PER NON PERDERE I MILIARDI DEL PNRR IL GOVERNO ABBASSA LA CRESTA – È QUASI CERTO CHE L’ITALIA NON INCASSERÀ NEI TEMPI PREVISTI LA TERZA RATA DA 19 MILIARDI DEL RECOVERY, PERCHÉ NON TUTTI GLI OBIETTIVI FISSATI DA BRUXELLES SONO STATI RAGGIUNTI – LA COMMISSIONE HA INDIVIDUATO DUE MACRO PROBLEMI: LA “MESSA A TERRA” DEGLI IMPEGNI PRESI DAI COMUNI E IL CAPITOLO RE-POWER EU – MELONI E SALVINI HANNO CONCORDATO DI TENERE BASSO IL LIVELLO DELLO SCONTRO, NELLA SPERANZA DI OTTENERE “FLESSIBILITÀ” DALL'EUROPA…

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Francesco Olivo per “La Stampa”

 

matteo salvini giorgia meloni alla camera dei deputati matteo salvini giorgia meloni alla camera dei deputati

È difficile che l'Italia incassi la terza rata del Pnrr nei tempi stabiliti. Ne sono coscienti a Bruxelles e ora anche a Palazzo Chigi. Ma non sono questi 19 miliardi da erogare la vera preoccupazione della Commissione.

 

Anche nel governo italiano l'allarme è sempre più alto: il Pnrr è stato l'oggetto di una telefonata tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini, avvenuta ieri, nella quale premier e vicepremier hanno concordato di tenere basso il livello dello scontro, nella speranza di ottenere qualcosa dall'Europa. E, come sull'immigrazione, il messaggio sul quale puntare è: questo non è un problema solo italiano.

 

GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI CONFERENZA STAMPA MANOVRA GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI CONFERENZA STAMPA MANOVRA

Negli uffici tecnici della capitale belga il ritardo per questa singola scadenza non genera scandalo, né particolare allarme, rimandare di qualche settimana degli obiettivi così importanti può rientrare nel campo delle cose fisiologiche, anche se spostando la data più in là si rischia poi ti avvicinarsi troppo all'altra scadenza, quella di fine giugno, ovvero la quarta rata dal valore di 16 miliardi di euro.

 

Sergio Mattarella alla Conferenza nazionale delle Camere di commercio Sergio Mattarella alla Conferenza nazionale delle Camere di commercio

[…] L'Italia sta accumulando carte, ma non riesce a dimostrare altrettanta brillantezza nel passare dall'aspetto progettuale a quello concreto. Nell'analizzare i progetti presentati negli ultimi giorni del 2022, i tecnici comunitari hanno trovato alcune anomalie, in particolare sulle nuove norme delle concessioni portuali, ma non solo.

 

L'appello del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, citando Alcide De Gasperi, ha chiesto agli italiani di «mettersi alla stanga», nasce anche da questo clima. Il Quirinale si informa costantemente di questa partita, considerata decisiva per le sorti del Paese.

 

RAFFAELE FITTO E PAOLO GENTILONI RAFFAELE FITTO E PAOLO GENTILONI

La questione è tutta in mano a Raffaele Fitto, ministro degli Affari europei, che nelle sue frequenti missioni a Bruxelles, l'ultima giovedì scorso, chiede ai suoi interlocutori di applicare la massima flessibilità, alla luce delle condizioni oggettive cambiate (aumento dei prezzi delle materie prime, dell'energia, le conseguenze della guerra in Ucraina). Il via libera, però, ancora non arriva.

 

Al di là dei singoli progetti, che sono sotto osservazione, la Commissione ha individuato due macro problemi: il primo è la cosiddetta "messa a terra" degli impegni presi dai Comuni e in secondo luogo il capitolo Re-power Eu, dove i piani italiani che coinvolgono, tra gli altri, Eni ed Enel, vengono giudicati ancora piuttosto indicativi.

 

raffaele fitto giancarlo giorgetti paolo gentiloni raffaele fitto giancarlo giorgetti paolo gentiloni

[…] Il governo manda segnali: martedì in Consiglio dei ministri verrà approvato il Codice appalti, mentre a breve verrà istituito il tavolo per la mappatura in vista delle gare delle concessioni balneari, due questioni sulle quali l'Ue ha uno sguardo molto attento. Ma nell'esecutivo Meloni il malumore è forte, perché si ritiene che oggi vengano al pettine nodi generati dal governo precedente.

 

[…] Nella Lega, in particolare, non sono piaciute affatto le esternazioni di Gentiloni che nei giorni scorsi aveva, di fatto, invitato l'Italia a concentrarsi sul Pnrr e non sul Ponte sullo Stretto o sulla Flat tax. Meloni però ha chiesto cautela agli alleati, la premier spera di ottenere qualche risultato nel negoziato con l'Europa e quindi bisogna evitare di accendere fronti. Così vanno lette le dichiarazioni stranamente prudenti di Salvini sui biocarburanti, dove pur criticando, non si attacca frontalmente il commissario europeo Frans Timmermans.

giorgia meloni paolo gentiloni giorgia meloni paolo gentiloni raffaele fitto giancarlo giorgetti paolo gentiloni 1 raffaele fitto giancarlo giorgetti paolo gentiloni 1

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT! TIRA ARIA DI RIVOLUZIONE A MEDIASET – PIERSILVIO STA PENSANDO DI VINCOLARE I RICCHISSIMI CONTRATTI DELLE STAR ALLO SHARE - NUOVO DIRETTORE AL TG5 COL TRASLOCO A MILANOL’AVVICENDAMENTO A “STASERA ITALIA” TRA PALOMBELLI E PORRO, MOLTO STIMATO DA GIORGIA MELONI, VEDE SCONFITTA VERONICA GENTILI, IN QUOTA MAURO CRIPPA – TRABALLANO BARBARA D’URSO E MARIO GIORDANO (TROPPO TRASH) – NEL MIRINO ANCHE ILARY BLASI CHE POTREBBE SALVARSI GRAZIE ALLA FORTE AMICIZIA CON "PIERSILVIA" TOFFANIN - PORRO VS D'URSO...

FLASH! - QUALCHE ANIMA PIA AVVISI GIORGIA MELONI CHE IERI SERA ALL'OSTERIA TRASTEVERINA LA GENSOLA SI SONO ATTOVAGLIATI IL VICE PREMIER E MINISTRO MATTEO SALVINI COL SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO, ALFREDO MANTOVANO - CHISSA' SE, COME PIATTO FORTE DI CONVERSAZIONE, HANNO SCELTO L'ASSALTO DEL GOVERNO ALLA CORTE DEI CONTI, CHE HA VISTO L'EX MAGISTRATO MANTOVANO, FINO A IERI "MENTE" POLITICA DELLA MELONI, USCIRE SCONFITTO DALLO SCONTRO CON L'ALA DURA E PURA DI FRATELLI DI GIORGIA (FAZZOLARI, FOTI, DONZELLI...)

DAGOREPORT! GIORGIA HA DISSOTTERRATO IL MANGANELLO: DA DRAGHETTA È TORNATA DUCETTA! - SENTENDOSI ACCERCHIATA DAI POTERI “STORTI”, L’ALA DURA DI FRATELLI D’ITALIA HA CALZATO L’ELMETTO PER ANDARE ALLO SCONTRO FRONTALE CON IL “DEEP STATE” ITALIANO E L'EURO-BUROCRAZIA CHE OSANO INTERFERIRE E OSTACOLARE L'AZIONE DI GOVERNO (SCONFITTO MANTOVANO CHE SPINGEVA PER IL DIALOGO) – ALLEATASI CON BERLUSCONI, A GIORGIA RIMANE  UNA SPINA NEL FIANCO, SALVINI. ORA VUOLE SPINGERLO A DESTRA SERRANDO LA PORTA DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI DI CUI E' PRESIDENTE - SE E' SCESO IL GELO CON  MATTARELLA, GIORGIA-RAMBO HA ANCHE SMESSO DI CONFRONTARSI PERIODICAMENTE CON MARIO DRAGHI, IL QUALE, IN PRIVATO, PONE LA LAPIDE SU MELONI: ''IL PNRR È MORTO. NON SI FA''

"BANALIS", FREGNACCIA SARA’ LEI! - COME DAGO-RIVELATO IL 12 APRILE, PAOLO BONOLIS E SONIA BRUGANELLI ANNUNCIANO LA SEPARAZIONE. AL NOSTRO SCOOP I DUE SMENTIRONO CON TONI COATTI: “SITO DE FREGNACCE”, “FATEVI I CAZZI VOSTRI”. EPPURE, DOPO NEANCHE DUE MESI SONO COSTRETTI A CALARE LE BRAGHE E A LAVARLE IN PUBBLICO CON UN’INTERVISTA LECCATA E LACCATA A “VANITY FAIR” - COME GIA’ AVVENNE PER TOTTI E ILARY BLASI, ANCHE LORO “TANATI” DA DAGOSPIA NELLA CRISI CONIUGALE E ALTRETTANTO POLLI NEL TENTARE DI NEGARE L’EVIDENZA, ANCHE IN QUESTO CASO LA SMENTITA SI RITORCE CONTRO CHI LA FA - MORALE DELLA FAVA: DAGOSPIA AVEVA RAGIONE, LORO TORTO. A CHI TOCCA, NUN SE ‘NGRUGNA!