sapelli

LE MANI NEI SAPELLI - L’ECONOMISTA AMATO DALLA LEGA PRENDE A BADILATE IL GOVERNO GIALLO-ROUSSEAU: “NON SIAMO DI FRONTE A UN CONTE BIS, MA A UN PRODI BIS" - MA NON RISPARMIA CRITICHE A SALVINI: "UN ERRORE DEL PRECEDENTE GOVERNO E' STATO PERDERE L'APPOGGIO DI WASHINGTON PER PUNTARE SULLA CINA. SERVIVA LA CRISI SUBITO DOPO IL MEMORANDUM CON PECHINO" - “LA FRANCIA RISCHIA DI COLONIZZARE LA NOSTRA INDUSTRIA E PUNTARE SULLA CINA SAREBBE UN SUICIDIO…”

Daniele Capezzone per “la Verità”

 

GIULIO SAPELLI

Economista, storico dell' economia, analista sofisticato e protagonista nella battaglia delle idee, il professor Giulio Sapelli ha accettato di ragionare a tutto campo con La Verità sul nuovo governo giallorosso, sui rischi (e anche su qualche opportunità) che ha davanti. Il professore ammonisce contro una pericolosa deriva anti industria, segnata da visioni sbagliate sui temi ambientali e sui rifiuti. Descrive le differenze tattiche e strategiche nel comportamento di Francia e Germania. E parla dell' Italia in una prospettiva storica e allargando lo sguardo, cioè collocando le nostre vicende nel nuovo e ancora mutevole quadro geopolitico mondiale. E consiglia a tutti una bussola per orientarsi: quella dell' interesse nazionale.

 

conte macron brigitte

Professore, lei ha detto che la Francia di Emmanuel Macron rischia di colonizzarci.

«È una tendenza storica plurisecolare Come forse sa, sono anche un appassionato della storia dell' aristocrazia piemontese. Pensi all' assedio di Torino di inizio Settecento. Pensi, più avanti, nel 1860, all' annessione di Nizza e Savoia. Pensi a chi ci ritroviamo a difendere il Papa: l' esercito francese».

 

 

 

 

 

 

 

 

E anche in epoche meno lontane.

daniele capezzone

«Pensi al secondo Dopoguerra, e al tentativo di fare della Libia un protettorato permanente della Francia. Siamo davanti a una tendenza e a un tentativo geopolitico».

 

E adesso?

«La Francia vorrebbe controllare settori sempre più ampi dell' Africa, e punta a una convergenza e a un' intesa con i cinesi su questo».

 

ROMANO PRODI E MARIO MONTI

Insomma, si prepara ai danni dell' Italia il seguito della spoliazione di metà anni Novanta, una specie di fase due attualizzata delle false privatizzazioni?

«Privatizzazioni senza un' idea industriale. Potremmo quasi dire che non siamo dinanzi a un Conte bis, ma al rischio di un Prodi bis. Però mi faccia dire che con il nuovo governo rischiamo di arrivare a livelli di magia».

 

Magia che senso, scusi?

GIULIO SAPELLI

«Ha capito bene, amico mio. Magia, magia. Ci si rivolge alla magia perché si ha paura della realtà Servirebbe un nuovo Ernesto De Martino: questo governo sarà studiato in futuro dagli antropologi».

 

E allora ci guidi lei in questi rituali magici

«Pensano - mi chiedo se sia un' ispirazione esoterica - a un programma avverso agli inceneritori. Ma davvero credono che la questione dei rifiuti si risolva senza inceneritori? È offensivo immaginarlo».

discorso di conte alla camera per la fiducia al governo

 

Qualcuno festeggerà

«Come si può non comprendere che così si creano occasioni eccezionali per le mafie esportatrici di rifiuti?».

 

Altre credenze magiche?

«Un mondo senza idrocarburi. Ma se lo immagina?».

 

Esplicitiamo il ragionamento, uscendo dalle metafore magiche. Lei esprime forti perplessità sull' ossessione green e ultraecologista che molti attori di questo governo rivendicano.

il governo conte bis al completo 2

«Sono preoccupato dal cuore drammaticamente anti industrialista e ossessivamente ideologico del progetto di governo testé formulato e che - se attuato - distruggerebbe le basi stesse della politica energetica e industriale italiana».

 

Che senso ha criminalizzare alcuni settori industriali italiani così strategici nella competizione internazionale?

conte macron

«Appunto. A ciò si accompagna l' offensiva dimenticanza che le imprese energetiche e chimiche italiane di ogni dimensione sono le più ecologicamente avanzate del mondo e che l' economia circolare inizia dalla riciclabilità nella produzione e non dai rifiuti».

 

GIUSEPPE CONTE DONALD TRUMP

Torniamo al punto precedente, se mi permette. Quindi intuisco che lei sia ancora più preoccupato da errori di questo tipo che dal rischio di nuove svendite.

«Esatto. Gli altri raccoglieranno dopo ciò che sarà rimasto. Più che una spoliazione, ci sarà prima una distruzione a causa di alcune politiche annunciate da membri di questo governo».

 

Quindi, prima la devastazione, e poi la spartizione dei resti da fuori

IL TAVOLO DEI POTENTI DEL G7 DI BIARRITZ DALL'ALTO

«Con una differenza. I tedeschi avranno bisogno di "salvaguardare" le nostre Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, che hanno un sistema imprenditoriale che lavora anche per loro. Mentre i francesi, mirando su di noi, puntano dritto a energia, industria militare e grande distribuzione».

 

Cioè?

«I settori più strategici per il potenziamento della loro presenza in Africa».

 

Ma non è che Francia e Germania hanno chiesto anche agli Usa di lasciare loro l' Italia come giardino di casa?

«Più che altro - e questo è stato un errore del precedente governo, Lega inclusa - è stato sbagliato perdere l' appoggio di Washington per puntare sulla Cina. Lo dico ai leghisti: serviva la crisi subito dopo il Memorandum con Pechino».

MERKEL E MACRON SGHIGNAZZANO

 

Condivide la lettura di chi dice che Francia e Germania stiano cercando di salvaguardare un loro nocciolo duro centrale in Ue, sacrificando i Paesi periferici?

«Questo mi convince meno, nel senso che vedo più divergenze che convergenze tra Parigi e Berlino. Francia e Germania sono per molti versi in contrasto. Anche il nuovo trattato di Aquisgrana, che era essenzialmente su aspetti di cooperazione militare, appena firmato, sembra già dimenticato»

C' è però qualcosa ancora su cui Parigi e Berlino convergono?

GIULIO SAPELLI

«Purtroppo su una cosa sbagliata, e temo che anche l' Italia si allinei. Costruire un approccio antiamericano».

 

Ci spieghi meglio questo punto.

«Sarebbe una strategia suicida per noi puntare sulla Cina, che peraltro - come prospettiva - sta entrando in crisi per un conflitto crescente tra il Partito comunista e una borghesia in crescita. Questo scontro potrà solo inasprirsi».

xi jinping conte

 

Hong Kong ne mostra le prime tracce.

«Ciò che manderà in crisi la Cina sarà la crescita di una borghesia che non sopporta più il ruolo del partito comunista».

 

Il famoso tweet di Donald Trump su «Giuseppi» cos' era secondo lei? Una carineria senza importanza o qualcosa di più?

«Direi che è stato un atto isolato, un episodio da non valorizzare».

 

Torniamo in Italia. Seguendo il suo ragionamento, desumo che si dovrebbe ripartire da una logica di difesa dell' interesse nazionale

«Occorre ripartire da qui. E sa che le dico? Che sarebbe anche il modo migliore di difendere lo stesso interesse europeo».

conte trump

 

Suggerisce di ribaltare i paradigmi e le chiavi di lettura?

il presidente cinese xi jinping, il ministro degli esteri wang yi, il vicepremier di maio e il premier conte

«Certo. Bisogna uscire dalla narrazione secondo cui occorre stare insieme, altrimenti si è deboli. Rovesciamo il ragionamento: siamo in un tempo di interconnessione. Se distruggi una parte (in questo caso, della società e dell' economia europea), poni le basi per una distruzione anche delle altre parti, del resto».

roberto gualtieri

 

Quindi, combattere la recessione è la priorità

«Certo. Battere la recessione in Europa. No al fiscal compact e tutta quella strumentazione.

In questo, la difesa dell' interesse italiano è anche la difesa dell' interesse europeo».

 

Le confesso che mi ha sorpreso una sua apertura di credito verso il neo ministro dell' Economia Roberto Gualtieri.

«La nomina di Gualtieri è un elemento nuovo e potenzialmente positivo se saprà trasformare ancor più il suo pensiero andando oltre le colonne dell' ordoliberismo che non ha mai di fatto condiviso nella sua prestigiosa carriera politica.

 

roberto gualtieri dario franceschini

Uno storico di razza e un politico puro come lui può comprendere che deve andare oltre la stessa politica di Mario Draghi per aprire una stagione di investimenti finanziati con eurobond e condivisione delle politiche espansive».

 

roberto gualtieri 1

Però il passato di Gualtieri è quello di gran difensore di bail in, fiscal compact e Fondo salva Stati.

paola de micheli se la ride al giuramento

«No, questo no, a mio avviso. Ha cercato di ridurre i danni. Ha fatto le sue battaglie. A volte è stato anche molto solo. Voglio incoraggiarlo. Può essere una variabile non prevista. Tra l' altro».

paola de micheli

 

Tra l' altro?

«Mi pare l' unico, insieme a Paola De Micheli, che forse sia stato scelto da Nicola Zingaretti. Gli altri sono più o meno tutti renziani».

 

Quindi conferma l' incoraggiamento.

«Mi auguro anche che ripeschi la sua proposta di una norma europea per il contrasto alla disoccupazione».

 

zingaretti renzi

Siamo alle conclusioni, professore. Parlando della Grecia, ha detto che molti greci sono ridotti a fare i camerieri e i suonatori per turisti stranieri. È un avvertimento preoccupato anche agli italiani?

«Guardi. Sono tempi di trasformazione e di riforma delle politiche economiche, purché si voglia impedire quella desertificazione industriale europea che sta avvenendo attraverso la trasformazione del naturale spirito di potenza francese e tedesco in dominio con scambi ineguali e lotte nazionalistiche. Questo è il cuore del problema. Altrimenti».

Paola De Micheli Andrea Martella Andrea Marcuccipaola de micheli paolo gentiloni nicola zingaretti andrea marcucci graziano delrio 2merkel tsiprasmerkel trump tsipras al summit nato

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?