donald trump

NON C’È DUE SENZA TRUMP –  DALLA SUA RESIDENZA DI MAR-A-LAGO IN FLORIDA, “THE DONALD” HA ANNUNCIATO LA SUA TERZA CANDIDATURA ALLA PRESIDENZA DEGLI STATI UNITI “PER RENDERE DI NUOVO GRANDE E GLORIOSA L’AMERICA” – MA DOPO LA DISFATTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM NON HA PIÙ L'APPOGGIO DI GRAN PARTE DEI REPUBBLICANI. E ANCHE RUPERT MURDOCH, PROPRIETARIO DI FOX NEWS, HA FATTO SAPERE CHE NON INTENDE SOSTENERLO. LO “SQUALO” HA FIUTATO” L'ARIA E ORA APPOGGIA RON DESANTIS…VIDEO

 

1 – TRUMP ANNUNCIA LA SUA RICANDIDATURA ALLA CASA BIANCA

Da www.open.online

 

DONALD TRUMP ANNUNCIO CANDIDATURA 2024

Donald Trump si ricandida per la terza volta come presidente degli Stati Uniti «per rendere di nuovo grande e gloriosa l’America». Lo ha annunciato dalla sua residenza di Mar-a-Lago in Florida. Il tycoon ha parlato da un palco con bandiere Usa: «Il ritorno dell’America comincia oggi». Ed è andato all’attacco di Joe Biden: «Con lui il paese va verso declino e umiliazione». Trump ha parlato del missile in Polonia: «Oggi un missile è stato mandato probabilmente dalla Russia, ottanta chilometri dentro il confine della Polonia. La gente è impazzita e arrabbiata e noi abbiamo un presidente che si addormenta ai vertici internazionali e viene deriso. Ci sta portando sull’orlo della guerra nucleare». E poi: «Questa non sarà la mia campagna, questa sarà la vostra campagna. Vi assicuro che Biden non avrà mai altri 4 anni. Ristabiliremo il tessuto della nostra nazione».

 

 

DONALD TRUMP MELANIA ANNUNCIO CANDIDATURA

La replica di Biden è arrivata attraverso il suo account Twitter. Il presidente in carica ha pubblicato un video che raccoglie le dichiarazioni di Trump accusandolo di aver tradito l’America. Subito dopo l’annuncio di Donald, la figlia Ivanka ha fatto sapere che non sarà coinvolta nella nuova candidatura. Poco prima il Guardian aveva scritto che i media di Rupert Murdoch non hanno intenzione di sostenere la candidatura.

 

2 – GUERRA MURDOCH-TRUMP

Nicolò Guelfi per www.lastampa.it

 

trump murdoch

La leadership di Trump, fino a pochi mesi fa semplicemente indiscutibile, comincia a scricchiolare sotto le defezioni dei repubblicani ma anche dei “colleghi” imprenditori. È il caso del multimiliardario Rupert Murdoch, proprietario di Fox News e con storiche simpatie per il Great Old Party, che ha affermato di non essere intenzionato a sostenere il tycoon nel caso in cui si candidasse alle elezioni presidenziali americane del 2024.

 

Il magnate Murdoch, 91 anni, avrebbe avvertito personalmente The Donald che il suo impero mediatico non sosterrà alcun tentativo di tornare alla Casa Bianca, mentre gli ex sostenitori già guardano altrove e il vento soffia tutto in direzione del giovane governatore della Florida Ron DeSantis.

 

STOP THE INSANITY - IL NEW YORK POST DI MURDOCH ABBANDONA TRUMP

Dopo la deludente performance del partito repubblicano alle elezioni di metà mandato negli Stati Uniti, in particolare per la scarsa visibilità dei candidati sostenuti da Trump, l’impero mediatico di destra di Murdoch sembra cercare un taglio netto con la reputazione danneggiata dell’ex presidente e con la percezione di un potere politico in declino.

 

La scorsa settimana, l’influente impero mediatico di Murdoch, composto tra gli altri da Fox News (media notoriamente conservatore), Wall Street Journal e New York Post, si è scagliato contro Trump, definendolo un perdente e un fallito, responsabile di aver trascinato i repubblicani in «un fiasco politico dopo l’altro».

 

Una fonte interna a News Corp ha dichiarato al quotidiano inglese The Guardian: «Siamo stati chiari con Donald. Ci sono state conversazioni tra loro durante le quali Rupert ha chiarito a Donald che non possiamo sostenere un’altra corsa alla Casa Bianca».

 

donald trump e ruper murdoch

Trump, che dovrebbe annunciare la sua intenzione di ricandidarsi alla presidenza nel 2024 in un’apparizione televisiva proprio martedì 15 novembre, ha accusato Murdoch di essere andato «all in» per sostenere DeSantis, 44 anni, che ha definito un «governatore repubblicano mediocre» e ha soprannominato «Ron DeSanctimonious». Il Tycoon ha cominciato ad allontanare il rampante governatore della Florida appena la sua popolarità ha cominciato a dilagare a livello federale. DeSantis, di origine italiane, incarna una corrente del partito più tradizionale e lontana dalle teorie cospirative e preudoscientifiche promulgate dall’ex presidente.

 

Lachlan Murdoch, l’erede designato e figlio maggiore del re del quarto potere americano, che co-presiede News Corp e gestisce la società madre di Fox News, avrebbe detto a DeSantis che il gruppo lo avrebbe sostenuto fermamente se si fosse candidato alle prossime elezioni. «Lachlan è da tempo interessato a Ron», ha dichiarato la fonte dell’agenzia. All’interno dell’organizzazione lo considerano come una versione “asettica” di Donald».

donald trump con rupert murdoch e jerry hall

 

DeSantis, che è stato soprannominato “DeFuture” dal New York Post e definito «il nuovo leader del partito repubblicano» in una rubrica di Fox News, non ha dichiarato se intende concorrere per diventare il candidato del partito alle presidenziali del 2024.

 

Sul fronte dem la situazione, nonostante il risultato molto sopra le aspettative delle midterm, la situazione risulta tuttavia in bilico. Pur essendo riusciti a tenere il controllo del senato, la camera verrà probabilmente assegnata alla maggioranza repubblicana e in tutto ciò la popolarità del presidente Joe Biden risulta ancora in calo, motivo per cui non è stato sciolto il nodo su una sua ricandidatura tra due anni.

 

donald trump con casey e ron desantis

Sebbene non ci sia ancora un “delfino” designato tra i dem, ci sono preoccupazioni per la sua età se dovesse vincere un altro mandato alla Casa Bianca, dato che nel 2024 compirà 82 anni. Biden è il presidente americano più anziano mai eletto, e gli esponenti più giovani del partito rivendicano giustamente uno spazio che gli spetta.

 

Quella che si presenta è una guerra tra anziani, una lotta geriatrica tra grandi vecchi bianchi che detengono ancora, più o meno saldamente, il potere in un’America che non gli somiglia più, sempre più multietnica e in via di trasformazione. Forse sarebbe il caso di pensare non solo a un dopo Biden e Trump, ma a un dopo in generale per gli Stati Uniti.

ron desantis e famiglia dopo la vittoria 1LA COPERTINA DEL NEW YORK POST SULLA VITTORIA DI RON DESANTIS

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