1. PERCHÉ TIRA ARIA DI PRE-CONCLAVE NELLE SEGRETE E OSCURE STANZE VATICANE? 2. GLI ADDETTI AI LIVORI DI OLTRETEVERE SONO STRASICURI CHE BERGOGLIO PRESTO PASSERA’ LA MANO, DIMISSIONANDOSI COME HA FATTO RATZINGER. E IN TANTI SONO PRONTI A SCOMMETTERE PORPORE E DENARI CHE IL PROSSIMO PAPA SARÀ ANGELO SCOLA 3. IL PONTEFICE ARGENTINO PIACE ALLE FOLLE MA NON RIESCE A CONTROLLARE LA CURIA: ALL’ULTIMO SINODO NON L’HANNO SEGUITO NEANCHE I CAPI DICASTERO A LUI FEDELI E POI I VESCOVI LI “CONTROLLA” IL CARDINALE MARC OUELLET, FEDELISSIMO DI ANGELO SCOLA 4. NEI CORRIDOI DEI PALAZZI TUTTI HANNO IMPARATO L’ANTIFONA: O SEI AMICO DEL PAPA O DEVI VENIRE A PATTI CON QUALCHE CORDATA CHE CONTA, NAVIGANDO TRA I DUE CHE OGGI PESANO TANTO IN VATICANO: IL BERTONIANO DI FERRO ANGELO BECCIU, IL SOSTITUTO ALLA SEGRETERIA DI STATO, E LEONARDO SAPIENZA, REGGENTE DELLA CASA PONTIFICIA NOMINATO DA RATZINGER 5. LA FEBBRE DELLE DIMISSIONI PARE ABBIA CONTAGIATO ANCHE MATTHEW FESTING, 70° GRAN MAESTRO DEL SOVRANO ORDINE MILITARE DI MALTA: STA PER MOLLARE L’OSSO

Condividi questo articolo


DAGOREPORT

Papa Bergoglio Papa Bergoglio

Altro che tramontana. Oltretevere tira già aria di preconclave. Date retta agli scafati interpreti che nei sacri palazzi, per giorni e giorni,  si sono applicati a decrittare – parola per parola, sillaba per sillaba - l’intervista al Corsera del cardinale Camillo Ruini.

 

Rileggetevela, orsù. Proprio là, dove “Eminence” negava che i cardinali più tradizionalisti si siano recati alla corte di Ratzinger per pietire indicazioni utili a sabotare il sinodo di Francesco, Ruini ha confessato che qualcuno da Benedetto XVI ci è andato davvero: proprio lui. A settembre. Giusto prima del sinodo.

 

RATZINGER RATZINGER

Disattenzione di vegliardo? O prosopopea di chi è sempre alla regia di tutto, e ci tiene gagliardamente a farlo sapere al mondo? Mettetela come vi pare: avrà pure 83 anni suonati, ma il suo operato dietro le quinte è sempre il più intelligente (e il più pericoloso). Ormai tutti sanno che Bergoglio presto o tardi rinuncerà al soglio.

 

CAMILLO RUINI SUPERSTAR CAMILLO RUINI SUPERSTAR

E in Vaticano c’è già chi punta sul bis in idem: come Francesco è stato bocciato nel 2005, ed eletto papa nel 2013, forse anche colui che è stato bocciato nel 2013 ha qualche speranza di diventare papa tra non molto. E parliamo del candidato che attualmente è considerato da Ruini il male minore, Angelo Scola, ex patriarca di Venezia, oggi arcivescovo di Milano. Sissignori.

 

MONSIGNOR BECCIU MONSIGNOR BECCIU

Proprio quello Scola che il 12 settembre ha aperto la campagna elettorale presentando a Milano il libro di Massimo Franco su papa Francesco. E che con aria angelica, ogni volta che transita dalle parti di San Pietro, assicura a tutti di non sapere nulla dei pasticci veneziani del Mose. Vade retro! 

E allora andiamoci pure, nelle retrovie.

Dove la situazione è la seguente.

 

Bergoglio piacerà pure alle folle, ragazzi, ma perde sempre più colpi nella gestione della curia. Ruini o non Ruini, lo si è visto bene all’ultimo sinodo: il papa non l’hanno seguito nemmeno i suoi più fedeli capi dicastero, in primis il cardinale australiano George Pell, quello che “i preti pedofili” sono come “i camionisti che molestano le autostoppiste”.

Cardinale Marc Ouellet Cardinale Marc Ouellet

 

Quanto poi alla fabbrica dei vescovi: chi la tiene in pugno? Non certo Francesco, suvvia, ma il cardinale Marc Ouellet. Un fedelissimo dell’aspirante papa di cui sopra, cioè di Scola, con la sua corte di ciellini che finalmente vantano a Milano, grazie a lui, il loro primo vescovo, un ausiliare, nella persona del cappuccino Paolo Martinelli. 

 

Sembra di tornare agli ultimi tempi del regno di Ratzinger.

SINODO DEI VESCOVI SINODO DEI VESCOVI

Ormai nemmeno le cariche più esigue, nemmeno le pedine più piccole dello scacchiere vaticano vengono giocate senza secondi, e terzi, e quarti fini. Tanto che nei corridoi dei palazzi ormai tutti hanno imparato l’antifona: o sei amico personale del papa, oppure devi venire a patti con qualche cordata che conta, navigando accorto tra Scilla e Cariddi.

 

Ossia tra Angelo Becciu, il sostituto alla segreteria di Stato, un bertoniano tuttora di ferro, e Leonardo Sapienza, il reggente della casa pontificia nominato nel 2012 da Benedetto XVI. Sono loro, oggi, che nel Vaticano di Francesco decidono tutto di tutto. Ma proprio tutto. E tuttissimo.

 

Scordatevi un posto in prima fila alle udienze, o un incontro con Bergoglio a Santa Marta, se prima non avete incassato l’approvazione dell’uno o dell’altro. Tu l’ha’ capito, Matteuccio? La tua visita ufficiale in Vaticano, a incontrare finalmente papa Francesco  – è tardi, è tardi, ma comunque: meglio tardi che mai – l’hai organizzata davvero per benino?

ANGELO SCOLA E ALDO CAZZULLO ANGELO SCOLA E ALDO CAZZULLO

 

POST SCRIPTUM

A proposito di dimissioni. Prima Benedetto XVI. Poi le voci sulla rinuncia prossima di papa Francesco. Adesso lo spiffero: Matthew Festing, 70° gran maestro dello Smom, il sovrano ordine militare di Malta, sta per mollare l’osso. Dicono. Non è che a Oltretevere dimettersi sta diventando una moda? 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO" SI FACEVA SESSO SENZA REMORE, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA I GENERI SESSUALI: ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA IN UNO SPETTACOLO AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLA: “AO' SPEGNETELE!”. E IO: “MA SEI MATTO, C'È PINA BAUSCH...”. E LEI: “MA IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

DAGOFILOSOFIA: ‘’IL PENSIERO DEBOLE” SPIEGATO AL POPOLO - ADDIO SCUDO CROCIATO, IN SOFFITTA FALCE E MARTELLO, BENVENUTI NEGLI ANNI OTTANTA. SI È CHIUSO IL CICLO DELLA POLITICIZZAZIONE. A CHE SERVE, ARMATI DI SACRA IDEOLOGIA, SCAVARE ALLA RICERCA DELLA “VERITÀ” QUANDO POI, UNA VOLTA RISALITI IN SUPERFICIE, QUELLA “VERITÀ” NON CI SERVE A UN CAZZO, VISTO LA VELOCITÀ DEI CAMBIAMENTI NELLA SOCIETÀ? LA REALTÀ VA FRONTEGGIATA CON “DEBOLEZZA”, A MO’ DI UN SURFISTA CHE SA BENE CHE AFFRONTANDO L’ONDA FINIRÀ A GAMBE ALL’ARIA, MEGLIO CAVALCARLA E ARRIVARE ALLA RIVA…

DAGOREPORT! GIORGIA IN AMBASCE: E ADESSO, CHE SI FA CON LA PITONESSA? SCARTATO IL RIMPASTO DI GOVERNO, CON SALVINI E TAJANI CHE NON VEDONO L’ORA DI REGOLARE I CONTI, PER LA DUCETTA LA VIA PIÙ SEMPLICE È SOSTITUIRE L’ESUBERANTE MINISTRA. SE NON RASSEGNA LE DIMISSIONI, GIÀ È PRONTA UNA MOZIONE PARLAMENTARE DI SFIDUCIA DA PARTE DI PD E M5S - CONVINCERE LA “CRUDELIA DE MONA” A FARSI DA PARTE NON SARÀ UN’IMPRESA SEMPLICE: GODE DELLA PROTETTIVA AMICIZIA DELLA SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA E LEI SA BENISSIMO CHE, IN CASO DI DIMISSIONI, LA SUA VITA POLITICA VERRÀ INGHIOTTITA IN UN CONO D’OMBRA PER SCOMPARIRE TRA GLI OMBRELLONI-CHIC DEL TWIGA A FARE LA BAGNINA - L’IRA DELLA DANIELONA CI STA TUTTA. MA NON È IL CASO DI BUTTARLA SUL COMPLOTTISMO: IN POLITICA L’ARROGANZA NON PAGA MAI, PRIMA O POI LA RUOTA GIRA E QUEL FASCICOLO CHE STAVA ABBANDONATO IN UN CASSETTO DELLA PROCURA, MAGARI PERCHÉ NON SI TROVAVA MAI IL TEMPO DI SEGUIRLO, DI COLPO RICOMPARE BELLO E SPOLVERATO SULLA SCRIVANIA DEI PM…