bergoglio papa francesco burke

IL PAPA È ACCERCHIATO - ''CHI È CRISTIANO NON ACCUSA GLI ALTRI MA SE STESSO. C'È GENTE CHE VIVE SPARLANDO DEGLI ALTRI E MAI PENSA A SE STESSO…''. BERGOGLIO USA ANCORA L'OMELIA DELLA MESSA A S.MARTA PER MANDARE PIZZINI A VIGANÒ E A CHI GLI CHIEDE UNA POSIZIONE UFFICIALE SULLA LETTERACCIA DELL'ARCIVESCOVO - OGGI ARRIVA PURE IL CARDINAL BURKE A CHIEDERE RISPOSTE, MA STAVOLTA AI 'DUBIA': ''LE CONDIZIONI DI SALUTE DEL DEFUNTO CARD. CAFFARRA PEGGIORARONO COL SILENZIO DEL PONTEFICE''

  1. PAPA: CHI È CRISTIANO NON ACCUSA ALTRI MA SE STESSO

BERGOGLIO RATZINGER

 (ANSA) - "C'è gente che vive sparlando degli altri, accusando gli altri e mai pensa a se stesso" e invece "servire Gesù, seguire Gesù, deve essere questo, accusare se stesso: senza accusare se stesso non si può camminare nella vita cristiana". Lo ha detto il Papa nell'omelia della messa a Santa Marta. Lo riferisce Vatican News. "Dobbiamo convertirci", "dobbiamo fare penitenza", esorta il Papa invitando a riflettere sulla tentazione di accusare gli altri. "Accusare gli altri", "sparlare degli altri" è "un brutto segnale".

 

Bisogna riconoscersi peccatori: senza imparare ad accusare se stessi, non si può camminare nella vita cristiana. E' il cuore del messaggio di Papa Francesco espresso oggi nell'omelia della Messa a Casa Santa Marta. Lo scrive Vatican News. Tutti "sappiamo di essere peccatori" ma "non è facile" accusare se stessi di essere concretamente peccatori. "Noi siamo tanto abituati a dire: 'Sono un peccatore'" - rileva il Papa - ma nello stesso modo in cui diciamo: "io sono umano" o "io sono cittadino italiano".

 

papa francesco bergoglio con il cardinal theodore mccarrick

Accusare se stessi è invece sentire la propria miseria: "sentirsi miserabili", miseri, davanti al Signore. Si tratta di sentire vergogna. La salvezza che "ci porta Gesù" ha bisogno di questa confessione sincera perché "non è una cosa cosmetica", che ti cambia un po' la faccia con "due pennellate". "C'è gente che vive sparlando degli altri, accusando gli altri e mai pensa a se stesso - ha sottolineato il Papa - e quando vado a confessarmi come mi confesso, come i pappagalli? 'Bla, bla, bla... Ho fatto questo, questo...'.

 

Ma il cuore ti tocca quello che hai fatto? Tante volte, no. Tu vai lì a fare la cosmetica, a truccarti un po' per uscire bello. Ma non è entrato nel tuo cuore completamente, perché tu non hai lasciato posto, perché non sei stato capace di accusare te stesso". "Un segnale che una persona non sa, che un cristiano non sa accusare se stesso è quando è abituato ad accusare gli altri, a sparlare degli altri, a mettere il naso nella vita altrui.

 

carlo maria vigano

E' ciò un brutto segnale. Io faccio questo? E' una bella domanda per arrivare al cuore. Chiediamo oggi al Signore la grazia, la grazia di trovarci davanti a Lui con questo stupore che dà la sua presenza e la grazia di sentirci peccatori, ma concreti e dire come Pietro: 'Allontanati da me perché sono un peccatore'", ha concluso il Papa.

 

 

  1. CARD.BURKE,PAPA RISPONDA AI 'DUBIA', ATTO DOVUTO

Nina Fabrizio per l'ANSA

 

viganò

Conservatori ancora all'attacco di papa Francesco. Il cardinale statunitense Raymond Leo Burke, patrono dell'Ordine di Malta, ha risollevato oggi la questione dei "dubia", le cinque domande poste al Papa dai cardinali Carlo Caffarra, Joachim Meisner, e Walter Brandmueller, e lo stesso Burke, dopo l'esortazione apostolica su matrimonio e famiglia Amoris Laetitia, spingendo per una risposta "semplice, sì o no" di Bergoglio.

 

"I dubia devono avere una risposta, riguardano i fondamenti della vita cristiana", ha detto in una conferenza stampa svoltasi nella prestigiosa cornice della Sala dei caduti di Nassirya al Senato promossa per presentare, a un anno esatto dalla scomparsa di Caffarra, la pubblicazione degli atti del convegno "Chiesa cattolica dove vai? Solo un cieco può negare che nella Chiesa via sia una grande confusione", svoltosi nell'aprile scorso con un intervento dello stesso Burke e durante il quale il porporato americano, considerato il capofila degli oppositori di Bergoglio, aveva reiterato anche la proposta di una "correctio filialis" al Papa. Correctio che Burke ha menzionato anche oggi, affermando che la sua validità è ancora attuale.

carlo maria vigano con mccarrick nel 2012

 

Su questa procedura, che in sostanza comporta una specie di "impeachment" del Papa costringendolo a una pubblica correzione del magistero, Burke non si è voluto tuttavia soffermare limitandosi a dire che "è complicata" ma ha battuto forte sul tasto dei "dubia". "Il cardinale Caffarra - ha fatto sapere - ha personalmente gestito la consegna dei 'dubia' al Papa, per cui siamo certi che lui li ha ricevuti. Abbiamo anche saputo da una autorevole fonte che lui non ci avrebbe risposto. Ma ai dubia non si può non rispondere, sono uno strumento del diritto canonico". "Mi aspetto una risposta semplice - ha aggiunto - sì o no. Basta, non è complicato.

 

raymond burke

 Con i cardinali Caffarra, Meisner (anche lui deceduto, ndr) e Brandmuller abbiamo condiviso questa profonda tristezza" per la mancata risposta, "io spero ogni giorno, prego ogni giorno che possa arrivare una risposta chiara". Burke ha ricordato con parole di elogio la figura di Caffarra spiegando che "non era un nemico del Papa" e ricordando la sua preoccupazione per la svolta aperturista durante i due sinodi sulla Famiglia.

cardinal raymond burke

 

Rispondendo a una domanda, Burke ha anche adombrato la possibilità che il silenzio del Papa sui "dubia" abbia influito sul peggioramento delle condizioni di salute di Caffarra: "Lui era malato, non c'è dubbio, ma c'era un profondo dolore che lui portava e io anche sono convinto che alla fine era troppo, non poteva più sopportare questo grande dolore". Solo un accenno poi, sollecitato dalle domande, al caso del dossier Viganò: "Sono rimasto molto scosso dal testo, l'ho letto quando qualcuno mi ha portato una copia della Verità, è lì la prima volta che l'ho visto".

 

Burke si è anche lamentato del fatto che oggi quando si parla della condizione dell'omosessualità secondo la dottrina cattolica si è facilmente tacciati di "omofobia" e ha respinto l'osservazione di chi ha sostenuto che la Chiesa non possa parlare di morale sessuale considerati gli scandali sessuali e a sfondo pedofilo che la riguardano: "Questa obiezione mi è già stata fatta quando ero arcivescovo negli stati Uniti nel 2002 nel pieno della crisi degli abusi sui minori e già allora risposi che non posso fare a meno di testimoniare la verità della Chiesa e non possiamo usare la scusa degli scandali per smettere con la nostra testimonianza".

IL CARDINALE CARLO CAFFARRA

 

 

  1. CIVILTÀ CATTOLICA, ESTREMO BISOGNO DI CONVERSIONE PASTORALE

 (ANSA) - Alla vigilia del Sinodo sui giovani, La Civiltà Cattolica offre un contributo per entrare "nella riflessione sinodale, oggi quanto mai necessaria. Il confronto dei pastori - non su dinamiche interne e conflittualità ecclesiastiche, ma sulla missione - ribadisce la necessaria conversione pastorale della quale oggi c'è estremo bisogno", sottolinea la rivista dei Gesuiti.

 

Nei giorni scorsi l'arcivescovo di Filadelfia Charles Chaput aveva detto di avere scritto al Papa per chiedere di annullare il Sinodo sui giovani perché "in questo momento i vescovi non avrebbero assolutamente credibilità nell'affrontare questo argomento". La Civiltà Cattolica sottolinea invece l'importanza di questo momento di confronto tra i vescovi del mondo e dedica la quarta uscita della collana monografica digitale "Accènti" proprio ai "Giovani". "I due temi: giovani e discernimento, per Francesco, sono sempre uniti, l'uno illumina l'altro. Occorre ben comprenderlo per entrare in maniera corretta e decisa nel clima sinodale", sottolinea la rivista dei Gesuiti.

papa francesco charles chaput

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - LE RESURREZIONI DI “LAZZARO” SANGIULIANO NON SI CONTANO PIÙ: “BOCCIATO” DA MINISTRO, RIACCIUFFATO IN RAI E SPEDITO A PARIGI, ORA SBUCA COME CAPOLISTA ALLE REGIONALI CAMPANE - ESSÌ: DIVERSAMENTE DAGLI IRRICONOSCENTI SINISTRATI, A DESTRA LA FEDELTÀ NON HA SCADENZA E GLI AMICI NON SI DIMENTICANO MAI - DURANTE I TRE ANNI A PALAZZO CHIGI, IL “GOVERNO DEL MERITO COME ASCENSORE SOCIALE” (COPY MELONI) HA PIAZZATO UNA MAREA DI EX DEPUTATI, DIRIGENTI LOCALI, TROMBATI E RICICLATI NEI CDA DELLE AZIENDE CONTROLLATE DALLO STATO - COME POTEVA LA STATISTA DELLA GARBATELLA DIMENTICARE SANGIULIANO, IMMARCESCIBILE DIRETTORE DEL TG2 AL SERVIZIO DELLA FIAMMA? IL FUTURO “GENNY DELON” ‘’ERA SALITO TALMENTE TANTO NELLE GRAZIE DELLA FUTURA PREMIER DA ESSERE CHIAMATO A SCRIVERE PARTE DEL PROGRAMMA DEI MELONIANI, INVITATO A CONVENTION DI PARTITO E, ALLA FINE, RICOMPENSATO ADDIRITTURA CON UN POSTO DI GOVERNO’’ - E’ COSÌ A DESTRA: NESSUNA PIETÀ PER CHI TRADISCE, MASSIMO PRONTO SOCCORSO PER CHI FINISCE NEL CONO D’OMBRA DEL POTERE PERDUTO, DOVE I TELEFONINI TACCIONO E GLI INVITI SCOMPAIONO… - VIDEO

giorgia meloni sigfrido ranucci elly schlein bomba

DAGOREPORT – DOBBIAMO RICONOSCERLO: GIORGIA MELONI HA GESTITO IN MANIERA ABILISSIMA IL CASO DELL'ATTENTATO A RANUCCI, METTENDO ANCORA UNA VOLTA IN RISALTO L'INETTITUDINE POLITICA DI ELLY SCHLEIN - GETTARE INDIRETTAMENTE LA RESPONSABILITA' DELL'ATTO TERRORISTICO ALLA DESTRA DI GOVERNO, COME HA FATTO LA SEGRETARIA DEL PD, È STATA UNA CAZZATA DA KAMIKAZE, ESSENDO ORMAI LAMPANTE CHE LE BOMBE SONO RICONDUCIBILI AL SOTTOMONDO ROMANO DEL NARCOTRAFFICO ALBANESE, OGGETTO DI UN'INCHIESTA DI "REPORT" - E QUELLA VOLPONA DELLA PREMIER HA RIBALTATO AL VOLO LA FRITTATA A SUO VANTAGGIO: HA CHIAMATO RANUCCI PER MANIFESTARGLI SOLIDARIETÀ E, ANCORA PIÙ IMPORTANTE, HA INVIATO TRE AUTOREVOLI ESPONENTI DI FRATELLI D’ITALIA (TRA CUI, BIGNAMI E DONZELLI) ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DAL M5S PER RANUCCI E LA LIBERTÀ DI STAMPA - DOPO L’ATTENTATO, NESSUNO PARLA PIÙ DI UN POSSIBILE PASSAGGIO DI "REPORT" A LA7: SIGFRIDO, ORA, È INTOCCABILE… - VIDEO

giorgia meloni antonio tajani maurizio casasco marina pier silvio berlusconi salvini

DAGOREPORT - TAJANI, UNA NE PENSA, CENTO NE SBAGLIA. IL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA CI HA MESSO 24 ORE AD ACCORGERSI CHE GIORGIA MELONI HA STRACCIATO UNO DEI SUOI CAVALLI DI BATTAGLIA IN EUROPA: IL SUPERAMENTO DEL DIRITTO DI VETO. IL MINISTRO DEGLI ESTERI È RIUSCITO A PARTORIRE SOLO UNA DICHIARAZIONE AL SEMOLINO (“HA DETTO LA SUA OPINIONE, IO PENSO INVECE CHE SI DEBBA FARE QUALCHE PASSO IN AVANTI”), MENTRE È STATO ZITTO DI FRONTE ALLE INVETTIVE ANTI-RIARMO E CONTRO L’UE DEI PARLAMENTARI LEGHISTI. IL POVERINO È ANCORA STORDITO DALLA PROMESSA, SCRITTA SULLA SABBIA, CON CUI L'HA INTORTATO LA DUCETTA: SE FAI IL BRAVO, NEL 2029 TI ISSIAMO AL QUIRINALE AL POSTO DI MATTARELLA (E CI CREDE DAVVERO) – IN TUTTO QUESTO BAILAMME, TAJANI PROVA A METTERE LE MANI SULLA CONSOB CON UNA MOSSA DA ELEFANTE IN CRISTALLERIA: NOMINARE IL DEPUTATO AZZURRO MAURIZIO CASASCO. MA SI È DIMENTICATO DI COORDINARSI CON LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON L’HA PRESA BENE…

donald trump vladimir putin benjamin netanyahu volodymyr zelensky

DAGOREPORT – TRUMP HA FINALMENTE CAPITO CHE NON POTEVA PERMETTERSI, COME È SUCCESSO A FERRAGOSTO IN ALASKA, DI FARSI PRENDERE DI NUOVO PER CULO IN MONDOVISIONE DA PUTIN - L’INCONTRO DI BUDAPEST NON POTEVA ASSOLUTAMENTE FINIRE CON UN NUOVO FALLIMENTO, MA DI FRONTE AL NIET DI MOSCA A OGNI COMPROMESSO, HA DOVUTO RINUNCIARE – ORA CI SONO DUE STRATEGIE: O RIEMPIE KIEV DI TOMAHAWK, MISSILI IN GRADO DI COLPIRE IN PROFONDITÀ LA RUSSIA, OPPURE SCEGLIE LA STRADA MORBIDA CHE VERRÀ LANCIATA DOMANI DAL CONSIGLIO EUROPEO (L’INVIO A KIEV DI 25 BATTERIE DI MISSILI PATRIOT) – L’INNER CIRCLE “MAGA” LO PRESSA: “L’UCRAINA? LASCIA CHE SE NE OCCUPI L’UE” –  IN USA MONTA L’ONDATA DI SDEGNO PER LA SALA DA BALLO ALLA CASA BIANCA - LA STRIGLIATA A NETANYAHU DEL TRIO VANCE-WITKOFF-KUSHNER… - VIDEO

niaf francesco rocca daniela santanche arianna meloni claudia conte zampolli peronaci

DAGOREPORT: METTI UNA SERA A CENA…I FRATELLI D’AMERICA! -SEMBRAVA DI ESSERE IN UN FILM DEI VANZINA AL GRAN GALA DEL NIAF, 2180 INVITATI, 218 TAVOLI DA 150MILA DOLLARI OGNUNO, OCCUPATI DAI BOSS DELLE PARTECIPATE DI "PA-FAZZO CHIGI" (DONNARUMMA, CATTANEO, FOLGIERO, ETC.), JOHN ELKANN CHE HA TRASFORMATO IL GIARDINO DELL'AMBASCIATA IN UN AUTOSALONE (TRA MASERATI E FERRARI, TRONEGGIAVA UN TRATTORE!), FINANZIERI VARI E DE LAURENTIIS, IL GOVERNATORE ROCCA E SANTANCHÉ - CAUSA SHUTDOWN DEL GOVERNO USA, NON C'ERA ALCUN TIRAPIEDI DI TRUMP: DELUSI COLORO CHE SOGNAVANO, ATTRAVERSANDO L'ATLANTICO, DI BANCHETTARE CON SUA MAESTÀ "THE DONALD" E LA SUA "RAGAZZA PONPON" GIORGIA MELONI - QUELLI DEL NIAF HANNO "COPERTO" IL BUCO DELLE AUGUSTE PRESENZE INVITANDO ARIANNA MELONI, UNICO SEGRETARIO POLITICO PRESENTE, CHE HA COSÌ RICEVUTO IL SUO BATTESIMO NELL'AGONE INTERNAZIONALE - NON POTEVA MANCARE L’ONNIPRESENTE CLAUDIA CONTE CHE SI È FATTA RITRARRE INSIEME ALL’AMBASCIATORE PERONACI, GIA’ CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI PIANTEDOSI, E A QUEL MARPIONE DI PAOLO ZAMPOLLI, INVIATO SPECIALE DI TRUMP - LA PASTA SCOTTA E L’ESIBIZIONE DEL PREZZEMOLONE BOCELLI - VIDEO

matteo salvini alberto stefani luca zaia

DAGOREPORT - LUCA ZAIA MINACCIAVA DI DIVENTARE UN SERIO “PROBLEMA” PER MATTEO SALVINI E FORSE LO SARÀ: NON POTENDO IL “DOGE”, PER ORDINE DI SALVINI IN COMBUTTA CON MELONI, GUIDARE UNA LISTA A SUO NOME, UNA VOLTA SBATTUTO A CAPOLISTA IL SUO ENTUSIASMO POTREBBE SCEMARE E LA LEGA IN VENETO CORRE IL RISCHIO DI UN SORPASSO DI FRATELLI D'ITALIA - EVENTUALITA' CHE METTEREBBE DI NUOVO IN DISCUSSIONE LA LEADERSHIP DEL "CAPITONE" - I RAS LOCALI HANNO CRITICATO PER ANNI SALVINI, SENZA MAI AVERE IL CORAGGIO DI SFIDUCIARLO. QUESTA VOLTA, TRA UN VANNACCI CHE SI PRENDE I PIENI POTERI NEL PARTITO E I MALUMORI PER LA "CESSIONE" DELLA LOMBARDIA A FDI, UN FLOP IN VENETO POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO - SE SALVINI NON RIDE IN VENETO, ELLY SCHLEIN POTREBBE PIANGERE IN CAMPANIA: IL GRILLONZO ROBERTO FICO NON ENTUSIASMA E FA INCAZZARE DE LUCA CON LE SUE LEZIONCINE ETICHE SUI CANDIDATI. TANT'E' CHE TRA I FEDELISSIMI DI DON VICIENZO È PARTITO IL FUGGI FUGGI VERSO LE SIRENE DELLA DESTRA DI POTERE...