matteo salvini giuseppe conte

SOLO PER MENTANA CONTE SE LA “STA GIOCANDO” MEGLIO DI TUTTI (VIDEO) – M5S E DEM NON SI FIDANO DEL POKERISTA GIUSEPPI CHE GIOCA SU TROPPI TAVOLI. “COSÌ CI PORTA ALLE ELEZIONI” – CON SALVINI AVEVA PROVATO L’OPERAZIONE FRATTINI STOPPATA DA LETTA E RENZI – I TIMORI SU CASELLATI. LA TESI DI MOLTI GRILLINI È CHE “NON SI PUÒ TIRARE TROPPO LA CORDA” O C'È IL RISCHIO CHE IL GOVERNO SALTI PER ARIA. NEL MOVIMENTO SI REGISTRANO FORTI SPINTE PER IL MATTARELLA BIS…

IL FUORIONDA DI MENTANA

https://video.corriere.it/politica/fuorionda-mentana-mentre-parla-conte-incredibile-non-l-avrei-detto-se-cava-meglio-tutti/05e4edba-7e15-11ec-8b49-c4c27e1fecd7

 

 

FRANCESCO MALFETANO per il Messaggero

 

CONTE

Comunicati e vertici congiunti non bastano. Tra i grandi elettori cinquestelle cresce il malumore per la manovra di avvicinamento che Giuseppe Conte avrebbe compiuto verso il centrodestra. E anche tra le file del Pd c'è chi inizia a guardare con sospetto alle mosse dell'ex premier, temendo che queste siano in realtà lo strumento con cui Matteo Salvini ha in mente di spaccare la coalizione Pd-M5s-Leu. Sarebbe anche per questo, analizza un parlamentare grillino, che Enrico Letta dopo il vertice di ieri sera ha spinto per un incontro con tutti i leader, sia del centrodestra che del centrosinistra.

 

GIUSEPPE CONTE ACCERCHIATO DAI GIORNALISTI

Il dem ribadisce: «Mi fido di Conte, senza nessun dubbio. Abbiamo intenzione di muoverci di comune accordo con gli alleati». Meglio quindi evitare tavoli separati in pratica. La combinazione del veto posto da Conte su Mario Draghi al Quirinale nonostante l'opposizione di Di Maio e dei parlamentari a lui vicini («Se abbiamo affidato a un timoniere questa nave in difficoltà non ci sono le condizioni perché si possano fermare i motori, cambiare equipaggio, perché si possa chiedere al timoniere un nuovo incarico») e il sostanziale accordo raggiunto con la Lega sul nome di Franco Frattini - poi bruciato immediatamente dal no di Italia Viva e del Pd - ha infatti gelato non solo una buona fetta Movimento che pensa di rischiare l'isolamento qualora si arrivasse poi al nome del premier, ma anche diversi esponenti dem che intrattengono rapporti con i colleghi.

CONTE SALVINI

 

Del resto non è un segreto che alcuni leghisti abbiano ricevuto ed espletato in parte il mandato di cercare tra i 5S quelli disposti a votare per Elisabetta Casellati. L'idea è che il nome della presidente del Senato sia spendibile tra i grillini che già l'hanno votata a Palazzo Madama. «Ma allora l'accordo era per far eleggere Roberto Fico alla Camera» spiegano i pentastellati. Una parte del Movimento considera positivamente il fatto che sia una figura istituzionale, seconda carica dello Stato, rispondente cioè all'identikit tracciato dai 5 stelle per poter convergere su un nome di centrodestra. Ma è invece visto come il fumo negli occhi da un'altra parte del Movimento che ricorda la questione sorta attorno alla sua figura per i voli di stato e sulla questione dei vitalizi. Oltre che al fatto di essere una possibile indicazione del centrodestra.

GIUSEPPE CONTE CON ENRICO LETTA

 

IL TIMORE Al netto della bocciatura arrivata in serata della rosa di tre nomi (Carlo Nordio, Marcello Pera e Letizia Moratti) avanzata ufficialmente dal leader leghista Matteo Salvini, il timore è appunto che il segretario leghista e Conte abbiano in mente di rinsaldare in qualche modo l'asse giallo-verde. O almeno di esplorare fino in fondo quella possibilità, magari già alla quarta votazione quando si passerà dalla maggioranza dei due/terzi (con un quorum di 672 voti, difficile da raggiungere) alle votazioni a maggioranza assoluta (505 voti su 1009). Tant' è che ieri, specie in mattinata, nelle chat pentastellate sono state inoltrate diverse domande dei piddini. «Ma Conte a che gioco sta giocando?» si interrogavano gli alleati.

 

BERLUSCONI CONTE

Risposte non pervenute, ma c'è chi è convinto che qualora l'ex premier decidesse di seguire Salvini (e il pallottoliere lo consentirebbe, perché tra Lega, Forza Italia e 5S i voti a disposizione sono 588), i gruppi finirebbero per implodere. La tesi di molti grillini è che «non si può tirare troppo la corda» o c'è il rischio che il governo finisca con il non riuscire a stare più in piedi. Circostanza assolutamente considerata inaccettabile da tutti gli esponenti del Movimento. D'altronde, come spiega una deputata siciliana eletta nel M5s nella seconda legislatura: «Sul voto temiamo noi, mica gli altri partiti che non hanno la nostra setssa situazione».

 

enrico letta e giuseppe conte 1

Anche perché il combinato disposto della riduzione dei parlamentari prevista dalla fine di questa legislatura e i sondaggi che danno M5S in netto calo rispetto alle politiche del 2018, produrranno come effetto la notevole riduzione della rappresentanza grillina in Parlamento. In altri termini il rischio è che Conte chiuda un'intesa che i grandi elettori non sono poi realmente disposti a sostenere. In favore di chi? Magari del Mattarella-bis. I 23 voti in più raccolti dal Presidente tra il primo e il secondo scrutinio, sarebbero infatti un primo segnale. «E domani», assicura un senatore pentastellato, «saranno certamente di più».

 

 

 

enrico letta e giuseppe conte 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DA UN PEZZO È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO E ABILITÀ DI CUI NESSUN ESPONENTE DEL CENTROSINISTRA POSSIEDE NELLA SUA LEADERSHIP... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...