DAGOREPORT
BERLU E BERSANI ARRIVOSe è vero, come e' vero, che d'inverno le giornate sono più corte, allora alle elezioni manca davvero poco. Questo significa che si precisano quelle che i sondaggisti chiamano "intenzioni di voto". Intenzioni di voto che stanno per diventare verdetti elettorali. Mentre in alta classifica le posizioni tra il primo (Bersani Pierluigi) e il secondo (Berlusconi Silvio) appaiono relativamente consolidate, i fenomeni in movimento sono due: Grillo Beppe, che potrebbe avvicinarsi alla zona Champions, e Scelta Civica di Mose' Monti, che è in piena lotta per la retrocessione.
monti berlu bersani votoQuest'ultima vicenda, che tanto e del tutto immeritatamente ha riempito le cronache di questi mesi, dalla salita in campo del premier Agendista Stregone alla foto mai fatta con Casini Pierferdinando e Tulliani/Fini Gianfranco, si sta avviando ad un epilogo di pura cannibalizzazione interna, con due effetti altamente positivi per il clima politico e civile del nostro Paese: il brusco ridimensionamento dell'attuale premier al suo effettivo livello di sherpa e la totale irrilevanza politica, se non la vera e propria scomparsa dalle aule parlamentari dei "leader" di Udc e Fli.
Grillo sul palco del M S a piazza Duomo eee b b d c f c dQuesti i fatti, direttamente dedotti dalle intenzioni di voto dei nostri concittadini: Scelta Civica sta tra inferno e purgatorio, sospesa a cavallo della fatidica soglia del 10 per cento, una manciata di voti. Cosa succede se va sopra o sotto il 10 per cento? Ecco i due scenari:
1. Sopra il 10. La coalizione entra alla Camera, ma senza Fini Gianfranco, il quale per qualificar si come miglior piazzato tra i perdenti deve prendere almeno l'uno per cento. Poiché tale traguardo appare oggi lontanissimo dalla sua portata, la prima vittima "eccellente" e' già servita. Casini Pierferdinando si salva invece per il rotto della cuffia, prendendo l'1,9 per cento, a spese dell'attuale presidente della Camera.
Grillo e Dario Fo a Milano in piazza Duomo e c b a f e b df c2. Sotto il 10. Se la coalizione non supera lo sbarramento e' Sherpa Monti che diventa il miglior piazzato tra i perdenti e si mangia Casini Pierferdinando. Il primo infatti veleggia stanchissimo all'Otto per cento, il secondo avvizzisce intorno al due per cento (in questo caso, ovviamente, Fini e' già sparito dai radar, non sarà comunque in Parlamento).
MONTI CASINI FINISia sopra, sia sotto il 10 per cento tuttavia, il dramma dei centristini e' di fatto già innescato: Sherpa Monti e' in confusione totale e, nel delirio, ha già invocato mamma Merkel. Casini Pierferdinando e' già stato ridimensionato persino nelle pagine dei giornali del Caltasuocero, attentissimo a non farsi coinvolgere nel flop di quella lista troppo trionfalmente prefigurata con la partecipazione dell'allora Mose' Monti alla presentazione della nuova grafica del Messaggero al Palazzo delle esposizioni di Roma circa tre mesi fa. Di Tulliani/Fini Gianfranco si sono perse le tracce, tra Val Cannuta, Montecarlo, le Maldive e qualche apparizione televisiva che sembra vera.
MONTI CASINI E FINISe Sherpa Monti, anche nel caso peggiore, riuscirà a portare alla Camera una quindicina di deputati e se il flop di Tulliani/Fini era abbastanza annunciato, in casa Udc il caos e' totale, tutti contro tutti e tutti contro Sherpa Monti accusato di inadeguatezza, incoerenza e quant'altro.
FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE CON FIGLIA AZZURRA E PIERFERDINANDO CASINIIl dramma nel dramma e' che se l'Udc si salva a spese di Fli, il gioco delle opzioni tra i diversi collegi che dovranno fare Cesa e Casini distruggerà quel che è rimasto di sogni e di amicizie. Al furbo Pierfurby l'accusa più lieve, che dalle dalla famiglia allargata al suo cerchio magico politico e' quella di aver sbagliato tutto, ignorato che la legge elettorale, a meno che tu non sia Grillo Beppe, non prevede spazio vero per un terzo polo alla vecchia maniera democristian proporzionale.
PIERFERDINANDO CASINI LORENZO CESANaturalmente Sherpa Monti, che si sta dolorosamente risvegliando dal suo sogno e che aveva appreso da questo sito qualche mese fa dell'esistenza della soglia del 10 per cento per le coalizioni che vogliono entrare in Parlamento, da' la colpa di tutto al politico esperto Casini. È meno male che mamma Merkel deve pensare anche ai fatti suoi, altrimenti sarebbero stati sculaccioni per tutti.