SANT’EGIDIO RI-MONTATO - PER LA PRIMA VOLTA NESSUN POLITICO ALLA MESSA PER I 45 ANNI DELL’ONU DI TRASTEVERE - RICCARDI NON HA PORTATO NEANCHE MONTI PER UNA “PHOTO-OPPORTUNITY” AL PRANZO CON I POVERI CHE SEGUE LA FUNZIONE CELEBRATA DA DON PAGLIA - PRESENTI I SOLITI ABETE, PACIFICI E VIETTI - RICCARDI HA PIAZZATO 10 DEI SUOI IN POSTI SICURI, MA SE L’AGENDISTA STREGONE NON RAGGIUNGE IL 15%, PER RICCARDI (E SANT’EGIDIO) SARANNO DOLORI…

Marco Palombi per il "Fatto quotidiano"

Chi si aspettava la celebrazione in stile elettorale è rimasto deluso: la comunità di Sant'Egidio - il cui fondatore, il ministro Andrea Riccardi, è ormai il Mazzarino di Mario Monti - festeggia il suo 45esimo compleanno senza i grandi nomi della politica e nel perimetro delle sue abitudini e del suo straordinario quanto discreto potere. La basilica di San Giovanni in Laterano, dove l'arcivescovo Vincenzo Paglia, membro della comunità, officia la messa della festa è stracolma in tutte le navate.

Il pubblico è eterogeneo come da tradizione: diplomatici quanto basta in omaggio alla cosiddetta "Onu di Trastevere", alti prelati e semplici preti come se piovesse (un po' meno le suore), qualche imprenditore, una spruzzata di potere, ma anche i poveri di Sant'Egidio, i volontari, gente normalissima.

La celebrazione è tutta apolitica: Paglia ricorda quel "pomeriggio del 7 febbraio del 1968 quando un gruppo di studenti liceali con Andrea Riccardi iniziò a raccogliersi attorno al Vangelo", ma non si permette né prima né dopo la funzione una frase così chiaramente "montiana" come quella che ieri Bagnasco ha dedicato agli italiani che "non si faranno abbindolare" dalle promesse da campagna elettorale.

Il dopo-messa è un ricevimento: nel portico di San Giovanni in Laterano poveri e generone, nelle splendide sale del primo piano gli amici vip. È lì che ospiti internazionali, prezzemolini come il presidente della Bnl Luigi Abete, il capo della comunità ebraica romana Riccardo Pacifici o ancora il vicepresidente del Csm Michele Vietti, chiacchierano e brindano. A sovraintendere il tutto, ovviamente, il buon Riccardi, che tutti saluta, a tutti sorride, a chiunque regala una stretta di mano in apparente rilassatezza. Il ministro, però, è il sorvegliato speciale.

Considerato il vero artefice della lista Scelta Civica di Monti ("il maggiore colpevole", l'ha definito lo stesso premier) nonché il vincitore della guerra delle candidature (sono almeno una decina i nomi riferibili a Sant'Egidio in posizioni sicure o buone), il nostro si gioca tutto il considerevole potere di relazione suo e della Comunità nella battaglia elettorale.

Dicono fonti vicine a Monti che Riccardi gli abbia assicurato almeno il 15% dei voti: se il risultato dovesse essere inferiore - come sembra possibile - i molti nemici dell'Onu di Trastevere al di qua e al di là del fiume non mancheranno di mettere quella sconfitta sul piatto della bilancia. Forse l'assenza di politici di peso è dovuta anche al tentativo di separare il destino di Sant'Egidio da quello della lista montiana? Domanda malignamente il cronista. Le risposte sono tutte più o meno minimaliste: "La comunità è una cosa, le scelte politiche di suoi membri un'altra".

È un fatto che il movimento ha molto da guadagnare e altrettanto da perdere nella bolgia elettorale. Il suo rapporto col papato di Benedetto XVI è assai solido: l'interlocuzione personale di Riccardi col Pontefice, certo, ma lo testimoniano anche la nomina di monsignor Paglia a presidente dell'importantissimo Pontificio consiglio per la famiglia (in giugno) o quella di pochi giorni fa di Marco Impagliazzo - neopresidente della comunità - a consultore del pontificio Consiglio sui migranti (forse favorita dalla laurea honoris causa che la sua università, quella per stranieri di Perugia, conferì nel 2011 al segretario del papa Georg Gänswein).

In poche settimane si saprà se l'Onu di Trastevere otterrà con Riccardi il ministero degli Esteri del nuovo governo Bersani-Monti oppure dovrà cominciare a temere l'ira funesta dei molti che l'hanno odiata negli anni in cui consolidava il suo potere.

 

Andrea Riccardi TRIO SANTEGIDIO ANDREA RICCARDI MARCO IMPAGLIAZZO E MARIO MARAZZITI VINCENZO PAGLIALuigi Abete Riccardo Pacifici MICHELE VIETTI FOTO ANDREA ARRIGA MONTI RICCARDI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…

giorgia meloni giampaolo rossi antonino monteleone laura tecce antonio preziosi monica giandotti pierluigi diaco

PRIMA O POI, AFFONDE-RAI! - MENTRE IN CDA SI TRASTULLANO SUGLI ASCOLTI DECLINANTI DI “TG2 POST”, SI CHIUDONO GLI OCCHI SULLO STATO ALLA DERIVA DI RAI2 E DI RAI3 - UN DISASTRO CHE NON VIENE DAL CIELO. LA TRASFORMAZIONE DELLA PRODUZIONE DEI PROGRAMMI DALLE TRE RETI A DIECI DIREZIONI IN BASE AL "GENERE" (INTRATTENIMENTO, INFORMAZIONE, FICTION, ECC.), AVVIATA DA FUORTES NEL 2021 MA IMPLEMENTATA DALL’AD GIAMPAOLO ROSSI (CON LA NOMINA DELLA DIREZIONE DEL "COORDINAMENTO GENERI" AFFIDATA A STEFANO COLETTA), HA PORTATO ALLA PERDITA DI IDENTITÀ DI RAI2 E DI RAI3 MA ANCHE AL TRACOLLO DEGLI ASCOLTI (E DELLE PUBBLICITÀ) - LO SCIAGURATO SPACCHETTAMENTO HA PORTATO A UNA CENTRALIZZAZIONE DECISIONALE NELLE MANI DI ROSSI E A UN DOVIZIOSO AUMENTO DI POLTRONE E DI VICE-POLTRONE, CHE HA FATTO LA GIOIA DEI NUOVI ARRIVATI AL POTERE DI PALAZZO CHIGI - PURTROPPO IL SERVILISMO DI UNA RAI SOTTO IL TALLONE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI NON PAGA. LE TRASMISSIONI CHE DOPO UNA MANCIATA DI PUNTATE FINISCONO NEL CESTINO ORMAI NON SI CONTANO PIÙ. TANTO CHE I DUE CANALI SONO STATI RIBATTEZZATI ‘’RAI2%’’ E ‘’RAI3%’’...

fabio pinelli soldi csm

DAGOREPORT – ALTRO CHE SPENDING REVIEW AL CSM TARGATO FABIO PINELLI – IL VICEPRESIDENTE DI NOMINA LEGHISTA SEMBRA MOLTO MENO ATTENTO DEL PREDECESSORE NELLA GESTIONE DELLE SUE SPESE DI RAPPRESENTANZA – SE NEL 2022, QUANDO ERA IN CARICA DAVID ERMINI, ERANO STATE SBORSATI APPENA 4.182 EURO SU UN BUDGET TOTALE DI 30 MILA, CON L’ARRIVO DI PINELLI NEL 2023 LE SPESE DI RAPPRESENTANZA PER TRASFERTE E CONVIVI SONO LIEVITATE A 19.972 EURO. E NEL 2024 IL PLAFOND DISPONIBILE È STATO INNALZATO A 50 MILA EURO. E PER LEGGE IL VICEPRESIDENTE DEL CSM NON DEVE DETTAGLIARE LE PROPRIE NOTE SPESE DI RAPPRESENTANZA...

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO