toninelli tav

TI PIACE VINCERE FACILE?! - LA COMMISSIONE SULLA TAV VOLUTA DA TONINELLI HA UN RISULTATO ANNUNCIATO: CINQUE MEMBRI SU SEI ERANO PER IL ‘NO’ - LA SENTENZA L’HANNO PRONUNCIATA NEGLI ANNI, SCRIVENDO ARTICOLI E PARTECIPANDO A DIBATTITI PUBBLICI E IL RESPONSO CHE, A GIORNI, I COMMISSARI DOVRANNO DARE SUL TUNNEL IN VAL DI SUSA E’ SCONTATISSIMO…

Paolo Griseri per “la Repubblica”

 

TAV TONINELLI BY VAURO

Una partita truccata. In cui l' arbitro non nasconde di essere da anni tifoso sfegatato di una delle due squadre. Quando la sindaca di Torino, Chiara Appendino, dice di conoscere già l' esito della valutazione costi- benefici sulla Torino- Lione non ha «doti divinatorie».

 

Basta studiare la composizione della commissione nominata da Danilo Toninelli per capire che la sentenza è già scritta da tempo. L' hanno pronunciata negli anni, scrivendo articoli e partecipando a dibattiti pubblici, cinque membri su sei del consesso che a giorni dovrà dare il responso sul tunnel in val di Susa.

chiara appendino guido montanari

 

Perché la commissione di valutazione è stata, di fatto, appaltata al professore No Tav Marco Ponti e ai suoi soci e consulenti nella « Trt - Trasporti e Territorio » , la società fondata da Ponti e dal suo socio Roberto Parolin. Tra i fondatori della Trt figurava anche Alberto Dufruca, poi fondatore di una seconda società, la Polinomia, che collabora con Ponti e la Trt. Tra i collaboratori di Trt c' è anche Paolo Beria, successore di Ponti alla cattedra del Politecnico di Milano e alla guida del laboratorio Transpol.

 

Infine, tra i collaboratori di Beria, incaricati da lui di consulenze a Milano c' è il professor Francesco Ramella Pezza. Inutile dire, a questo punto, che Ponti, Parolin, Dufruca, Beria e Ramella sono 5 dei sei componenti della commissione di valutazione dei costi- benefici sulla Torino Lione. Una commissione finalmente « super partes » ha sempre garantito il ministro delle Infrastrutture, « in grado di produrre un' analisi tecnica puntuale e non ideologizzata ».

 

danilo toninelli 1

Il dato emerge da un dossier del gruppo del Pd alla Camera. La ricerca, condotta dal capogruppo Graziano Delrio e dal deputato piemontese Davide Gariglio, elenca gli atteggiamenti « super partes » dei cinque professori del gruppo Ponti. Il sesto membro, il professor Pierluigi Coppola, è l' unico sopravvissuto tra i componenti della vecchia struttura del ministero dei trasporti. Ma è sugli altri, quelli che tra poco ci dovranno dire se è utile o no la Torino- Lione, che vale la pena soffermarsi. Ponti e Ramella, ad esempio, esposero le loro tesi in un libro del 2007 intitolato: «Tav, le ragioni liberali del No».

 

beppe grillo no tav

«Gli autori - è scritto nella quarta di copertina - ritengono che i benefici dell' opera, sia economici sia ambientali, siano inferiori ai costi » . E questo perché « l' autostrada esistente è largamente sottoutilizzata». «Ogni giorno - sostiene ancora Ramella - transitano in media 4.000 tir tra Italia e Francia, camion per lo più euro 6 che impattano poco a livello ambientale» .

 

Dunque, se si possono utilizzare i tir, perché ammodernare la linea ferroviaria? Passaggio interessante se si pensa che la Sitaf, la società che gestisce la galleria autostradale del Frejus, ha potuto raddoppiare in questi anni la galleria stradale senza proteste di sorta e nel silenzio degli ambientalisti. Fa parte della commissione anche l' erede della cattedra di Marco Ponti al Politecnico di Milano, Paolo Beria. È stato anche consulente, dieci anni fa, della Trt- Trasporti e Territorio. « La linea Torino- Lione è una linea su cui non si dovrebbe investire», dichiarava già nel 2012.

 

DI MAIO NO TAV

Riccardo Parolin è socio fondatore con Ponti della Trt di cui detiene il 18,43 per cento. Sostiene che « per la Torino-Lione le previsioni di domanda si sono dimostrate sovrastimate » . Infine Alfredo Dufruca, già membro del cda della Trt di Ponti, oggi amministratore di Polinomia.

 

La sua tesi è esposta nell' appello di Legambiente che ha sottoscritto nel marzo 2012: «La Torino- Lione non è una priorità né per le merci né per i passeggeri». Con queste premesse sarebbe davvero clamoroso se la commissione sostenesse che la Torino-Lione è conveniente. In ogni caso vale la pena di sottolineare il criterio indicato a suo tempo dal professor Beria: «C' è la necessità di analisi costi- benefici indipendenti. L' affidamento di tali analisi dovrebbe avvenire con gara internazionale».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…