1. RE GIORGIO RISCHIA DI FINIRE INFILZATO DALL’IMPEACHMENT DI BERLUSCONI-GRILLO? 2. DA GIORNI IL BANANA FA SAPERE DI NON ESSERE CONTRARIO ALLA MESSA IN STATO DI ACCUSA DEL MONARCA. I DUE COMICI SILVIO E BEPPE UNITI CONTRO L’ULTIMO COMUNISTA? 3. IL FALCO MINZO-LINGUA DI FUOCO: “LEGGERÒ ATTENTAMENTE LA MOTIVAZIONE DEI GRILLINI SULL'IMPEACHMENT DI NAPOLITANO. SE MI CONVINCE, NON ESCLUDO DI VOTARLO” 4. SANTADECHÉ: “NAPOLITANO NON PENSI DI ADDOMESTICARE LA SENTENZA DELLA CONSULTA” 5. LA RIELEZIONE DI RE GIORGIO SI FONDAVA SULLE PRESUNTE LARGHE INTESE, MA ORA CHE QUASI MEZZO PARLAMENTO LO VUOLE CACCIARE DAL QUIRINALE, COME FA A RIMANERE?

1. BERLUSCONI TENTATO DALL'ASSE ANTI QUIRINALE CON I GRILLINI
Sonia Oranges per "Il Messaggero"


«E' stata una sentenza politica, hanno trovato il modo per blindare le larghe intese a vita»: un Silvio Berlusconi furibondo, ieri, ha riunito il gotha di Forza Italia per far aprire il dossier sulla legge elettorale, alla luce della sentenza della Corte costituzionale. Dietro la quale, ancora una volta, il Cavaliere sospetta esista una «regia» del Colle. E c'è chi, all'interno del partito, ora gli sussurra che, tramontata l'ipotesi di un ritorno alle urne, tanto vale giocarsi il tutto per tutto e appoggiare il Movimento 5 Stelle che ha annunciato di voler chiedere l'impeachment del Capo dello Stato Giorgio Napolitano.

«Non so...», aveva glissato mercoledì sera a chi gli chiedeva lumi in proposito. Senza smentire. Anche perché, davanti a quest'ennesima strettoia, il Cavaliere non esclude nulla. Nemmeno di dare ascolto ai falchi forzisti, a cominciare da Daniela Santanchè, che avrebbero parlato apertamente di creare un asse anti-Quirinale, con i grillini. E di certo ieri il capogruppo alla Camera Renato Brunetta ieri strizzava l'occhio ai grillini in aula, nella concitazione della protesta per trasferire il file elettorale da Palazzo Madama a Montecitorio.

«Mi chiedo se sia legittimo il presidente della Repubblica nominato due volte da un Parlamento votato con il Porcellum, dichiarato illegittimo dalla Consulta», ha detto, mentre i berlusconiani facevano fronte comune con i pentastellati. «Non c'è alcun dialogo con il Movimento, decideremo volta per volta se opporci insieme», frena una fonte vicina al Cavaliere, confermando però che il clima nei rapporti tra i due gruppi è mutato, più cordiale, per evitare di consegnare al M5S il monopolio dell'opposizione. Non a caso, ieri mattina, Luigi Zanda commentava alla buvette del Senato con Anna Finocchiaro: «Tra un po' Forza Italia e i grillini voteranno allo stesso modo...».

IL KIT DEL CANDIDATO
Nel frattempo, il leader pensa al partito e fino a tarda sera ha presieduto una riunione operativa in vista della convention di domenica, in cui sarà celebrata la nascita ufficiale dei primi mille club Forza Silvio. Sul palco ha fatto sapere che non vuole senatori e deputati, ma solo «volti nuovi» e giovani. Prenderà per la prima volta la parola pure Marcello Fiori, ex braccio destro di Bertolaso, cui il Cav ha affidato la macchina organizzativa. L'idea però che Fiori parli dal palco non piace al vertice azzurro.

La riunione di ieri serviva anche a sedare il malumore con lo stato maggiore di Fi assente dalla manifestazione di domenica. Che senso ha lanciare una novità sei poi si vedono sempre gli stessi?, sarebbe la motivazione addotta dall'ex capo del governo. Ecco dunque l'idea di affidare la presidenza dei club a dei giovani a cui verranno dati dei kit sul modello di quelli che furono distribuiti con la discesa in campo nel 1994.

2. NAPOLITANO: MINZOLINI, IMPEACHMENT? SE M5S CONVINCE PERCHE NO?
(AGI) - "Leggerò attentamente la motivazione M5s sull'impeachment di Napolitano. Se mi convince, non escludo di votarlo". E' il senatore FI Augusto Minzolini a uscire allo scoperto, via Twitter, per dire che "e meglio la Repubblica che una strana monarchia". Anche perche, osserva ancora il falco 'azzurro', "Napolitano ora si erge a difensore del maggioritario e del Parlamento delegittimato: in realtà gli interessa solo che il governo Letta vada avanti".

3. L. ELETTORALE: SANTANCHÉ, NAPOLITANO SIA ARBITRO E NON GIOCATORE
(AGI) - "Dopo la sentenza della Corte Costituzionale siamo tutti illegittimi e tutti decaduti, e il Presidente della Repubblica dovrebbe prenderne atto", ha ribadito Daniela Santanché nel corso di un incontro che si e tenuto stamattina presso la sede del coordinamento regionale Lombardia per lanciare la manifestazione dei comitati 'Forza Silvio' dell'8 dicembre, a Roma. "Le sentenze non si commentano, ma si applicano, e allora mi viene sempre più la certezza che in questo paese ci sono due pesi e due misure", ha proseguito Santanché. "Siamo nel caos assoluto, di questo bisogna prendere atto, e dovrebbe prenderne atto il Presidente della Repubblica e comportarsi da arbitro e non da giocatore", ha detto ancora.

Santanché ha rilevato che "se anche questa sentenza verrà addomesticata o giustificata, se si ritiene che l'interesse sia quello di tenere in piedi un governo di 'sottintese' e non un governo per l'Italia e per gli italiani, allora significa che il Presidente Napolitano può tutto". A proposito delle primarie Pd, invece, l'esponente FI ha detto che "Renzi sembra un rivoluzionario solo a parole, ma nei fatti sembra molto predisposto all'inciucio, cosa che a me personalmente non piace"

 

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