SUL QUARTIERE A LUCI ROSSE, SOTTO-MARINO PRENDE BOTTE DA TUTTI – DUE DEPUTATE DEL PD GLI RICORDANO LA TRATTA DELLE DONNE, IL PREFETTO GLI FA NOTARE CHE FAVORIRE LA PROSTITUZIONE È REATO E L’”OSSERVATORE ROMANO” SI DICE INDIGNATO

Giovanna Vitale per “la Repubblica

andrea santoro e ignazio marinoandrea santoro e ignazio marino

 

Caro sindaco, così non va. «La proposta di creare aree dedicate alla prostituzione è da respingere con fermezza», scrivono in una lettera aperta a Ignazio Marino due deputate del Pd assai vicine a Matteo Renzi. Avamposto agguerrito di un fronte ben più ampio, destinato a fare proseliti: in Parlamento e fuori.

 

Obiettivo: convincere tutti gli eletti dem a Roma — convocati domani al Nazareno dal commissario Matteo Orfini per definire la posizione ufficiale del partito — a dire no al quartiere a luci rosse che il presidente del IX municipio Andrea Santoro intende istituire all’Eur con la benedizione del Campidoglio. Già bocciato da diversi consiglieri di maggioranza.

PROSTITUZIONE A ROMA PROSTITUZIONE A ROMA

 

«L’aspetto che non si può in alcun modo ignorare è il legame stretto tra la prostituzione e il traffico di esseri umani», mettono nero su bianco la renziana Lorenza Bonaccorsi, membro della segretaria nazionale, e la “turca” Fabrizia Giuliani, fra le fondatrici del movimento Se non ora quando? . «L’80% di questo traffico è composto da donne, di cui il 70% è destinato allo sfruttamento sessuale e ridotto in schiavitù. Le organizzazioni internazionali hanno parlato di una nuova forma di schiavitù, data la privazione di qualunque libertà delle persone “trafficate” e soprattutto gli enormi guadagni che questo traffico assicura ». E siccome «non si può ignorare la lunga scia di violenza e costrizione che la tratta lascia dietro di sé», ben si comprende «come la proposta delle aree dedicate sia da respingere con fermezza.

lorenza bonaccorsilorenza bonaccorsi

 

Spostare la prostituzione in alcune aree, ragionando in una logica di tolleranza alterna non risolve davvero il problema». Anche perché «una legge c’è, è la legge Merlin, non possiamo interpretarla come più ci piace, possiamo però lavorare per avere norme più efficaci », avvertono le due democratiche. «Roma può e deve essere un laboratorio», concludono: «Lavoriamo insieme in Parlamento, con l’amministrazione capitolina e con i presidenti dei municipi per trovare soluzioni per i cittadini». Un appello al buon senso, prima che alla collaborazione istituzionale.

UNA PROSTITUTA EXTRACOMUNITARIA A ROMA UNA PROSTITUTA EXTRACOMUNITARIA A ROMA

 

L’ennesima sportellata in faccia al sindaco, adesso tentato di fare marcia indietro, seppure ancora convinto di aver fatto bene «a gettare il sasso nello stagno »: «Ora il Parlamento dovrà farsi carico del problema», ragiona Marino con i suoi. Il prefetto Giuseppe Pecoraro glielo ha ripetuto di nuovo ieri, nel faccia a faccia che ha preceduto il consiglio straordinario sulla sicurezza: «Le red zone non si possono fare perché in Italia il favoreggiamento della prostituzione è reato. E scatterebbe nel momento in cui andrai a indicare una o più aree dove concentrare le ragazze».

 

prostituzione roma 10prostituzione roma 10

Esattamente l’accusa formulata da Forza Italia, pronta a presentare un esposto in Procura quando, ad aprile, partirà la sperimentazione. Ma il minisindaco Santoro insiste: «Siamo stati eletti per fare le cose, non per dirle. Il più grande regalo che possiamo fare al racket di Mafia Capitale che gestisce le schiave del sesso sul territorio è lasciare tutto così com’è».

 

E però il mondo cattolico resta in subbuglio. Dopo i vescovi e il vicariato, è stato l’ Osservatore Romano a dirsi «indignato» e «sconvolto» per una decisione «che è espressione dell’incapacità di guardare in faccia il fenomeno nella sua complessità e drammaticità, di prendere misure adeguate per contrastare il traffico, di operare, anche e soprattutto a livello culturale, contro la mercificazione delle donne».

prostituzione roma 11prostituzione roma 11

 

Un’editoriale firmato da suor Eugenia Bonetti, missionaria presidente dell’associazione Slaves no More ( Basta schiavi), in cui si ricorda — messaggio neanche troppo implicito — che l’8 febbraio è stata celebrata la prima giornata mondiale di preghiera contro la tratta di esseri umani e le forme di schiavitù e sfruttamento, «fortemente sostenuta dal Papa». Anche di questo parlerà oggi il sindaco Marino in giunta. E chissà che i colleghi assessori non lo convincano a cambiare idea.

giuseppe pecoraro (2)giuseppe pecoraro (2)

 

Ultimi Dagoreport

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…

giorgia meloni giampaolo rossi antonino monteleone laura tecce antonio preziosi monica giandotti pierluigi diaco

PRIMA O POI, AFFONDE-RAI! - MENTRE IN CDA SI TRASTULLANO SUGLI ASCOLTI DECLINANTI DI “TG2 POST”, SI CHIUDONO GLI OCCHI SULLO STATO ALLA DERIVA DI RAI2 E DI RAI3 - UN DISASTRO CHE NON VIENE DAL CIELO. LA TRASFORMAZIONE DELLA PRODUZIONE DEI PROGRAMMI DALLE TRE RETI A DIECI DIREZIONI IN BASE AL "GENERE" (INTRATTENIMENTO, INFORMAZIONE, FICTION, ECC.), AVVIATA DA FUORTES NEL 2021 MA IMPLEMENTATA DALL’AD GIAMPAOLO ROSSI (CON LA NOMINA DELLA DIREZIONE DEL "COORDINAMENTO GENERI" AFFIDATA A STEFANO COLETTA), HA PORTATO ALLA PERDITA DI IDENTITÀ DI RAI2 E DI RAI3 MA ANCHE AL TRACOLLO DEGLI ASCOLTI (E DELLE PUBBLICITÀ) - LO SCIAGURATO SPACCHETTAMENTO HA PORTATO A UNA CENTRALIZZAZIONE DECISIONALE NELLE MANI DI ROSSI E A UN DOVIZIOSO AUMENTO DI POLTRONE E DI VICE-POLTRONE, CHE HA FATTO LA GIOIA DEI NUOVI ARRIVATI AL POTERE DI PALAZZO CHIGI - PURTROPPO IL SERVILISMO DI UNA RAI SOTTO IL TALLONE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI NON PAGA. LE TRASMISSIONI CHE DOPO UNA MANCIATA DI PUNTATE FINISCONO NEL CESTINO ORMAI NON SI CONTANO PIÙ. TANTO CHE I DUE CANALI SONO STATI RIBATTEZZATI ‘’RAI2%’’ E ‘’RAI3%’’...

fabio pinelli soldi csm

DAGOREPORT – ALTRO CHE SPENDING REVIEW AL CSM TARGATO FABIO PINELLI – IL VICEPRESIDENTE DI NOMINA LEGHISTA SEMBRA MOLTO MENO ATTENTO DEL PREDECESSORE NELLA GESTIONE DELLE SUE SPESE DI RAPPRESENTANZA – SE NEL 2022, QUANDO ERA IN CARICA DAVID ERMINI, ERANO STATE SBORSATI APPENA 4.182 EURO SU UN BUDGET TOTALE DI 30 MILA, CON L’ARRIVO DI PINELLI NEL 2023 LE SPESE DI RAPPRESENTANZA PER TRASFERTE E CONVIVI SONO LIEVITATE A 19.972 EURO. E NEL 2024 IL PLAFOND DISPONIBILE È STATO INNALZATO A 50 MILA EURO. E PER LEGGE IL VICEPRESIDENTE DEL CSM NON DEVE DETTAGLIARE LE PROPRIE NOTE SPESE DI RAPPRESENTANZA...