolo invece di Arcuri?

«Sono situazioni incomparabili. Arcuri ha fatto un lavoro straordinario nonostante critiche ingenerose e spesso strumentali, ha permesso all' Italia di partire con il piede giusto nella fase in cui dovevamo fare i conti con la mancanza dei vaccini e comunque anche allora eravamo tra i primi in Europa. La situazione oggi è molto diversa, Figliuolo e le Regioni stanno efficacemente completando la campagna vaccinale».

 

Coprifuoco, sì o no?

di maio conte

«Vista la calda stagione mi preoccuperei meno di mantenere il coprifuoco e più di far ripartire tutte le imprese, soprattutto quelle che soffrono per la concorrenza dei giganti del commercio online, quelle della filiera turistica, della cultura e dello spettacolo».

 

Che leader sarà, Conte?

«Un leader eletto democraticamente e chiamato a operare la sintesi in modo da orientare la rotta e tenere la barra dritta. Non avremo un uomo solo al comando, ma nuove figure e ruoli con numerosi organi che si occuperanno di rapporti col territorio, rapporti internazionali, iniziative legislative, scuola di formazione...».

 

Cambierà nome al M5S?

beppe grillo davide casaleggio giuseppe conte 2

«Dopo che i tecnici avranno verificato i dati degli iscritti annunceremo le tappe, lanceremo il cronoprogramma e anche la manifestazione a cui stiamo lavorando. Ho assunto con grande entusiasmo l' impegno a elaborare il nuovo progetto e portare il nuovo statuto, che sarà votato prima delle cariche elettive. Il leader sarà eletto dagli iscritti. Li consulteremo ancor più di prima, attraverso una piattaforma telematica che rimarrà lo strumento principale».

 

Cadrà il limite del secondo mandato?

DOMENICO ARCURI GIUSEPPE CONTE

«La questione non è nel nuovo statuto, sarà risolta in seguito con il nuovo codice etico e la discussione sarà fatta in modo trasparente coinvolgendo anche gli iscritti».

 

Grillo resterà garante?

«Nel nuovo Movimento sarà ben chiara la figura del garante e questa figura non può non essere Grillo, presenza insostituibile».

 

Davide Casaleggio sbatte la porta e se ne va. Lei proverà a impedire che faccia un movimento alternativo?

MARIO DRAGHI E GIUSEPPE CONTE

«Le strade si sono divise, ma io e tutto il Movimento abbiamo grande rispetto per Casaleggio, padre e figlio. Bisogna avere rispetto per la propria storia, non ci può essere futuro senza radici. Partiremo dai valori fondativi come trasparenza, partecipazione, condivisione e saremo ancora più innovativi sulla lotta alle diseguaglianze sociali, l' attenzione ai bisogni delle famiglie e delle imprese. Sulla base di questi principi costruiremo una struttura leggera, ma efficiente, con un linguaggio e un metodo di lavoro rinnovati».

 

paola taverna giuseppe conte

Come rimettere insieme i cocci, dopo l' uscita di nomi pesanti come Di Battista, Lezzi, Morra, Trenta?

«L' appoggio a Draghi è stato una scelta difficile e io ho rispetto per chi si è allontanato. Ma non potevamo volgere le spalle alla sofferenza degli italiani, quella scelta andava compiuta e io ho subito posto le condizioni perché partisse il nuovo governo e si completassero campagna vaccinale e Pnrr. Di Battista è un ragazzo leale e appassionato, adesso è in partenza per l' America Latina ma quando tornerà ci confronteremo e valuteremo le ragioni per camminare ancora insieme».

 

Si candiderà alle suppletive di Roma?

«Io non ho mai pensato di correre per il seggio di Roma. Mi farebbe davvero molto piacere restituire quello che Roma mi ha dato, ma non posso assumere impegni con i romani che non potrei mantenere. Devo dedicarmi a tempo pieno alla ripartenza del Movimento. Un seggio in Parlamento è un onore ma sarebbe un disonore lasciarlo sistematicamente vuoto».

 

Le Amministrative sono la prova che l' alleanza col Pd è un fallimento?

alesandro di battista cartabianca 1

«Io non do affatto un giudizio negativo del dialogo che stiamo coltivando col Pd e le altre forze di sinistra, su alcuni territori abbiamo già trovato delle intese e continuiamo a lavorare per siglare accordi in altri Comuni. Come già a Napoli, stiamo lavorando insieme per costruire un solido patto anche per le Regionali calabresi. La direzione di marcia è chiara e la nostra identità sarà così forte che ci consentirà di dialogare anche con l' elettorato moderato».

dragonite riceve il campanello da contegiuseppe conte gennaro vecchione 1

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HA VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…