alessandro di battista chiara appendino

SOMMOVIMENTO NEL MOVIMENTO - PER LA LEADERSHIP DEL M5S PRENDE QUOTA L’IDEA DI UN TICKET APPENDINO-DI BATTISTA - LA SINDACA DOVREBBE RAPPRESENTARE IL VOLTO ISTITUZIONALE MENTRE IL “CHE GUEVARA DI ROMA NORD” DOVREBBE RIANIMARE LA BASE DURA & PURA - MA CHE SUCCEDEREBBE ALL'ALLEANZA CON IL PD, A CUI È DA SEMPRE CONTRARIO? - DI MAIO È D’ACCORDO, MA NON SI CANDIDERÀ A MENO CHE NON SCENDA IN CAMPO UN BIG ORTODOSSO COME LA TAVERNA…

Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera”

 

chiara appendino alessandro di battista 1

Strategie, cordate, big in campo e (anche) qualche idea. A quaranta giorni o poco più dagli Stati generali la situazione all' interno del Movimento è un groviglio difficile da dipanare. Il livello di tossicità, di veleni rimane elevato come le battaglie interne che - anche a livello comunicativo - si stanno combattendo.

CHIARA APPENDINO LUIGI DI MAIO NO TAV

 

Ma piano piano il nuovo volto del Movimento si sta delineando. Per la leadership prende quota l' idea di un ticket tra Chiara Appendino e Alessandro Di Battista, con Luigi Di Maio che resterebbe in seconda fila, regista dell' operazione. L' ex capo politico si candiderebbe in prima persona solo per frenare la corsa di qualche big ortodosso, a partire da Paola Taverna, molto attiva in queste ultime settimane come facilitatrice.

di battista di maio

 

Ma l' idea di un ticket tra la sindaca di Torino - che sarebbe il volto del M5S di palazzo, mentre a Di Battista toccherebbe quello di anima delle piazze - ha ancora diversi ostacoli da superare. E non solo le eventuali resistenze dell' ala ortodossa. Anzitutto sulla sindaca pende la sentenza del caso Ream, per la quale la Procura ha chiesto una condanna di 14 mesi (l' imputazione è di falso e abuso). Di Battista invece è in Iran, ma sta studiando un suo progetto. A chi ha avuto modo di sentirlo, l' ex deputato ha confidato che sta formando una squadra. Non solo. L' ex esponente del direttorio sta fissando dei paletti.

Chiari. Di Battista pone condizioni valoriali e tematiche.

 

alessandro di battista chiara appendino 1

«Non interessano né poltrone, né incarichi dirigenziali», dicono i suoi fedelissimi. E spiegano che Di Battista è pronto a tornare protagonista a patto che sia libero di agire su una sua linea. È «determinato» - viene sottolineato - a portare avanti un progetto di lungo respiro, decennale. I rumors parlano di una proposta con due grandi aree: una ambientalista e una antiliberista, centrata sul rilancio in chiave statale della sharing economy.

PAOLA TAVERNA

 

Linee che dovranno, secondo le intenzioni dell' ex deputato, in qualche modo essere portanti nel Movimento che sarà. Per arrivare agli Stati generali, però, la strada è ancora lunga. Ci sono big che si stanno muovendo silenziosamente con incontri capillari sul territorio, serrando le file.

 

chiara appendino roberto fico

Gli ortodossi per il momento sono in una fase attendista. Roberto Fico farà la sua proposta politica e tra i falchi c' è un forte richiamo alla collegialità. C' è chi spinge per una candidatura unitaria, ma quello a cui punta l' ala di sinistra del Movimento è definire una volta per tutte la collocazione dei Cinque Stelle nell' alveo progressista.

 

casaleggio bugani grillo

L' idea di un ticket dovrà vincere le resistenze dei falchi, favorevoli a un allargamento più orizzontale della plancia di comando. Un' idea sposata trasversalmente anche da Giancarlo Cancelleri e da una parte dell' ala siciliana dei Cinque Stelle. Ma se a prevalere fosse una struttura più composita (anche con due figure apicali) ciò comporterebbe un' altra evoluzione che è stata messa in cantiere: la fine (prematura) del team del futuro nazionale. I referenti regionali resterebbero invece in carica. «A cosa servirebbe una doppia struttura con ruoli sovrapponibili?», obietta un Cinque Stelle. C' è chi prende le distanze dal M5S di governo e chiede scusa.

STEFANO BUFFAGNIchiara appendino alessandro di battista 2

 

È successo a Bologna, dove Massimo Bugani in Consiglio comunale ha toccato il tema del passante cittadino, parlando di «667 espropri per allargare l' autostrada e la tangenziale, 667 espropri voluti da Danilo Toninelli e dal M5S nazionale».

 

LUIGI DI MAIO STEFANO PATUANELLI

Intanto sul piano politico si tenta un rilancio. Primo punto, un ritorno al Nord invocato dal viceministro Stefano Buffagni, volto del settentrione di peso per il Movimento. I Cinque Stelle hanno calato i loro assi: i ministri Luigi Di Maio e Stefano Patuanelli (stimato dai gruppi parlamentari e dai settori produttivi) sono stati di recente a Milano. Scelte non casuali. Anzi Patuanelli ha manifestato l' idea di spostare metaforicamente il Mise al Nord: «Serve anche che il ministro vada dalle aziende e non solo il contrario» .

enrica sabatini davide casaleggio max buganichiara appendino alessandro di battistaalessandro di battista chiara appendino

Ultimi Dagoreport

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - OGGI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE…

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”