macron conte

NUOVO SCHIAFFO A SALVINI - IL PRIMO LEADER STRANIERO A ESSERE ACCOLTO DOPO LA NASCITA DEL CONTE-BIS E’ MACRON, A CERTIFICARE LA SVOLTA EUROPEISTA DEL GOVERNO - AL CENTRO DELL’INCONTRO, UN MECCANISMO TEMPORANEO DI REDISTRIBUZIONE AUTOMATICA DEGLI IMMIGRATI CHE ARRIVANO IN ITALIA E LA ROTAZIONE DEI PORTI DI SBARCO - DELLA SERIE: LE NAVI ONG NON POSSONO PUNTARE SOLO ALL’ITALIA MA VANNO ACCOLTE ANCHE NEI PORTI FRANCESI, SPAGNOLI, MALTESI E CROATI…

Alberto Gentili e Cristiana Mangani per “il Messaggero”

 

conte macron brigitte

Sarà Emmanuel Macron il primo capo di Stato a essere accolto in Italia dopo la nascita del governo rosso-giallo e l'eclissi del nemico Matteo Salvini. Il presidente francese, arriverà a Roma mercoledì pomeriggio, avrà un incontro con Sergio Mattarella. Poi, cena con Giuseppe Conte nell'appartamento del premier a palazzo Chigi.

 

La visita è stata organizzata in tempi strettissimi per sottolineare il ritorno dell'Italia, dopo la stagione giallo-verde, nella famiglia europeista. E per voltare definitivamente pagina dopo la peggior crisi diplomatica, dalla Seconda guerra, tra Roma e Parigi: in febbraio Macron ritirò l'ambasciatore Christian Masset a causa dell'incontro tra un leader estremista dei Gilet gialli e Luigi Di Maio, nel frattempo transitato alla Farnesina e già impegnato a ricucire personalmente con la Francia.

conte macron brigitte

 

La prima sfida è quella dei migranti. Macron, finalmente libero dalla marcatura a uomo e dalla minaccia sovranista di Salvini, ha già offerto disponibilità al piano (benedetto anche da Angela Merkel) sollecitato da Conte per un meccanismo temporaneo di redistribuzione automatica degli immigrati che sbarcano nei porti italiani, in attesa che venga rivisto il regolamento di Dublino. Il premier italiano chiederà al presidente francese di superare la distinzione tra migranti economici e richiedenti asilo nelle quote di accoglienza.

 

E, non ultimo, solleciterà un impegno ad adottare una «rotazione» dei porti di sbarco. Della serie: le navi Ong non possono puntare solo sui porti italiani, ma vanno accolte anche in quelli francesi, spagnoli, maltesi e croati. In più Conte cercherà la sponda di Macron per convincere la Commissione a introdurre sanzioni economiche contro che Paesi che rifiutano la redistribuzione.

conte macron

 

Le aspettative sono alte, questa volta l'Italia è certa che non potrà essere abbandonata. Gli scogli da superare, però, restano diversi, e se sull'automatismo - quantomeno temporaneo - è possibile che si arrivi a una soluzione, gli ostacoli più grossi rimarranno quelli per la ridistribuzione. La Germania mostra volontà di collaborazione. La Francia, invece, è più netta nel sottolineare che prenderanno il 25 per cento di richiedenti asilo, ma che sui migranti economici accetteranno soltanto quelli provenienti da un Paese africano con il quale esistono accordi internazionali. Insomma, tutti coloro che potranno essere più facilmente rimpatriabili.

 

conte salvini

LE TRATTATIVE

La partita è in mano alle cancellerie, che lavorano sottotraccia in vista del 23 settembre, quando a Malta quattro Stati europei dovranno decidere che accordo firmare. Altro nodo da sciogliere riguarda i Paesi pronti ad unirsi alla coalizione dei volenterosi che con Francia e Germania, a turno, si faranno carico dell'accoglienza, lasciando all'Italia solo dal 15 al 25 per cento di migranti. C'è chi dà per scontata l'adesione di Grecia, Lussemburgo, Portogallo e Spagna, ma la decisione delle cancellerie, anche in questo caso, dipenderà molto da chi si troveranno a dover accogliere.

 

matteo salvini in piazza contro il conte bis

Altro tema caldo che Conte affronterà con Macron è quello della flessibilità sui conti pubblici. La Francia, al pari dell'Italia, è a favore di una politica economica più espansiva. Ed è d'accordo a scomputare dal deficit gli investimenti produttivi. L'idea di Conte è quella di spingere il presidente francese a fare blocco per convincere la nuova Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen a concedere «maggiore flessibilità possibile», a introdurre la golden rule sugli investimenti e, in prospettiva, a rivedere il patto di stabilità.

matteo salvini vs emmanuel macron copertina dello spectator settembre 2018

 

LA CONFERENZA

Nell'incontro si parlerà del dossier libico. «La stabilizzazione è essenziale per gestire i flussi migratori», spiegano a palazzo Chigi. Al G7 di Biarritz, Macron ha sponsorizzato un documento che sembra rappresentare una svolta, spingendo per «una soluzione politica e un cessate il fuoco». Ed è da qui che partirà mercoledì sera Conte. Obiettivo: una conferenza internazionale di pacificazione aperta a tutte le parti in conflitto. Si era parlato di Roma come sede possibile, ma negli ultimi giorni si è fatta strada la possibilità che sia Berlino a ospitare il vertice, probabilmente nel mese di novembre.

Ultimi Dagoreport

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…