tria salvini di maio

I TRUFFATI NON SI SALVANO, LA RAGGI E ALITALIA SÌ – NEL DECRETO CRESCITA VIENE CHIUSA (NEL 2021) LA GESTIONE COMMISSARIALE CHE HA IN CARICO I 12 MILIARDI DI DEBITO DI ROMA. E SE LI ACCOLLA LO STATO... – VIA LIBERA AL PRESTITO PONTE DA 900 MILIONI DI ALITALIA, CHE POTRÀ ESSERE CONVERTITO IN AZIONI. NIENTE PER GLI SBANCATI, MA IL PACCHETTO È APPROVATO “SALVO INTESE”. INSOMMA, C’È SEMPRE UNA MANINA PRONTA…

Paolo Baroni per www.lastampa.it

 

luigi di maio giovanni tria

Non c’è il Salvatruffati nel Decreto crescita, in compenso spunta un Salva-Roma e (finalmente) arriva la decisione del Tesoro sul prestito ponte da 900 milioni di Alitalia, che potrà essere convertito in azioni in maniera tale da far avanzare il piano di salvataggio della compagnia aerea.

 

Il resto del pacchetto crescita, approvato comunque «salvo intese», e quindi ancora perfettibile, è quello noto. Il testo è però lievitato in maniera considerevole ed ora supera i 50 articoli. Ci sono nuovi incentivi fiscali, una spruzzata di semplificazioni, nuovi fondi (per i Comuni e le Zone economiche speciali), il rafforzamento del Sisma bonus e nuove risorse per la prima casa, e fondi per favorire economia circolare e start up innovative.

 

Raggi: addio bad company

EMBRAER E-175 ALITALIA

A metà mattina sono il viceministro all’Economia Laura Castelli e la sindaca Virginia Raggi ad anticipare la prima novità: Roma Capitale e Governo hanno infatti trovato l’intesa per evitare la crisi di liquidità «fortissima» che entro il 2022 avrebbe soffocato la città.

 

laura castelli

In pratica entro il 2021 verrà chiusa la «bad company» che ha in carico i 12 miliardi di euro di debito storico di Roma: lo Stato se ne accollerà la gran parte riducendo però il suo contributo di 300 milioni l’anno destinato al commissario, a cui si aggiungono i 200 stanziati dalla città. In questo modo i conti di Roma vengono messi in sicurezza sino al 2048 e (in prospettiva) ai romani viene prospettata una possibile riduzione dell’addizionale Irpef che oggi è la più alta d’Italia (0,9%).

 

Per la Castelli si tratta di un’operazione «win-win» perchè «i cittadini italiani non pagheranno l’operazione» . Per la Raggi «libererà risorse per 2,5 miliardi fino al 2048» in favore di Roma , un «regalo che facciamo alle amministrazioni che verranno dopo noi».

RAGGI DI MAIO

 

Fondi ai comuni

Via libera anche allo stanziamento di circa 500 milioni su cui ha lavorato il ministro per i Rapporti col Parlamento Riccardo Fraccaro destinato ai comuni per investimenti destinati all’efficientamento energetico e all’illuminazione pubblica, a progetti di mobilità sostenibile, messa in sicurezza di scuole ed altri edifici e per l’abbattimento delle barriere architettoniche). A seconda delle dimensioni i Comuni riceveranno da 50mila a 250mila euro, a patto che i progetti vengano avviati entro il 15 ottobre.

tria

 

Spinta sulle Zone speciali

Alle Zes vengono invece destinati 300 milioni di euro in tre anni. «L’obiettivo - ha spiegato la ministra Barbara Lezzi - è per rendere ancora più attrattive per le imprese che vogliono investire al Sud la possibilità di insediarsi e programmare investimenti».

 

Cambia l’Ires

Come già annunciato il decreto rivede il regime dell’Ires sostituendo la flat tax al 15% con una tassazione che si applica solo agli utili accantonati. Nel primo anno l’aliquota sarà al 22,5%, per poi calare di un punto sia nel 2020 sia nel 2021 e arrivare al 20% nel 2022.

 

giancarlo giorgetti laura castelli

Sgravi alle imprese

Aumenta la deducibilità dell’Imu sui capannoni che passa dal 40 al 50% e arriva al 60% nel 2020. E poi torna il superammortamento al 130% sugli investimenti in beni materiali nuovi (esclusi mezzi di trasporto) fino a 2,5 milioni. Per spingere il ricambio dei vecchi edifici con palazzi nuovi ad alta efficienza energetica arriva poi uno sconto su imposte di registro, ipotecarie e catastali (200 euro l’una).

 

Rottamazione tasse locali

alitalia

Arriva il condono per multe auto, Imu, Irap, Tasi: la rottamazione delle cartelle viene estesa anche a Regioni, Province, Città metropolitane e Comuni che non si avvalevano della ex Equitalia. Anche questa sanatoria prevede lo sconto di sanzioni e interessi.

 

Cervelli in fuga

Vengono rafforzati gli incentivi per il rientro dei cervelli: docenti e ricercatori che dal 2020 trasferiscono la residenza in Italia godranno pre 6 anni di un aumento dal 50 al 70% della quota della base imponibile esclusa dalla tassazione. Quindi si estendono ulteriormente le agevolazioni in base al numero dei figli o in caso di acquisto di una casa.

LUIGI DI MAIO

 

Tutela marchi storici

Di Maio l’ha ribattezzata «norma Pernigotti»: per tutelare marchi storici di interesse nazionale viene istituito un registro ad hoc per i marchi con almeno 50 anni e un fondo per la tutela da 100 milioni. Per contrastare invece l’«italian sounding» arriva un contrassegno di Stato «made in Italy», da usare (a pagamento) sui mercati extra-Ue.

di maio conte salvini tria 1salvini trialaura castelli by gian boydi maio conte salvini tria

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”