guido crosetto elisabetta belloni antonio tajani

IL PAESE DI PULCINELLA - ALTISSIMA TENSIONE TRA GOVERNO E DIS: SULLA PANZANA DEI MIGRANTI SPINTI A PARTIRE DAI MERCENARI RUSSI DELLA WAGNER, ELISABETTA BELLONI HA MANDATO CROSETTO E TAJANI ALLO SBARAGLIO. È STATA LEI, IN UNA RIUNIONE A PALAZZO CHIGI CON I MINISTRI, A SVENTOLARE L'IPOTESI, POI DIVULGATA DA ANTONIO TAJANI, IN PERENNE RICERCA DI VISIBILITÀ, E DA CROSETTO. PECCATO CHE NON CI FOSSE LO STRACCIO DI UNA PROVA, E ORA IL MINISTRO DEGLI ESTERI È INCAZZATO NERO CON LA "ZARINA" DELLE SPIE - SU “DOMANI” LA VERA STORIA DELLE “MINACCE” DEI MERCENARI RUSSI DELLA WAGNER A CROSETTO: TUTTO È NATO DA UN ALERT SU WHATSAPP DELL’EX MINISTRO DELLA DIFESA, LA GRILLINA ELISABETTA TRENTA

Estratto dell’articolo di Emiliano Fittipaldi per www.editorialedomani.it

 

YEVGENY PRIGOZHIN GUIDO CROSETTO - ILLUSTRAZIONE DAL FATTO QUOTIDIANO

La vicenda della presunta taglia da 15 milioni di dollari che i russi del Gruppo Wagner avrebbero messo sul ministro della Difesa Guido Crosetto è assai istruttiva. Perché la notizia del Foglio - che mercoledì ha scritto che «la segnalazione è arrivata al governo da parte della nostra intelligence» - è stata inizialmente ripresa da testate di mezzo mondo, e data per buona anche dal titolare della Farnesina Antonio Tajani. Salvo, un giorno dopo, essere smentita da Alfredo Mantovano […].

 

elisabetta trenta

Mantovano ha detto, in una lettera al […] Copasir che chiedeva spiegazioni, che «non risulta alcuna evidenza di intelligence riguardanti concrete minacce nei confronti del ministro».

 

[…] La genesi della storia è legata ad alcuni messaggi Whatsapp di Elisabetta Trenta, grillina ed ex ministra della Difesa, e di una sua presunta fonte nei servizi turchi. Messaggi che a inizio marzo arrivano a vari soggetti, tra cui lo stesso Crosetto, due altri ministri e ai vertici dell’Aisi, il servizio segreto interno.

 

Yevgeny Prigozhin

Trenta scrive al ministro della Difesa: «La fonte “H” dice che Medvedev ha dato ordine alla Wagner di colpire te e la tua famiglia e ha messo a disposizione una taglia di 15 milioni di dollari. Mi ha detto che Medvedev ha cominciato a parlare di te circa un mese o un mese e mezzo fa, quando tu hai fatto una dichiarazione contro di loro. La Wagner avrebbe incaricato il suo gruppo albanese ed estone, ed un gruppo di circa 8-9 persone dovrebbe venire in Italia per questo dai due paesi. Dice che sono pronti al suicidio. Posso chiamarti?».

 

[…] L'alert parte da Trenta e dalla sua fonte “H”, non dai nostri servizi, ai quali però i messaggi sono arrivati: con ogni probabilità li hanno valutati subito come inattendibili e non hanno dato alcun seguito. Non esistono né informative né segnalazioni che l'Aise di Gianni Caravelli e l'Aisi di Mario Parente hanno mandato al dal Dis guidato da Elisabetta Belloni.

Alfredo Mantovano Elisabetta Belloni Mario parente - relazione sull attivita? dell’intelligence nel 2022

 

Ma perché Mantovano, nella smentita fatta tramite Ansa che correttamente nega l'esistenza di pericoli reali per Crosetto o «evidenze di intelligence», non ha dato anche conto dell'alert informale di Trenta, non una passante ma una che è stata nel 2018 e 2019 il nostro titolare della Difesa?

 

La sconfessione di Palazzo Chigi ha creato qualche imbarazzo a chi ha dato per assodata la minaccia. Ma soprattutto è stata sfruttata sui social da chi crede che il ministro della Difesa abbia usato l'articolo del Foglio per farsi auto-propaganda. Anche se Crosetto, in realtà, lo aveva subito minimizzato […].

 

alfredo mantovano giorgia meloni

Se la Trenta, contattata da Domani, non smentisce aggiungendo che comunque a suo parere «la vicenda è stata gestita malissimo», da Palazzo Chigi spiegano a Domani che «Mantovano non ha certo voluto fare uno sgarbo a Crosetto: probabilmente non ha saputo nulla del messaggio della Trenta». Vorrebbe dire che dentro il comparto nessuno ha informato il sottosegretario con delega all'intelligence. Poco probabile.

 

ELISABETTA TRENTA

LA BUFALA WAGNER

La ricostruzione serve a capire come, talvolta, informazioni non verificate possono creare tempeste in un bicchier d'acqua. E diventare armi di propaganda da una parte o un'altra, creando confusione su temi sensibili. Cosa accaduta anche per l'altra notizia di settimana che aveva al centro la Wagner. Quella cioè dell'utilizzo che il gruppo di mercenari fondato dal “cuoco” di Putin di Evgeny Prigozhin farebbe dell'immigrazione clandestina da qualche mese a questa parte.

 

GIORGIA MELONI E GUIDO CROSETTO

[…] Le responsabilità della Wagner sul boom dei barconi è per molti esperti una panzana. Smentita dal fatto che nelle ultime ondate migratorie i migranti partono da Tunisia o da paesi orientali, dove l'influenza del gruppo è inesistente. È dall'evidenza che i paramilitari russi sono presenti in Cirenaica (Libia) con pochissimi effettivi, non in grado di regolare a loro piacimento flussi di decine o centinaia di migliaia di persone. «Crosetto è un testa di c., noi non siamo al corrente di ciò che sta succedendo con la crisi migratoria, abbiamo un sacco di altri problemi», ha replicato Prigozhin alle accuse.

 

elisabetta belloni foto di bacco

[…] Qualsiasi analisi geopolitica definisce da mesi la presenza della Wagner in Africa come un elemento di destabilizzazione, ma a Domani risulta che né Aise né Aisi abbiano mai fatto alcuna relazione su rapporto diretto tra Wagner e l'immigrazione clandestina. E che sia stata invece il capo del Dis, Elisabetta Belloni, a parlare ai ministri presenti alla riunione del 13 marzo di questa ipotesi, poi divulgata da Crosetto, Tajani ed esponenti leghisti.

 

Che prove concrete sui presunti traffici umani dei soldati di Putin ce ne fossero poche s'è capito quando Tajani è andato a Porta a Porta. Il ministro degli Esteri non ha citato relazioni della nostra intelligence, ma ha solamente sventolato un articolo di Repubblica dello scorso luglio […].

 

GUIDO CROSETTO E ANTONIO TAJANI IN SERBIA

Altri ministri hanno invece ricordato che in passato il Copasir aveva lanciato stesso allarme. In realtà era stato il membro della commissione Enrico Borghi, del Pd, a rilasciare un'intervista in cui commentava il medesimo articolo di Repubblica. «Nessuna puntuale relazione di intelligence sul binomio Wagner-migranti in Africa è conservata dentro i cassetti del Copasir, anche perché dall'Aise e dall'Aisi nulla ci è mai arrivato», spiega a Domani un attuale membro dell'organismo.

 

«Nel 2021 la nostra relazione annuale in un rigo ha dato conto della presenza della Wagner nel Sahel. Regione dove, si legge, “originano alcuni grandi minacce come l'instabilità degli stati, il terrorismo Jihadista e l'immigrazione clandestina”. Nulla di più».

 

GIORGIA MELONI E GUIDO CROSETTO

[…] Non è chiaro se il governo abbia forzato la narrazione per suoi interessi o se il Dis abbia dato informazioni parziali. Senz'altro però Meloni dovrebbe maneggiare dossier così delicati con maggiore attenzione: siamo in guerra, la migrazione è un fenomeno epocale, e giustificare incapacità di Palazzo Chigi tirando in ballo i mercenari del cuoco di Putin senza prove certe sembra un'arma di distrazione di massa.

guido crosetto foto di bacco (5)GUIDO CROSETTO MACHETE MEME

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…