bertolaso e borrelli big

QUALCUNO CHIEDERÀ SCUSA? DOPO 8 ANNI LA SOLITA GIUSTIZIA AL RALLENTATORE HA ASSOLTO GLI EX VERTICI DELLA PROTEZIONE CIVILE BERTOLASO E BORRELLI PER IL G8 DEL 2009: SECONDO LA CORTE DEI CONTI, LO SPOSTAMENTO DEL VERTICE DALLA MADDALENA ALL'AQUILA, COLPITA DAL TERREMOTO, "NON PROVOCÒ DANNI ERARIALI ALLO STATO" - BERTOLASO: "QUESTA STORIA NON DOVEVA NEMMENO INIZIARE. RISARCITO PER LA GOGNA MEDIATICA CON 7 MILA EURO..."

Stefano Dascoli per “Il Messaggero

 

 

guido bertolaso e angelo borrelli

Ci sono voluti più di otto anni per stabilire che lo spostamento del G8, il vertice dei Grandi capi di Stato e governo, dalla Maddalena all'Aquila, deciso dopo il terremoto che nel 2009 ha colpito l'Abruzzo, non ha causato danni alle finanze dello Stato.

 

E che, per questa ragione, non ci sono responsabilità dell'allora capo della Protezione civile, Guido Bertolaso e del suo fidato collaboratore Angelo Borrelli (capo del Dipartimento fino a qualche settimana fa, prima dell'avvento di Fabrizio Curcio), fautori dell'operazione.

 

bertolaso e borrelli

Lo ha stabilito la sezione giurisdizionale del Lazio della Corte dei Conti lo scorso 31 marzo, proprio a ridosso del dodicesimo anniversario del terremoto del 2009 che si è celebrato il 6 aprile.

 

«Anche questa vicenda giudiziaria - commenta Guido Bertolaso -, come le altre che mi hanno riguardato e che si sono concluse nello stesso identico modo, non doveva neppure iniziare. Non solo non vi è stato alcun danno all'Erario, ma è emerso in tutta evidenza come avessi voluto tutelare il bene comune e sia stato legittimo e conforme agli interessi dello Stato al punto tale che la Corte ha voluto riconoscermi un indennizzo economico per gli otto anni di gogna mediatica».

 

SPESE

silvio berlusconi e guido bertolaso

La Corte, presieduta da Antonio Ciaramella, ha infatti liquidato 7 mila euro a testa per le spese di difesa. «Fa sorridere, ma di certo è simbolico» dice ancora Bertolaso. Un procedimento monstre, questo, incastonato nella più ampia indagine contabile sui Grandi eventi gestiti dalla Protezione civile che ha marciato in parallelo con quella penale da cui Bertolaso è stato assolto perché il fatto non sussiste a fronte delle condanne, in primo grado, a 6 anni e 6 mesi di carcere per l'ex presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici Angelo Balducci e per l'imprenditore Diego Anemone.

 

bertolaso con obama e berlusconi

Una giustizia lumaca, anche quella contabile, che si è determinata a 8 anni di distanza dalla citazione della Procura regionale della Corte dei Conti, per fatti risalenti a 12 anni fa e peraltro a fronte di un lodo arbitrale sottoscritto nel 2014 che aveva chiuso il contenzioso, ma che era stato (anche quello) puntualmente impugnato. In mezzo una ridda di veleni, accuse e battaglie giudiziarie e mediatiche, in una coda che è sembrata infinita.

 

MITA RESORT

La vicenda ruota attorno alla concessione alla società Mita Resort Srl del complesso di aree demaniali sull'isola della Maddalena, in Sardegna, compreso lo specchio d'acqua ad esse prospiciente, dove nel 2009 si sarebbe dovuto tenere il vertice del G8, classificato come Grande evento.

 

berlusconi e bertolaso

All'origine del caso un affidamento trentennale per gestire ricettività alberghiera, porto turistico, ex Arsenale ed ex ospedale militare. La Mita, unica società ad aver risposto al bando di gara, avrebbe dovuto sborsare 41 milioni come una tantum e pagare un canone di 60 mila euro annui. Il 6 aprile 2009 lo scenario cambia. Alle 3.32 un terremoto devasta L'Aquila e i borghi limitrofi.

 

GUIDO BERTOLASO

Il 23 di quel mese il Consiglio dei ministri, presieduto dall'allora premier Berlusconi, decide di spostare il G8 nelle aree colpite dal sisma. Per farne una vetrina dei maxi interventi dell'emergenza, certo, ma anche per tentare di coagulare la solidarietà del mondo intero sulla ricostruzione. E la Maddalena? Con Mita si rinegoziano i rapporti: 40 anni di concessione a fronte di 31 milioni di una tantum e non più 41.

 

guido bertolaso rientra in italia

È qui che la Corte dei Conti si insinua, ipotizzando due danni erariali: il primo derivante dal ribasso, il secondo in capo al solo Bertolaso dalla mancata redditività degli investimenti effettuati nell'aggiudicazione del complesso dell'ex Arsenale, quantificandola in più di 16 milioni di euro. Accuse cadute: con la transazione la Mita ha avuto 21 milioni per le spese sostenute e la Regione Sardegna è tornata in possesso del compendio.

ANGELO BORRELLI ROBERTO SPERANZA GIUSEPPE CONTEAngelo Borrelli ANGELO BORRELLI

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...