berlusconi draghi

"ABBIAMO 50 VOTI DI GRILLINI ED EX GRILLINI" - IN FORZA ITALIA GIOCANO CON IL PALLOTTOLIERE PER L'ELEZIONE DI BERLUSCONI AL QUIRINALE - MA CHI GARANTISCE CHE NON CI SIANO FRANCHI TIRATORI, NELLA LEGA O IN FORZA ITALIA, TRA I MOLTI CHE SANNO DI NON ESSERE PIÙ RIELETTI? PER EVITARE SCHERZI, BERLUSCONI HA CHIAMATO PERSONALMENTE I PARLAMENTARI - "LA STAMPA": "ATTRAVERSO DEGLI "AMBASCIATORI", DRAGHI HA FATTO SAPERE DI NON CONSIDERARE LA PROPRIA POSIZIONE (QUALUNQUE ESSA SIA) COME OSTILE AI DISEGNI DI BERLUSCONI"

Francesco Olivo per "la Stampa"

 

draghi berlusconi

La strategia di Silvio Berlusconi è quella di attendere. Le riserve sulla sua candidatura al Quirinale non si scioglieranno presto, forse nemmeno al primo giorno di votazioni verrà detta una parola ufficiale.

 

L'intenzione del Cavaliere è quella di restare coperto più a lungo possibile, addirittura fino alla quarta votazione se fosse necessario, con il quorum abbassato e le intenzioni dei parlamentari, a quel punto, meno oscure. Mentre gli altri si danno un gran da fare, Matteo Salvini organizza tavoli, smontati da Enrico Letta, Giorgia Meloni reclama un coordinamento maggiore, il Cavaliere sta ascoltando l'opinione di chi, come Gianni Letta, gli sta consigliando di non esporsi.

 

silvio berlusconi mario draghi

Altra ragione per preferire la strada della prudenza è la percezione che si respira ad Arcore di un certo indebolimento della candidatura di Mario Draghi. Il premier avrebbe fatto sapere, attraverso degli "ambasciatori" contattati in questi giorni, di non considerare la propria posizione (qualunque essa sia) come ostile ai disegni di Berlusconi. Un messaggio, non privo di qualche enigma, che ha fatto piacere al Cavaliere e lo ha rafforzato nella sua convinzione di evitare mosse pubbliche. Anche per questo, il vertice del centrodestra, reclamato a gran voce dalla Lega e soprattutto da Fratelli d'Italia, per il momento non ha una data.

 

L'idea è quella di attendere la riunione del Pd, prevista per il 13 gennaio, per poi agire di conseguenza. I contatti con l'ex presidente della Bce segnano una volontà reciproca di togliere enfasi a quello che già si sta delineando come un duello tra i due, lo scontro però non conviene a nessuno, «anche perché in qualunque scenario l'uno avrà bisogno dell'altro», ragiona un dirigente di Forza Italia.

DRAGHI BERLUSCONI

 

Tra gli azzurri gli scettici sono sempre meno, la convinzione è che la candidatura di Draghi abbia più ostacoli sulla strada di quella del loro leader. Il premier, è il ragionamento, per essere eletto ha l'arduo compito trovare una soluzione anche per il governo, mentre il Cavaliere placherebbe le ansie dei parlamentari garantendo che la legislatura arrivi alla sua fine naturale.

 

Secondo Berlusconi, l'ipotesi di un'elezione di Draghi alla prima chiama per acclamazione sarebbe già tramontata e la prova starebbe nelle reazioni molto fredde dei leader (Letta a parte) alla conferenza stampa del premier.

 

A quel punto la partita sarebbe aperta. La caccia ai voti in parlamento è un po' rallentata per le feste, ma comunque è aperta: «Abbiamo 50 voti di grillini ed ex grillini», afferma un senatore, impegnato nello scouting. Un ottimismo che deve però fare i conti con un elemento delicato: chi garantisce che non ci siano franchi tiratori tra le file della Lega e della stessa Forza Italia, specie tra i molti che sanno di non essere più rieletti?

 

MARIO DRAGHI E SILVIO BERLUSCONI

Per evitare scherzi, Berlusconi avrebbe approfittato degli auguri per l'anno nuovo per contattare personalmente una serie di parlamentari azzurri, estendendo le telefonate ai presidenti di Regione di Forza Italia, che sono anche grandi elettori.

 

A tutti il Dottore ha consegnato una certezza: «Draghi ed io siamo i più apprezzati nei sondaggi». Al di là delle posizioni ufficiali, sono in molti a credere che questa strategia serva più che altro a Berlusconi per intestarsi, certo non subito, un accordo largo su Draghi e uscire così dalla partita non da sconfitto, ma al contrario come uno statista, che privilegia l'interesse della nazione a quello personale.

 

La tattica dell'attesa convince molto meno gli alleati, da Fratelli d'Italia emerge la percezione che aspettare fino alla quarta votazione per esprimere un candidato sia troppo rischioso, visto che il centrosinistra nel frattempo potrebbe prendere in mano l'iniziativa, nonostante l'inferiorità numerica. Matteo Salvini invece insiste nel suo tavolo che oltre a trovare la contrarietà del Pd, fa registrare, per motivi speculari, lo scetticismo di Forza Italia.

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...