salvini conte

"ORA IL CONDONO” - SALVINI ALZA IL PREZZO CON DI MAIO E CONTE E RILANCIA ANCHE SU FLAT TAX, TAV, CANTIERI – MA SULLE SANATORIE FISCALI E' SCONTRO CON L’ALA ORTODOSSA DEI GRILLINI - E COME REAGIRA' IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ALLA BALDANZA DEL LEGHISTA CHE SI SENTE PADRE-PADRONE DEL GOVERNO? - OGGI LA RISPOSTA ALLA LETTERINA BRUXELLES, TRIA RASSICURA: "DEFICIT SOTTO IL 2,4%, NO A MISURE CORRETTIVE"

A. Bas. per “il Messaggero”

 

tria di maio salvini conte

La lettera è pronta. Giovanni Tria invierà oggi la risposta a Bruxelles con le ragioni per le quali, secondo il Tesoro, la Commissione non dovrebbe aprire una procedura di infrazione nei confronti dell' Italia.

 

Qualche indicazione sui contenuti il ministro dell' Economia l' ha data ieri intervenendo a Trento al Festival dell' Economia. Nonostante la brusca frenata dell' economia, spiega la lettera, il deficit di quest' anno si fermerà sotto il 2,4% del Pil indicato nell' ultimo documento di economia e finanza approvato ad aprile. Un risultato ottenuto, e questo è il punto, senza la necessità di nessuna manovra correttiva dei conti. Il contenimento del deficit è il frutto di una serie di parametri che stanno andando meglio delle previsioni: il gettito Iva che aumenta, quello complessivo che tiene, il fabbisogno di cassa dello Stato che si riduce.

matteo salvini giovanni tria

 

Nella lettera Tria rassicura anche sul fatto che Quota 100 e il Reddito di cittadinanza stanno drenando meno risorse del previsto. Nei conti, insomma, c' è un tesoretto. Non è questo dunque, secondo il ministro, «il momento per accelerare il calo del debito», perché i mercati per guardare con fiducia al Paese devono «anche vedere prospettive di crescita». Tria è sicuro che le spiegazioni basteranno ad evitare richieste di correzione in corso d' anno. Ai partner europei spiegherà che anche la Lega è «d' accordo» nel rispettare le regole europee.

salvini

 

L' INCONTRO Il leader del Carroccio, Matteo Salvini, ieri si è recato di buon ora al ministero dell' Economia con tutto il suo stato maggiore economico: il sottosegretario alla presidenza Giancarlo Giorgetti, il vice ministro dell' Economia Massimo Garavaglia, i due presidenti di Commissione, gli euroscettici Claudio Borghi e Alberto Bagnai. A più di un osservatore è sembrato un modo plastico per sancire, anche con il titolare dell' Economia, il cambio degli equilibri nella maggioranza di governo dopo le elezioni. Salvini ha spiegato che nel vertice si è discusso della lettera, e che alla Commissione si risponderà «educatamente». E che comunque la risposta «metterà al riparo» da un' eventuale procedura di infrazione.

 

luigi di maio matteo salvini giuseppe conte

Salvini però, non ha fatto mistero che il vertice è servito a mettere pressione a Tria sui dossier che sono cari alla Lega, a partire dalla «flat tax» che il leader del Carroccio vorrebbe portare al prossimo consiglio dei ministri. Un pacchetto del quale farà parte anche una nuova «pace fiscale», un condono sia per le persone che per le imprese. «Abbiamo discusso dell' atteggiamento da tenere nei confronti dell' Europa, della necessità di sbloccare i cantieri e le grandi opere, in generale del rilancio economico del Paese»; ha detto Salvini.

 

matteo salvini giovanni tria 2

Che ha anche dato alcune indicazioni su alcuni dei dossier scottanti. Sulla Torino-Lione, per esempio. «I nostri contatti con l' Ue», ha spiegato Salvini, «dicono possono arrivare buone notizie sugli investimenti, le grandi opere, la Tav. Se la quota di partecipazione di investimento dell' Ue dovesse aumentare fino al 55 per cento sarebbe evidente che diventerebbe vantaggioso completare una opera fondamentale». In attesa della Tav, però, la Lega ha già presentato un emendamento al decreto sblocca-cantieri per sospendere per due anni il codice degli appalti e riscrivere le soglie sotto le quali è possibile bypassare le gare d' appalto. «Mi auguro», ha detto il vice premier, «che che non ci siano preclusioni politiche né dalle opposizioni né dalla maggioranza a sbloccare i cantieri».

 

salvini tria

 Per quanto riguarda il decreto-crescita, Salvini ha confermato che la rottamazione verrà prorogata. «Abbiamo preso atto dei dati clamorosamente positivi relativi alla pace fiscale», ha sottolineato. Il sottosegretario Massimo Bitonci gli ha fatto eco ricordando che in 5 anni si incasseranno dalle rottamazioni 21 miliardi di euro.

 

DELVOX TRIA SALVINI DI MAIO

La domanda è quale sarà la reazione del Movimento Cinque Stelle e del premier Giuseppe Conte alla presa di fatto dello scettro di governo da parte di Salvini. I grillini al momento appaiono ancora come un pugile suonato. Ieri, per esempio, sul condono apparivano spaccati. Da sempre il Movimento si è battuto contro le sanatorie fiscali. Eppure ieri il sottosegretario alla Funzione pubblica, Mattia Fantinati, ha fatto dei distinguo tra pace fiscale e condono. Le crepe tra l' ala governista e quella ortodossa sono sempre più evidenti.

di maio conte salvini triagiulia bongiorno giovanni tria matteo salvinidi maio salviniluigi di maio giuseppe conte matteo salvini giovanni trialuigi di maio giuseppe conte matteo salvini giovanni tria

Ultimi Dagoreport

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…