emmanuel macron giorgia meloni ocean viking

“LA QUESTIONE CHE CI HA DIVISO CON LE AUTORITÀ ITALIANE NON È RISOLTA” – DALL’ELISEO ARRIVA UNA DOCCIA GELIDA PER GIORGIA MELONI, ALLA VIGILIA DEL VERTICE DI ALICANTE, DOVE LA DUCETTA INCROCERÀ EMMANUEL MACRON: “NON ABBIAMO VISTO MODIFICHE NELLA POSIZIONE ITALIANA SULL’APPLICAZIONE DEL DIRITTO DELLO STATO DI BANDIERA” - "DA QUANTO SAPPIAMO, LA SIGNORA MELONI CONTINUA A CERCARE UNA DATA PER LA SUA VISITA A PARIGI PER LA QUALE SI È IMPEGNATA A LAVORARE DOPO L'EPISODIO DEL MESE SCORSO SUL CASO OCEAN VIKING. STIAMO ASPETTANDO CHE CI PROPONGA DELLE DATE PER POTER VENIRE A PARIGI…"

1. ELISEO, MELONI? ATTENDIAMO PROPOSTA PER VISITA A PARIGI

LO SCONTRO DIPLOMATICO ITALIA FRANCIA VISTO DA GIANNELLI

(ANSA) - Il lavoro tra Francia e Italia "continua" e "da quanto sappiamo, la signora Meloni continua a cercare una data per la sua visita a Parigi per la quale si è impegnata a lavorare dopo l'episodio del mese scorso sul caso Ocean Viking": è quanto affermano fonti dell'Eliseo alla vigilia del vertice di Alicante.

 

Da Meloni, hanno proseguito le fonti interrogate sulla possibilità di un incontro bilaterale con il presidente Emmanuel Macron, "stiamo aspettando una conferma, in ogni caso che ci proponga delle date per poter venire a Parigi. Questo ovviamente non impedisce lo sviluppo di contatti a margine di tutti i vertici ed eventi in cui si vedono (con Macron, ndr), quindi ovviamente (il recente vertice di Tirana, ndr) e Alicante questa settimana e, naturalmente, il Consiglio europeo, che sarà il primo Consiglio europeo per Meloni, la prossima settimana, con questioni molto importanti per tutti noi e soprattutto per l'Italia", concludono a Parigi.

 

2. MIGRANTI: ELISEO, IL LAVORO CONTINUA CON ITALIA E UE

EMMANUEL MACRON E GIORGIA MELONI

(ANSA) - Sulla questioni legate ai migranti "il lavoro continua" insieme all'Italia e agli altri Paesi dell'Unione europea: è quanto affermano fonti dell'Eliseo, alla vigilia del vertice dei Paesi mediterranei ad Alicante, in Spagna. A chi chiedeva se domani fosse previsto un incontro bilaterale tra la premier Giorgia Meloni e il presidente Emmanuel Macron, le fonti presidenziali francesi hanno risposto: "No. In questa fase, non è prevista alcun incontro bilaterale formale, domani, ovviamente si incontreranno, visto che il tavolo è piccolo, non con 27 ma con nove" capi di Stato e di governo

 

Durante un briefing con la stampa in vista del vertice di domani ad Alicante, le fonti parigine hanno ricordato che Macron e Meloni "si sono incontrati anche l'altro ieri a Tirana in occasione del vertice tra Unione europea e Balcani occidentali: quindi c'è stata una discussione su tutti i temi attuali, su questioni tra cui l'energia, su questioni industriali e commerciali e sulla questione migratoria".

 

ocean viking

 "Su questo tema, comunque, il lavoro continua", assicurano a Parigi, ricordando, tra l'altro, il consiglio straordinario dei ministri dell'Interno Ue del 25 novembre e la relativa adozione di un piano d'azione Ue sulla questione migratoria . "L'idea - spiegano a Parigi - è progredire sia sulla cooperazione, in particolare, sulla modifica del diritto internazionale per una migliore cooperazione con le Ong, sia progredire, ovviamente, sui due aspetti del Patto su asilo e immigrazione, sugli aspetti di solidarietà e responsabilità, il primo aspetto è ovviamente quello che più interessa alla Meloni", affermano a Parigi. L'Eliseo insiste quindi sulla "necessità di avanzare più rapidamente sull'attuazione delle disposizioni contenute nel patto che permetteranno, del resto, in una certa misura, di affrontare le questioni in modo più sereno"

OCEAN VIKINGS - MEME BY CARLI

 

3. MIGRANTI: ELISEO, NODI CON ITALIA NON ANCORA SCIOLTI

(ANSA) - "Per essere concreti, oggi, la questione dell'applicazione del diritto, che è la questione che ci ha diviso con le autorità italiane il mese scorso, non è risolta": è quanto affermano fonti dell'Eliseo, rispondendo ad una domanda sui rapporti con il governo di Giorgia Meloni dopo il caso Ocean Viking, alla vigilia del summit di Alicante. "Non abbiamo visto, in ogni caso fino a questo punto, modifiche nella posizione delle autorità italiane sull'applicazione del diritto dello Stato di bandiera. Noi consideriamo che il diritto richiami la responsabilità primaria degli Stati della zona Sar".

 

GIORGIA MELONI EMMANUEL MACRON MEME

"Come sapete - hanno aggiunto le fonti dell'Eliseo - lavoriamo con i Paesi terzi per affrontare la questione in modo molto più vasto, vale a dire non solo tra Francia e Italia, come invece accaduto con l'episodio Ocean Viking, quando un certo numero di Stati terzi, e anche europei, non sono stati coinvolti nella discussione".

 

VIGNETTA ELLEKAPPA - SALVINI MELONI E IL CASO OCEAN VIKING

"Ci siamo focalizzati su una discussione franco-italiana quando, invece, è una discussione evidentemente molto più ampia", ragionano le fonti presidenziali di Parigi, salutando i progressi realizzati rispetto al mese scorso, in particolare, con la riunione straordinaria dei ministri dell'Interno Ue convocata dopo il caso Ocean Viking, il 25 novembre, quando "si è capito bene che si trattava di una questione europea". "Certo, la trattativa non si è concentrata unicamente sul Mediterraneo e gli arrivi dal mare, la questione migratoria è ovviamente molto più ampia, ma è molto importante che l'integralità dei Paesi europei sentano la propria responsabilità e si impegnino in modo costruttivo nella discussione", hanno concluso a Parigi.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”