torre botanica torrebotanica

PORCA BOTANICA CHE TORRE! - A MILANO ARRIVA IL NUOVO BOSCO VERTICALE, SEMPRE BY BOERI: SARÀ UN RESTYLING DEL "PIRELLINO", CON 25 PIANI, UN CENTIANIO DI APPARTAMENTI IN VENDITA (PER I POCHI CHE POTRANNO PERMETTERSELI), 420 ALBERI E 13 MILA ARBUSTI, OLTRE A UN PONTE-SERRA SOPRA MELCHIORRE GIOIA - COSTO: 300 MILIONI, SI PUNTA A REALIZZARE IL PROGETTO ENTRO IL 2026. MA COMUNE E REGIONE GIÀ LITIGANO SUI BONUS VOLUMETRICI...

Andrea Senesi per il “Corriere della Sera

 

torre botanica

Centodieci metri d'altezza, 25 piani, un centinaio di appartamenti in vendita, 420 alberi, 13 mila arbusti: la Torre Botanica sarà la versione riveduta e aggiornata del Bosco Verticale, il grattacielo simbolo della rinascita di Milano nel decennio scorso.

 

stefano boeri

Identici i protagonisti: la Coima Sgr di Manfredi Catella e l'archistar Stefano Boeri, per l'occasione in tandem con l'americana Elizabeth Diller, celebre per aver firmato la riqualificazione dell'High Line di New York. E identica l'ambizione: «Trainare dopo un momento difficile la ripresa di Milano e quindi del Paese».

 

il vecchio pirellino

Il super-progetto parte dal restyling del Pirellino, l'ex grattacielo comunale acquistato nel 2019 da Coima dopo un'asta pubblica da 193 milioni di euro, che sarà bonificato dall'amianto e «adeguato ai più alti standard di qualità», insieme col ponte che attraversa via Melchiorre Gioia: svuotato e «alleggerito», diventerà un nuovo «hub» a servizio della città per eventi, mostre ed esposizioni, all'interno di una serra della biodiversità.

 

torre botanica

Il ponte trasformato in serra continuerà a sovrastare lo stradone di Melchiorre Gioia nel frattempo ridotto a quattro corsie per far posto a percorsi ciclabili. Dall'altra parte, a fianco della Biblioteca degli Alberi, crescerà il nuovo grattacielo residenziale, con 1.700 metri quadrati di vegetazione distribuita in modo tale che le fioriture cambino i colori dell'edificio al variare delle stagioni.

 

ponte serra su melchiorre gioia

Il costo del progetto complessivo sfiora i 300 milioni di euro (compresi i 193 già investiti nell'acquisto del palazzo), mentre per la realizzazione si guarda al 2026 e all'appuntamento di Milano con le Olimpiadi invernali.

 

il rendering della torre botanica a milano

Il progetto, firmato Diller Scofidio + Renfro (DS+R) e Stefano Boeri Architetti, ha vinto un concorso internazionale a cui hanno preso parte in totale 359 studi di architettura in rappresentanza di 15 Paesi.

 

«Si tratta di un nuovo paradigma di rigenerazione urbana che interpreta l'agenda del post-Covid», racconta Catella: «Siamo convinti che Milano possa uscire dalla crisi più forte di prima, col compito, oggi più che mai, di portare l'esperienza di questo ventennio di crescita della nostra città nel resto d'Italia per rigenerarla».

 

Archistar, grattacieli, alberi e appartamenti di lusso. Ma anche politica e liti istituzionali. Comune contro Regione, ancora una volta. Perché il Pirellino è finito nell'elenco degli immobili cittadini che beneficeranno del bonus volumetrico del 25 per cento previsto dalla recente legge regionale sul recupero urbanistico.

 

il progetto per la riqualificazione del pirellino

In pratica: i proprietari di un palazzo abbandonato da oltre cinque anni possono ottenere un incremento di un quarto degli indici di edificabilità per il recupero dello stabile. Una legge che ha scatenato polemiche durissime col Comune che ora vuole portare la legge del Pirellone addirittura davanti alla Corte Costituzionale. «Vogliamo rivolgerci alla Consulta, perché quella legge fa male al nostro territorio», ha annunciato qualche giorno fa l'assessore di Palazzo Marino Pierfrancesco Maran.

 

pierfrancesco maran

A fine dicembre la giunta aveva comunque dovuto recepire, suo malgrado, la delibera che accoglieva le richieste dei proprietari, «compilando» la lista dei 37 palazzi destinatari del premio. Ma la delibera non sembra destinata ad arrivare a breve all'approvazione del Consiglio comunale.

 

La scadenza è in aprile e la sensazione è che si proverà a prendere tempo. Catella ieri ha però lanciato alla politica un messaggio chiarissimo: senza i bonus volumetrici dal progetto salterà il restyling del «braccio» che collega i due palazzi, il Ponte Serra su via Gioia, lo spazio che si candida a essere tra i più glamour della città.

Ultimi Dagoreport

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…