mark rutte campari giuseppe conte

I “FRUGALI” DI TRAVERSO - PAESI BASSI, AUSTRIA, DANIMARCA E SVEZIA VOGLIONO RALLENTARE IL “RECOVERY FUND” - IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO EUROPEO, CHARLES MICHEL, VUOLE UN ACCORDO ENTRO LUGLIO. LA VON DER LEYEN SPOSTA L’ASTICELLA ALLA FINE DELL'ANNO - IL NEGOZIATO È COMPLICATO PERCHÉ NON C'È SOLO DA TENERE CONTO DI QUANTO RIPARTITO DAI NUOVI STRUMENTI ANTICRISI: SI SCATENERANNO I CLASSICI LITIGI SULLE POSTE DEL BILANCIO UE…

A.P.S per “il Messaggero”

 

rutte

Adesso scatta la corsa contro il tempo. Non si ha davvero idea di quanto ne occorrerà per trovare la quadra nel negoziato su fondo per la ripresa e bilancio 2021-2027. La cancelliera Merkel accredita l'idea che a luglio i capi di stato e di governo dovranno riunirsi di nuovo, il 18-19 giugno sarà solo un primo assaggio. Il presidente Ue Michel dice che un accordo va trovato entro luglio. Von der Leyen non sembra convinta si possa fare in fretta: «Giusto chiedere che si agisca prima della fine dell'anno».

 

LA TRATTATIVA

Difficile dunque che basti un mese o poco più per avviare la più grande operazione finanziaria che la Commissione abbia mai lanciato per conto della Ue. Certo non sarà tutto in un colpo, tuttavia i mercati vanno ben preparati. Ma ci sono anche evidenti implicazioni politiche: sale di intensità il grado di condivisione dei rischi economici e salirà anche quello del coordinamento delle politiche nazionali, cosa che può suonare indigesta a qualcuno. Indica una fonte olandese: «I negoziati richiedono tempo».

RUTTE KURZ MERKEL

 

Tuttavia se tutto andrà liscio è possibile che negli ultimi mesi dell'anno i primi «assegni» possano essere staccati. Potrebbero essere più rapida l'anticipazione delle risorse da usare quest'anno attraverso il bilancio Ue 2020, 11, 5 miliardi, anche se non è granché. Può muoversi celermente la Banca europea degli investimenti con lo strumento per facilitare la partecipazione privata a imprese sane in crisi di liquidità specie nei paesi a corto di fondi per aiuti pubblici perché troppo indebitati (Italia in primo luogo).

 

Il negoziato è complicato perché non c'è solo da tenere conto di quanto ripartito dai nuovi strumenti anticrisi, il fondo da 560 miliardi di cui 310 miliardi in sovvenzioni a fondo perduto e 250 miliardi in prestiti a tassi bassi e rimborsabili nel lungo periodo: si scateneranno i classici litigi sulle poste del bilancio Ue. Sul primo va notato che per accorciare la distanza tra prestiti e sussidi onde ridurre l'irritazione di Olanda, Austria, Danimarca e Svezia, von der Leyen ha limitato la dotazione del Recovery Fund per dare meno nell'occhio incanalando una quota di sussidi altrove.

Rutte

 

Ai parlamentari europei, ha ricordato che «gli Stati frugali vogliono un bilancio moderno e il 60% di questa proposta è indirizzata a politiche nuove, chiedono di collegare i sussidi alle riforme nel quadro del semestre europeo di sorveglianza economica e così sarà, non ci sarà mutualizzazione del debito perché il meccanismo, fondato su garanzie degli stati, è legato al bilancio Ue che ha regole chiare».

 

Il confronto procederà su piani intrecciati: cifre complessive del nuovo pacchetto, prestiti/sussidi e ripartizione, ammontare del bilancio Ue, ripartizione delle poste. Difficile anticipare chi guadagnerà di più alla fine. Abbandonati dalla Germania, i «frugali» si rifugiano all'Est difendendolo a spada tratta: in molte capitali si teme di uscire in perdita rispetto a quanto avrebbero potuto avere prima (prima del coronavirus dal quale sono stati meno colpiti dell'Ovest).

mark rutte giuseppe conte

 

LA PROCEDURA

Quanto alle condizioni per gli aiuti, se ne valuterà l'intensità solo più avanti. Due principi però sono chiari. Il primo è che i finanziamenti sono per investimenti e riforme, che devono essere «allineati alle priorità europee». Centro di tutto riconversione verde ed economia digitale. Le riforme sono quelle «che rendono gli stati più capaci di reagire agli shock». L'obiettivo è aiutare gli stati a fronteggiare le sfide economiche e sociali che risultano più critiche in una crisi, in varie aree: sociale, occupazione, qualificazione dei cittadini, ricerca, innovazione, sanità, ambiente, amministrazione pubblica, settore finanziario».

 

HOEKSTRA E RUTTE

Come dire, tutto. Il secondo principio è che i governi dovranno sottoporre a Bruxelles «piani di ripresa e resilienza» con le priorità di investimento e riforma, le richieste di finanziamento. I fondi saranno forniti a più riprese «a seconda dei progressi fatti sulla base di parametri di riferimento definiti». Non ci sono riferimenti alle politiche di bilancio (le regole Ue resteranno congelate almeno per tutto il 2020), tuttavia è evidente che si tratterà di un processo concordato non di un solitario utilizzo di risorse che provengono da un pozzo comune. D'altra parte, tutto ciò che passa per il bilancio Ue è deciso, processato e controllato sia a livello politico che a livello contabile.

Ultimi Dagoreport

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...