giuseppe conte rocco casalino marinella soldi

MAI DIRE RAI! CONTE E CASALINO TENTANO L'AGGUATO A DRAGHI IN VIGILANZA, MA LO SGAMBETTO FINISCE IN FLOP: 8 VOTI CONTRARI, TRA NO E ASTENUTI, NON BASTANO PER IMPALLINARE MARINELLA SOLDI. MA VENGONO QUASI TUTTI DALLA MAGGIORANZA, VISTO CHE I MELONIANI NON HANNO PARTECIPATO AL VOTO. INDIZIATI NUMERO UNO: I GRILLINI IN VIGILANZA VICINI A GIUSEPPI E ROCCO-TAROCCO. INIZIA LA GUERRIGLIA MEDIATICA DEL DUO SPODESTATO DA PALAZZO CHIGI...

Stefano Iannaccone per www.tag43.it

marinella soldi

 

Sarà un’estate bollente per il governo Draghi. Il combinato disposto semestre bianco e campagna elettorale per le Amministrative potrebbe giocare brutti scherzi.

 

I partiti rialzano la testa. Il M5s, dopo il ‘patto della spigola’ tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte, torna a ringhiare a partire dalla riforma della giustizia, mentre Matteo Salvini tra un referendum e un attacco al Green Pass continua a picconare la maggioranza.

 

meme su giuseppe conte e beppe grillo

L’agguato in Rai e la ratifica per un soffio di Marinella Soldi alla presidenza

L’ultimo agguato a Draghi però si è consumato a Viale Mazzini. Un piano ben orchestrato e fallito solo per un soffio. «A meno che non si sia trattato solo di un monito», osserva una fonte parlamentare.

 

Il via libera alla presidente Rai, Marinella Soldi, in commissione Vigilanza è arrivata quasi al fotofinish. Facendo da apripista a quello che sarà il semestre bianco: una fase di grande instabilità con possibili tranelli per minare la tenuta dell’esecutivo.

 

carlo fuortes foto di bacco (2)

Dietro la soddisfazione per l’elezione di Soldi al vertice della tivù pubblica – con l’ad Carlo Fuortes – ci sono dei conti che non tornano. Il sì alla nomina è giunta con 29 voti favorevoli, appena due oltre il quorum dei due terzi previsti, cinque contrari e tre schede bianche. Nella maggioranza c’è stata qualche defezione, perché si prevedeva potesse raggiungere 35 voti o giusto qualcuno in meno.

 

GIUSEPPE CONTE E ROCCO CASALINO - MEME

Le defezioni nella maggioranza e le accuse al M5s

La ricostruzione della dinamica del voto è fondamentale. Secondo quanto risulta a Tag43, su 40 commissari, solo uno era assente giustificato, un parlamentare della Lega, mentre i due di Fratelli d’Italia, la senatrice Daniela Santanchè e il deputato Federico Mollicone, hanno scelto di non partecipare al voto in segno di protesta dopo l’esclusione dal cda Rai del meloniano Giampaolo Rossi, unico rappresentante dell’opposizione. Per il resto i voti contrari prevedibili dovrebbero essere quelli di due ex deputate del Movimento 5 stelle, Rosalba De Giorgi e Maria Laura Paxia.

 

Di sicuro c’è quello del senatore Gianluigi Paragone che definisce la nomina di Soldi «un’operazione contrastante e priva di logica». La stima iniziale era così di 35 voti a disposizione: sono almeno sei quelli mancanti. Centrodestra e renziani puntano il dito contro il Movimento 5 stelle.

GIUSEPPE CONTE DOPO L INCONTRO CON MARIO DRAGHI

 

Un’accusa che viene implicitamente respinta con un nota ufficiale in cui i pentastellati augurano «buon lavoro ai vertici Rai», auspicando una riforma della governance. C’è poi chi fa “nomi e cognomi”: Giuseppe Conte e il suo consigliere Rocco Casalino.

 

GIUSEPPE CONTE E BEPPE GRILLO A MARINA DI BIBBONA

«Di certo dopo quello che hanno fatto in questi ultimi mesi, con la Rai trasformata nel megafono di Palazzo Chigi sfruttando la pandemia, sono coloro che hanno più da perdere con l’apertura di una nuova stagione», dice a Tag43 il deputato di Italia Viva, Michele Anzaldi, che fa notare come almeno la metà dei voti mancanti siano «di esponenti di maggioranza e il Movimento 5 stelle, che da qualche giorno ha iniziato a fare guerriglia a Draghi sui giornali, è il partito che ha più commissari, ben nove». La tensione, evidentemente, è alta.

 

conte casalino

E al di là del rimpallo di accuse un fatto è innegabile: Soldi ha rischiato la bocciatura alla prima votazione, a causa delle defezioni nella maggioranza. E sarebbe stato uno schiaffo al presidente del Consiglio che l’ha fortemente voluta.

 

I fronti caldi della guerriglia nella maggioranza

«Lo sgambetto non è riuscito, la nomina è stata avallata senza intoppi», assicurano altre fonti della maggioranza, cercando di abbassare la temperatura. Ma il campanello d’allarme è suonato, anche perché sulla riforma della giustizia l’intesa siglata a Palazzo Chigi tra Conte e Draghi non è così solida.

MARIO DRAGHI

 

Il Movimento ha presentato centinaia di emendamenti che lasciano presagire a un guerriglia sul provvedimento, scritto dalla ministra Marta Cartabia e approvato nel Cdm, con il sostegno dei ministri dei 5 stelle. E non si tratta di un caso isolato. I pentastellati hanno lanciato un segnale anche al ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, più volte finito sulla graticola nelle ultime settimane.

 

Durante i voti sul decreto Semplificazioni, nelle commissioni Ambiente e Affari Costituzionali della Camera, è stato approvato un emendamento, firmato dal grillino Alberto Zolezzi, cha rafforza il potere del Parlamento sulle opere previste nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

 

marta cartabia mario draghi

In sostanza i progetti possono essere modificati «laddove lo richieda almeno una delle commissioni parlamentari competenti a maggioranza dei due terzi». Insomma, il premier Draghi è avvertito: la guerriglia parlamentare è appena cominciata.

michele anzaldimario draghiMario Draghi a Santa Maria Capua Vetere VIGNETTA KRANCIC - ROBERTO FICO - ROCCO CASALINO - GIUSEPPE CONTE - BEPPE GRILLO Roccobello Conte Casalino CONTE CASALINOconte grillo ristorante marina di bibbonaELLEKAPPA VIGNETTA GRILLO CONTE

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...