massimo cacciari

“IL CORONAVIRUS È LA PIETRA TOMBALE SULL’INTEGRAZIONE EUROPEA” - MASSIMO CACCIARI INTONA IL DE PROFUNDIS PER L’UE: “LA COMMISSIONE NON CONTA NIENTE, QUELLO CHE CONTA È IL CONSIGLIO E ABBIAMO VISTO TUTTI COSA STA SUCCEDENDO: SARÀ LA CINA A RISOLLEVARE L’ITALIA - TRUMP NON RISCHIA LA RIELEZIONE: L’EPIDEMIA RAFFORZA I GOVERNI IN CARICA. SARÀ DOPO IL PROBLEMA, QUANDO LA CRISI SANITARIA SARÀ FINITA E CI SARÀ DA TENTARE UNA RIPRESA CHE IO VEDO, SOPRATTUTTO PER L’EUROPA, PRATICAMENTE IMPOSSIBILE”

Tommaso Bedini Crescimanni per https://it.businessinsider.com/

 

massimo cacciari a otto e mezzo 1

Adesso che la pandemia del Covid-19 sta sconvolgendo il mondo, in molti hanno iniziato a domandarsi cosa succederà quando questa crisi sarà terminata e quale sarà l’eredità che la gestione della pandemia ci lascerà. Il mondo accademico sta già studiando e pubblicando report per valutare le conseguenze economiche e l’impatto dei mesi che a quanto pare ci aspettano prima di uscire dall’incubo.

 

E per quanto riguarda le conseguenze politiche? Anche quelle saranno da valutare e la prospettiva è quella di ritrovarci in un mondo diverso da quello a cui siamo abituati. A navigare nel mare dell’incertezza e a fornirci un possibile quadro di quello che ci aspetta ci aiuta Massimo Cacciari, uno dei più lucidi intellettuali italiani che in esclusiva per Business Insider Italia ci offre una sua preziosa e non rosea analisi.

 

giuseppe conte massimo cacciari

Professore, come sarà l’Europa del futuro, cosa ci aspetta dopo questa crisi?

Sarà un disastro per i paesi più deboli come il nostro. Non so cosa aspettarmi perché per tenere in piedi la situazione ci vorrebbe una volontà politica fortissima, coesa, con la Bce che davvero dovrebbe essere ancora più europeista di Draghi.

 

Viste le politiche dei partners europei di questi giorni, crede che la crisi legata al diffondersi del coronavirus sarà una pietra tombale a una maggiore integrazione europea o rappresenterà invece una spinta a una maggiore unità?

coronavirus, il video messaggio di ursula all'italia 1

Mi pare proprio che sarà una pietra tombale, per quanto la speranza sia l’ultima a morire. Soprattutto viste le ultime decisioni della Germania. L’assassino non è certo il coronavirus sia ben chiaro, hanno cominciato a massacrare l’Europa vent’anni fa quando hanno gestito la moneta unica come fosse il fine e non l’inizio. Dopo il terrorismo e dopo la Grecia, adesso finirà anche Schengen quindi mi pare che ormai il sogno europeo dobbiamo metterlo via. Il coronavirus è stato il colpo di grazia per una situazione già compromessa. Mi auguro ardentemente di sbagliare però.

 

Nemmeno con una Von Der Leyen che ha cercato di rassicurare e di gestire la situazione con una prospettiva più unitaria?

Christine Lagarde

Purtroppo la Commissione non conta niente, quello che conta è il Consiglio e abbiamo visto tutti cosa sta succedendo.

 

E la Bce?

La Lagarde è stata messa lì per cambiare radicalmente le politiche di Mario Draghi, lo sapevano tutti. Ha combinato un pasticcio retorico che ha avuto conseguenze disastrose, ma le conseguenze ci sarebbero state comunque. È evidente che con la sua nomina le difficoltà sarebbero cresciute soprattutto per il nostro paese e per i paesi più deboli come Grecia e Spagna. Dopodiché c’è la flebilissima speranza che una situazione che sta travolgendo tutti spinga tutti quanti a politiche un po’ più coese e quindi che la Bce non segua le prime battute della Lagarde. Staremo a vedere, qualche strategia comune ci sarà senz’altro ma i paesi più deboli si indeboliranno ancora di più.

 

Anche dall’altra parte dell’Atlantico sembra che il coronavirus stia sparigliando tutte le carte. Alcuni analisti affermano che la rielezione di Trump, data finora per quasi certa, sia ora a rischio. Cosa ne pensa?

MARIO DRAGHI

Penso che Trump non stia rischiando nulla, sta adottando queste politiche proprio in vista delle elezioni. È evidente che situazioni di emergenza tipo guerra come quelle che stiamo vivendo, rafforzino gli esecutivi, è naturale che accada. Nel modo più assoluto, nessuno dei politici rischia, nemmeno quelli europei rischiano. Sarà dopo il problema, quando la crisi sanitaria sarà finita e ci sarà da tentare una ripresa che io vedo, soprattutto per l’Europa, praticamente impossibile. Allora sì nasceranno i problemi per i governi ma finché questa crisi sanitaria persiste non rischiano proprio niente.

 

xi jinping a wuhan 4

Per il dopo coronavirus c’è chi vede un nuovo “piano Marshall” in abiti cinesi. E’ fantapolitica o c’è qualcosa di concreto?

È una prospettiva non impossibile. La Cina ha tutto l’interesse in una ripresa dell’Occidente e che lo sviluppo riprenda anche da noi affinché i suoi piani non vadano in fumo. Per la Cina è necessario che riprendano i consumi e l’export perché ne ha bisogno.

 

Se questo si verificasse quali sarebbero le conseguenze politiche e geopolitiche?

Ci sarebbe un rafforzamento strategico a tutti i livelli della Cina. Se il regno di mezzo prendesse in mano le redini e la bandiera dello sviluppo ci sarebbero conseguenze di enorme rilievo. Se Pechino ha la possibilità, la forza, la volontà di emergere da questa crisi con questo ruolo, con questa funzione. Bisognerà vedere. Certo hanno tutto l’interesse che lo sviluppo riprenda al più presto. Non c’è dubbio.

xi jinping a wuhan 6

 

E l’Italia da che parte starà?

Un’Europa nello stato attuale non può che seguire la corrente e se la Cina assume una posizione da leader seguiremmo Pechino, volenti o nolenti. Se invece non lo facciamo ci barcameneremo un po’ con la Via della Seta, un po’ con i Trump. L’Europa non ha più alcuna voce in politica estera.

 

Come vede le tanto criticate politiche del Regno Unito di Boris Johnson che in questo momento si discostano radicalmente da quelle del resto d’Europa?

BORIS JOHNSON DONALD TRUMP

Le politiche del Regno Unito sono quelle degli Stati Uniti. È stato un sogno anche quello di agganciare finalmente la grande isola britannica al resto del continente europeo ma la storia è più forte delle buone volontà. Le due grandi potenze britannica e americana sono indistricabilmente unite nel bene e nel male. Ci hanno salvato dal fascismo, dal nazismo e bisognerà ringraziarli da qui alla fine del mondo ma l’idea di poter fare della Gran Bretagna una parte integrante di un grande disegno europeo si è dimostrata utopia e bisogna lasciar perdere le utopie.

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…