MARONI O MASSONI? - LA LEGA AL CENTRO DI UN TORBIDO INTRECCIO TRA POTERI OCCULTI E ’NDRANGHETA E TERRORISMO NERO (DELFO ZORZI) – A BELSITO MANCAVA SOLO LA BANDA DELLA MAGLIANA

Guido Ruotolo per "la Stampa"

Spunta la massoneria nella inchiesta su Lega e 'ndrangheta. Seguendo l'odore dei soldi della potente cosca De Stefano, i magistrati reggini e gli uomini della Dia trovano prima il cerchio magico di Umberto Bossi, di Francesco Belsito l'ex tesoriere che investe i soldi del Carroccio usando gli stessi canali della cosca. E adesso, inseguendo gli amici di Belsito, i Pasquale Guaglianone e Bruno Mafrici, si trovano i leghisti «buoni», come il sindaco Flavio Tosi.

C'è di peggio, per la verità, perchè questo cerchio magico del malaffare è in contatto con gli impronunciabili di una tragica stagione del terrore. Come Delfo Zorzi, terrorista nero di piazza Fontana rifugiato in Giappone, che viene intercettato al telefono con l'ex cassiere dei Nar, Pasquale Guaglianone - conversazioni di quest'inverno - a cui chiede di salutargli anche Bruno Mafrici. E Guaglianone è amico dell'ex sindaco di Reggio oggi governatore Calabrese, Giuseppe Scopelliti.

Otto indagati per nuove contestazioni di reato: l'associazione mafiosa e l'organizzazione segreta punita dalla legge Anselmi. Una ventina di perquisizioni a Milano, Genova e Reggio Calabria. Gli uomini del colonnello Gianfranco Ardizzone, capo centro Dia di Reggio Calabria, sono andati anche in quattro filiali milanesi dell'istituto SanPaolo, alla Banca popolare di Vicenza e al Banco del Credito Artigianale.

Vediamo gli indagati: Romolo Girardelli, «l'ammiraglio», colonna genovese degli affari immobiliari della cosca De Stefano. Una new entry, Giuseppe Sergi, ex consigliere comunale di Reggio Calabria, legato a Scopelliti. E poi Michelangelo Maria Tibaldi, imprenditore socio di minoranza della Multiservizi, società partecipata del comune di Reggio proprietà nei fatti della 'ndrangheta. E poi Angelo Viola, investigatore privato genovese indagato per il dossieraggio (tabulati telefonici, servizi fotografici) di Belsito nei confronti di Bobo Maroni.

E soprattutto Pasquale detto Lino Guaglianone e Bruno Mafrici. Il primo è il titolare di quella «Mediobanca» del mondo (opaco) delle imprese reggine, dove nascono imprese, si suggellano affari e commesse, che sono gli uffici di Mgim srl di via Durini 14, a Milano. L' ex cassiere dei Nar, Guaglianone, secondo gli investigatori della Dia ha tentato prima di inserirsi nel mondo istituzionale attraverso Ignazio La Russa e Alessandra Mussolini, poi agganciando» la Lega di Tosi attraverso comuni amici «naziskin» frequentati nella Palestra Doria di Milano. E poi c'è lo pseudo avvocato, che avvocato non è, Bruno Mafrici.

Nel decreto di perquisizione si legge che gli indagati sono sospettati di far parte di una associazione criminale al cui interno «opera una componente di natura segreta, collegata alla cosca De Stefano». Obiettivi e finalità della struttura massonico-mafiosa: «Complesse attività di riciclaggio e reimpiego di capitali di provenienza illecita. Attraverso le relazioni personali con Francesco Belsito l'obiettivo è consolidare e implementare la capacità di penetrazione e di condizionamento mafioso nel mondo politico-istituzionale».

La cupola, la struttura criminale riservata, ha ai suoi vertici organizzativi: «Bruno Mafrici, Pasquale Guaglianone, Giorgio Laurendi, noti professionisti di origine calabresi, inseriti in multiformi contesti politici». E ancora: «Gli imprenditori reggini Michelangelo Tibaldi e Giuseppe Sergi (che ricopre anche incarichi politici e istituzionali di rilievo locale); con ruoli di ausilio informativo e di supporto, Girolamo Girardelli, Angelo Viola e Ivan Pedrazzoli».

Colpisce la descrizione di questa che appare una moderna «Spectre»: «La gestione di operazioni politiche ed economiche ha consentito alle persone sottoposte ad indagini scrivono nel decreto di perquisizione i pm antimafia nazionale Francesco Curcio e di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo - di divenire il terminale di un complesso sistema criminale, in parte di natura occulta, destinato ad acquisire e gestire informazioni riservate, che venivano fornite da numerosi soggetti in corso di identificazione collegati anche ad apparati istituzionali».

Non è una novità per la Calabria, questo scenario. Franco Freda, il terrorista nero, fu ospitato da latitante negli anni '70 proprio dalla cosca De Stefano. A Lamezia Terme, a cavallo della stagione stragista del '92 e '93 si tennero incontri delle Leghe meridionali e non solo con Cosa nostra, con Vito Ciancimino. Anche l'esistenza,di una superloggia massonico-ndranghetista emerse nella inchiesta del pm Enzo Macrì, anni 90.

 

LINO GUAGLIANONE FRANCESCO BELSITO UMBERTO BOSSI E BELSITO Roberto Maroni e Umberto Bossi a Pontida LINO GUAGLIANONE LaRussa Ignazio Delfo Zorzi

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - IL CLAMOROSO VIDEO MAGA, CHE DONALD TRUMP HA “CONSACRATO” RILANCIANDOLO SU TRUTH, IN CUI SI AFFERMA CHE L'ITALIA SI ACCINGEREBBE A ROMPERE CON L’UNIONE EUROPEA SUI DAZI PER NEGOZIARE DIRETTAMENTE CON GLI STATI UNITI E CHE IL NOSTRO PAESE SAREBBE INTERESSATO A TAGLIARE IL SUO SOSTEGNO ALL'UCRAINA, È UN FATTO GRAVISSIMO, BENCHE IGNORATO DAL "CORRIERE", PERCHÉ È ESATTAMENTE L'OPPOSTO DELLA LINEA PORTATA AVANTI UFFICIALMENTE DALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA IN QUESTI ANNI - UNA TALE MAGA-SCONCEZZA AVREBBE DOVUTO SPINGERE LA DUCETTA A UN SEMPLICE COMMENTO: TRATTASI DI FAKE-NEWS. INVECE, LA TRUMPETTA DI PALAZZO CHIGI, CHE FA? ZITTA! - PARLANO INVECE TAJANI E LOLLOBRIGIDA CHE GARANTISCONO: “ABBIAMO SEMPRE LAVORATO CON L'UNIONE EUROPEA, MA CHIARAMENTE PARLIAMO ANCHE CON GLI AMERICANI…” - VIDEO

stefano de martino caroline tronelli roberto vaccarella michelle hunziker nino tronchetti provera

DAGOREPORT - L’ESTATE FA SBOCCIARE GLI AMORI, L’AUTUNNO LI APPASSISCE – LA STORIA TRA BOSCHI E GIULIO BERRUTI È FINITA IN...VACCARELLA! L'EX MINISTRA RENZIANA DA TRE SETTIMANE SI È AVVICINATA ALL’AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, “COGNATO” DI GIOVANNINO MALAGÒ – NONOSTANTE IL RESTAURO DEL VILLONE DA 700MQ A MILANO, E L'INTERVISTA RASSICURANTE A "VERISSIMO" (“HO RITROVATO LA SERENITÀ”), A MILANO DANNO AL CAPOLINEA ANCHE LA STORIA TRA MICHELLE HUNZIKER E NINO TRONCHETTI PROVERA - FATALE FU IL SEX-TAPE? DOPO SETTIMANE DI ROBANTE PASSIONE E PRIME PAGINE PATINATE, IL DECLINANTE STEFANO DE MARTINO (IL SUO "AFFARI TUOI" E' FINITO SOTTO "LA RUOTA DELLA FORTUNA") E CAROLINE TRONELLI SI SONO LASCIATI. DA UN MESE NON SI VEDONO PIÙ INSIEME IN PUBBLICO...

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...

conte appendino taverna bettini fassino roberto fico lorusso

INVECE DI COMPORTARSI DA "LADY MACBETH DEI MURAZZI", QUALCHE ANIMA PIA RICORDI A CHIARA APPENDINO CHE DIVENTÒ SINDACA DI TORINO GRAZIE NON SOLO AI GRILLONZI MA SOPRATTUTTO ANCHE AI TANTI VOTI DEL CENTRODESTRA CHE, DETESTANDO FASSINO, VOTARONO LA SPILUNGONA - QUELLA MIRACOLATA DELLA APPENDINO SI DEVE SCIACQUARE LA BOCCA PRIMA DI PARLARE DI GOFFREDO BETTINI COME “IL MALE DEL M5S” PERCHÉ, COME DICE CONTE, MERITEREBBE “UN MONUMENTO”– LO SCAZZO CON LA TAVERNA CHE LE HA RICORDATO COME SE FOSSERO STATE IN VIGORE LE REGOLE DI GRILLO “LEI NON AVREBBE AVUTO CARICHE…”

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”