kristi noem

PER TRUMP PIÙ SONO MATTI, MEGLIO È – IL TYCOON HA SCELTO KRISTI NOEM COME SEGRETARIO ALLA SICUREZZA INTERNA: LA GOVERNATRICE DEL SUD DAKOTA È FAMOSA PER ESSERSI VANTATA DI AVER UCCISO UN CAGNOLINO DI 14 MESI PERCHÉ “IRREQUIETO” – LA RIVELAZIONE IN UN LIBRO, CHE LE COSTÒ LA VICEPRESIDENZA (TRUMP LA VOLEVA AL POSTO DI VANCE): “ODIAVO QUEL CANE. NON ERA ADDESTRABILE E VALEVA MENO DI NIENTE PER LA CACCIA” - IL RACCONTO CRUENTO: “NON È STATO PIACEVOLE. MA ANDAVA FATTO. E DOPO AVER FINITO, MI SONO RESA CONTO CHE..."

kristi noem donald trump foto lapresse 1

KRISTI NOEM, GOVERNATRICE DEL SOUTH DAKOTA E POSSIBILE CANDIDATA VICE DEL TYCOON, IN UN LIBRO RACCONTA DI QUANDO HA UCCISO IL SUO CANE E UNA CAPRETTA: “ODIAVO QUELL’ANIMALE. NON ERA ADDESTRABILE E ERA PERICOLOSO. VALEVA MENO DI NIENTE E HO DOVUTO ABBATTERLO” – IL RACCONTO CRUENTO: “HO TRASCINATO LA CAPRA IN UNA CAVA DI GHIAIA, POI…”

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/piu-grande-ostacolo-trump-rielezione-sono-svalvoloni-393022.htm

 

UCCISE IL SUO CANE, TRUMP LA SCEGLIERÀ COME SEGRETARIO ALLA SICUREZZA INTERNA

Da www.adnkronos.com

 

kristi noem con un cane

Si vantò di aver ucciso un cucciolo di cane di 14 mesi, perché "irrequieto". E ora, come hanno riferito due fonti ben informate alla Cnn, il presidente eletto Donald Trump la sceglierà come Segretario alla sicurezza interna della sua amministrazione.

 

E' Kristi Noem, la governatrice del South Dakota che si è guadagnata una dubbia fama, con cui Trump si aggiudicherebbe una fedelissima alla guida di un'agenzia che sovrintende a tutto, dalla US Customs and Border Protection all'Immigration and Customs Enforcement, fino alla Federal Emergency Management Agency e agli US Secret Service.

 

Noem era stata anche nella rosa dei candidati di Trump per la carica di vicepresidente, ma a costarle il posto furono proprio le sue rivelazioni sull'uccisione del suo cane da caccia, Cricket, dopo averlo considerato non idoneo a cacciare. Un cane ''impossibile da addestrare'', aveva scritto Noem nel suo libro, 'No Going Back: The Truth on What's Wrong with Politics and How We Move America Forward'.

donald trump kristi noem

 

Media: Rubio verso nomina a Segretario di Stato

Trump intenderebbe intanto nominare il senatore della Florida Marco Rubio come suo prossimo Segretario di Stato. Lo riportano il New York Times e l'emittente Nbc News citando tre fonti ben informate secondo le quali la nomina avverrà nei prossimi giorni. Le stesse fonti precisano che Trump potrebbe comunque anche cambiare idea e si è in attesa di un annuncio formale. Trump aveva preso in considerazione Rubio come suo candidato alla vice presidenza prima di scegliere il senatore repubblicano dell'Ohio JD Vance.

 

Membro del Comitato per le relazioni estere, Rubio viene considerato una scelta in grado di risultare sufficientemente gradito alla base politica di Trump senza però intaccare i rapporti con gli alleati stranieri.

kristi noem donald trump foto lapresse 2

 

Un alto funzionario dell'attuale amministrazione Biden ha detto alla Nbc News che Rubio sarebbe una scelta "seria" e "qualificata". La sua nomina sarebbe un sollievo, ha aggiunto il funzionario ricordando che tra i candidati alla nomina c'era anche Ric Grenell, l'ambasciatore controverso degli Stati Uniti in Germania durante il primo mandato di Trump.

 

"Waltz alla Sicurezza nazionale"

kristi noem donald trump

Il presidente eletto degli Stati Uniti nominerà quindi il repubblicano della Florida, Mike Waltz, come consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca. Una nomina che non richiede la conferma del Senato.

 

Lo riferisce il Wall Street Journal citando quattro fonti ben informate. Veterano delle forze speciali dell'esercito statunitense, Waltz ha prestato servizio in Afghanistan, Medio Oriente e Africa. Dal 2019 è membro delle commissioni Forze armate, Affari esteri e Intelligence della Camera.

 

kristi noem no going back

Membro della China Task Force della Camera, è particolarmente aggressivo quando si tratta dei rapporti con Pechino, scrive la Nbc News. Come molti repubblicani del Congresso, Waltz ha criticato gli aiuti forniti dagli Stati Uniti all'Ucraina nella sua guerra contro la Russia.

 

Trump potrebbe sostituire capo Fbi

Trump potrebbe quindi cambiare il capo dell'Fbi, sostituendo Christopher Wray con un fedelissimo, il suo consigliere Kash Patel, riporta ancora l'Nbc News citando tre fonti ben informate a condizione di anonimato e ricordando che Patel è anche candidato a guidare la Cia. Un nuovo direttore dell'Fbi richiederebbe la conferma del Senato, dove a gennaio i repubblicani avranno la maggioranza.

 

Wray, che Trump ha nominato nel 2017 per un mandato di 10 anni, aveva intenzione di portare a termine il suo mandato, ha detto una fonte alla Nbc. Un'altra fonte ha però aggiunto che si sta anche preparando alla possibilità che Trump cerchi di sostituirlo. L'Nbc precisa che ''sostituire non significa licenziare'', ovvero che Wray potrebbe dimettersi se gli viene detto di farlo su richiesta di Trump.

 

donald trump kristi noem

Durante la campagna elettorale, il presidente eletto aveva promesso di ''fare pulizia nell'Fbi'' sostenendo che fosse piena di dirigenti corrotti e politicamente motivati. Trump ha spesso criticato direttamente Wray. A luglio aveva detto che avrebbe dovuto ''dimettersi ora'', dopo che il capo dell'Fbi aveva testimoniato davanti al Congresso che la ferita all'orecchio di Trump poteva non essere stata provocata da un proiettile.

 

Patel è un ex membro dello staff della Camera e del Consiglio di sicurezza nazionale. Ha lavorato per la direzione dell'Intelligence nazionale e è diventato un alto funzionario del Dipartimento della Difesa negli ultimi giorni della prima amministrazione Trump. Nelle sue memorie, intitolate 'Government Gangsters', Patel ha chiesto una ''pulizia completa'' del Dipartimento di Giustizia e dell'Fbi, incluso il licenziamento di molti dirigenti e l'incriminazione di coloro che ''in qualsiasi modo abusavano della loro autorità per scopi politici''.

kristi noem kristi noemron desantis donald trump kristi noem kristi noem donald trump. kristi noem donald trump foto lapressekristi noem donald trump kristi noem

Ultimi Dagoreport

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…