giuseppe conte matteo salvini decreto decreti sicurezza

C’È UN GIUDICE A CATANIA! – CONTE E TONINELLI SONO IMBARAZZATI (EUFEMISMO) PER LA DECISIONE DEL GUP DI CHIAMARLI COME TESTIMONI PER IL CASO GREGORETTI – SARANNO INTERROGATI DA GIULIA BONGIORNO, CHE GIÀ SI FREGA LE MANI E SI PREPARA A FAR VENIR FUORI LE MOLTE AMBIGUITÀ DEL GOVERNO SULLA GESTIONE DEI MIGRANTI: SE ERANO CONTRARI ALLE DECISIONI DI SALVINI PERCHÉ DI QUESTA OPPOSIZIONE NON ESISTE TRACCIA? CONTE RINNEGHERÀ I DECRETI SICUREZZA CHE PRESENTAVA CON TANTO DI CARTELLI E PHOTO-OPPORTUNITY?

Fausto Carioti per “Libero Quotidiano”

matteo salvini e giulia bongiorno entrano in tribunale a catania

 

La brutta notizia che non si aspettavano. Giuseppe Conte, Luigi Di Maio, Danilo Toninelli ed Elisabetta Trenta dovranno testimoniare a Catania sulla vicenda della nave Gregoretti, convocati dal giudice dell' udienza preliminare.

 

CONTE TONINELLI

Una incombenza che si sarebbero risparmiati volentieri. Anche perché tutti costoro, oltre che dal gup che li ha chiamati, saranno interrogati da Giulia Bongiorno, determinatissimo avvocato difensore di Matteo Salvini. La quale potrà metterli di fronte a ogni contraddizione, scavare nelle loro reticenze.

 

DANILO TONINELLI LUIGI DI MAIO GIUSEPPE CONTE MATTEO SALVINI

Si spiega anche così, con la convocazione a sorpresa per un match che si annuncia difficilissimo, l' imbarazzo dei «supertestimoni». Tra i quali solo un laconico Conte ha commentato la novità: «Quando la magistratura chiama, anche un responsabile politico deve subito rispondere. Riferirò tutte le circostanze di cui sono a conoscenza».

giulia bongiorno esce in sedia a rotelle dal tribunale di catania 2

 

Ci sono tutti i presupposti perché il confronto che il 20 novembre attende lui e la Bongiorno, i due legali più noti della politica (nonché compagni di governo per quindici mesi), finisca negli annali.

 

AMBIGUITÀ DA SMASCHERARE

Di ambiguità da smascherare ce ne sono tante. Il presidente del Consiglio e gli altri ministri dell' esecutivo gialloverde condividevano la linea di Salvini? Se sì, hanno le sue stesse responsabilità. Dunque enormi, secondo la sinistra con cui adesso sono alleati.

 

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani a catania

Erano contrari alle decisioni del ministro dell' Interno? Allora non solo dovranno spiegare perché di questa loro opposizione non esista traccia, ma pure smentire il loro stesso operato. Come la scelta di Conte e Di Maio di trattare con gli Stati Ue e la Commissione di Bruxelles per il ricollocamento all' estero degli immigrati a bordo di quella nave, ritenuto condizione necessaria per autorizzare lo sbarco.

 

GIUSEPPE CONTE MATTEO SALVINI DECRETO SICUREZZA

O rinnegare la politica dell' immigrazione concordata con Salvini, che Conte ha continuato a difendere quando era già alla guida del governo giallorosso: «La sovranità di uno Stato consente a tale Stato di controllare i suoi confini, di escludere gli stranieri dal suo territorio e di prescrivere leggi che disciplinano l' ingresso di stranieri...».

la lastra di marmo che ha colpito giulia bongiorno in tribunale a catania

 

Tra gli "invitati" al processo di Catania c' è pure Luciana Lamorgese, che ha preso il posto del leghista al Viminale ed è l' unica del gruppo la cui presenza è stata chiesta dalla Bongiorno. Il suo sarà un impaccio diverso da quello dei colleghi. Dovrà illustrare, ad esempio, come mai, durante il suo incarico, la nave Ocean Viking di Medici Senza Frontiere, con 104 immigrati a bordo, sia stata lasciata in mare dal 18 ottobre al 29 ottobre 2019 prima che le fosse consentito l' attracco in un porto italiano. «Proprio come ai tempi di Salvini», hanno accusato le ong e gli organi di stampa progressisti. Vero.

 

Tutti, insomma, sono attesi da un esame molto difficile, nel quale una parola di troppo o una mancata spiegazione potranno inguaiarli o discolpare il loro principale avversario.

Esemplare il povero Toninelli, uno dei grillini che ha più il dente avvelenato col capo della Lega. In mattinata si è lasciato andare all' ennesimo sfogo su Facebook, accusando «il megalomane» ex collega di governo di aver bloccato Catania. «Da mesi sta facendo il martire, come se l' unico processo in Italia fosse il suo».

 

simul stabunt, simul cadent

matteo salvini a catania 2

Baldanza che si è spenta appena Toninelli ha saputo che lo attende un difficile passaggio sotto le grinfie dei magistrati e della Bongiorno, durante il quale dovrà spiegare come mai, proprio lui, andasse in giro a vantarsi di aver bloccato gli sbarchi.

 

matteo salvini e giuseppe conte approvazione decreto sicurezza bis 2

«Non Salvini, ma Salvini assieme al sottoscritto e al presidente del consiglio Conte», raccontava l' allora ministro delle Infrastrutture nel suo italiano farraginoso, «abbiamo diminuito, con una cifra veramente enorme, il numero degli sbarchi. Significa che stiamo facendo un buon lavoro di squadra». E giustizia vorrebbe, allora, che fossero scagionati o condannati tutti insieme.

giulia bongiorno esce in sedia a rotelle dal tribunale di cataniamatteo salvini al senatosalvini decreto sicurezzadavide faraone contro il decreto sicurezza bismatteo salvini e giuseppe conte approvazione decreto sicurezza bis 1matteo salvini giuseppe conte giancarlo giorgetti approvazione decreto sicurezza biscarta igienica con la faccia di salvini a catania

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?