allegri

ALLEGRI MA NON TROPPO: GLI ANNI OSCURI DEL TECNICO JUVENTINO – I GUAI NEL 2000 PER IL CALCIOSCOMMESSE: PRIMA CONDANNATO E POI ASSOLTO – LUI AMMISE DI ESSERE UNO SCOMMETTITORE QUOTIDIANO MA SOLO DI CAVALLI - IL RACCONTO DELL'EX DIRETTORE SPORTIVO DELL'AGLIANESE, ALLORA IN D, DOVE MAX INIZIO’ LA CARRIERA DA ALLENATORE: “SE QUALCUNO MI AVESSE DETTO CHE, DOPO 15 ANNI, AVREBBE DISPUTATO LA FINALE DI CHAMPIONS, SAREI MORTO DALLE RISATE"

Luca Cardinalini per il “Fatto quotidiano”

 

allegri

E il destino, si dice. Ad Agliana, Massimiliano Allegri, arrivò su consiglio di un giornalista locale, Enzo Cabella, tifosissimo degli "arancioni" della Pistoiese. Gianni Doni, all' epoca direttore sportivo e, oggi, presidente dell' Aglianese: "Eravamo in serie D, il patron Silvano Pieralli titolare di un' azienda di filati, voleva provare a vincere il campionato e così diede l' ok per due ex professionisti: Scugugia, già difensore del Cesena, e appunto Allegri. Cabella garantì per lui, dicendo che era forte e che, soprattutto, aveva bisogno di una mano".

 

Il millennio era appena iniziato, anno 2001. Max era alla fine di una carriera dignitosa, ma era rimasto intrappolato in quell' Atalanta-Pistoiese di coppa Italia che, ad agosto 2000, fece registrare un' impennata anomala di scommesse sul parziale/finale: 1 primo tempo, X finale. Giusto quello che successe: vantaggio di Doni (Cristiano), pareggio nella ripresa di Bizzarri per i toscani. Finale: otto deferiti, tre dell' Atalanta (Banchelli, Doni e Siviglia, poi anche altri) e cinque della Pistoiese (Aglietti, Amerini, Bizzarri, Lillo e, appunto, Allegri).

 

In primo grado, marzo 2001, vengono condannati in cinque ad un anno di stop: Siviglia, Zauri, Gallo, Aglietti e, appunto Allegri (Doni venne prosciolto subito, salvo - anni dopo - confermare in un' intervista che la gara era stata truccata e che tutti sapevano). A nulla valse, per l' attuale tecnico juventino, ammettere di essere sì uno scommettitore quotidiano, ma solo di cavalli. A maggio il ribaltone, tutti prosciolti.

allegri

 

Col morale sotto i piedi, Allegri aveva scarse opzioni davanti. Quando gli venne proposta questa squadra piccola ma ambiziosa, a 100 chilometri da Livorno. Lui accettò di corsa. Doni: "Gli davamo poco più di 1000 euro al mese, benzina compresa". Dubbi?

"Nessuno, una persona squisita, da metterci le mani sul fuoco". La squadra non era male: "Avevamo Giovanni Rossi come bomber, calciatori come Minieri, Bonavita, Riberti. Allegri e Scugugia permisero il salto di qualità".

 

L' allenatore era Francesco Buglio, uno "di categoria", già vice di Lippi a Pistoia, nel 1987.

"Non andavano molto d' accordo. Max era un allenatore in campo, aveva personalità e una capacità di leggere la partita impressionante. Col senno di poi, direi che era già tutto scritto e che bisognava solo sapere leggere.

 

Un giorno, a San Lazzaro di Savena, Max ce l' aveva con il suo compagno Giunta, che doveva coprirgli le spalle, ma correva poco. Si voltò verso Buglio e gli disse: 'Lo levi te o lo levo io?' Il mister non la prese proprio bene". Quando Doni e Buglio si incontrarono, nei tre lustri successivi, non parlarono di Max: "Non abbiamo mai fatto il minimo cenno ad Allegri e alla sua storia, ho paura anche di chiederglielo".

allegri

 

Arrivò la C2 , cioè il professionismo. Verso la fine del campionato patron Pieralli comunicò di voler lasciare, troppe spese per giocare in quella categoria. "Pensammo anche ad Allegri come allenatore-giocatore, per risparmiare, ma non ci sembrò molto convinto".

 

In estate, Pieralli salutò per davvero. "Con gli altri due o tre dirigenti storici, piccoli commercianti o artigiani, stavamo per mollare. Ma a quel punto, un giorno sì e l' altro pure, ci ritrovammo davanti alla porta due giocatori: Max e Giovanni Rossi, a supplicarci di pagare l' iscrizione e di affidarsi a loro, con ruoli diversi: il primo come allenatore, il secondo come direttore sportivo".Il destino stava dando un altro giro di ruota. Allegri è quello che tutti conoscono. Rossi attualmente è il ds del Sassuolo. Amici intimi.

Ancora Doni: "Ci convinsero, stipendio sui 25mila euro all' anno, spese incluse".

L' anno della C2 , con Max in panchina, arrivano Sordo (ex Milan) e Andreotti (ex Pisa e Florentia). L' Aglianese si salva giocando bene, per due volte fa 0-0 contro la corazzata Sangiovannese, costruita per vincere e allenata da un altro emergente: Maurizio Sarri, 180 minuti di noia al cubo.

 

allegri-3

L' Allegri visto togliersi il cappotto e buttarlo in terra per la rabbia Carpi (tre anni fa), Doni lo vide tale e quale a Forlì, penultima di campionato quando, in vantaggio - che avrebbe significato salvezza anticipata - tal Fogacci si fece espellere scioccamente. "Ho ancora nelle orecchie le urla. Mai visto uno più incazzato".

 

Ad Agliana frequentava solo il tennis club, unico punto di ritrovo della squadra. Nessun indizio, anche minimo di una carriera così travolgente ("lo sguardo arrivava al massimo all' anno successivo, tra C e D, figurarsi la Champions").

 

Già, la Champions. Per capirci: a quei tempi veniva trasmessa in chiaro su Mediaset.

"Il mercoledì, insieme a Max e agli altri ragazzi che si fermavano ad Agliana, compravamo pizza, gelato e birre, e salivamo a casa mia, sopra il negozio, a vedere la diretta in tv.

allegri 1

Max, come tutti, ogni tanto sbottava: ma come si fa a far giocare questo? Toglilo, non lo vedi che è spompato? Se qualcuno mi avesse detto che, dopo 15 anni, uno di quella tavolata avrebbe disputato la finale di Champions, sarei morto dalle risate".

 

Max e Giovanni si sentono e si vedono ancora oggi, a 15 anni e 30 vite di distanza. "Quando gli dico: non ci avrei mai creduto, e tu? Risponde con un sorriso". Ma il filo dell' amicizia è di quelli resistenti. "La cosa più bella è sapere che ci si pensa, reciprocamente. Il giorno dello spareggio per non scendere in seconda categoria, la sera, seduto sul giardino di casa, verso mezzanotte, mi squilla il telefonino e sul display appare la scritta: Max. Si era a poche ore dalla finale di Champions, a Berlino, contro il Barcellona. Ciao Massimiliano, dico. E lui: allora ce l' abbiamo fatta a salvarci eh".

allegri -pantanicr7 allegridiletta leotta allegriallegriallegriallegriambra allegriMASSIMILIANO ALLEGRIallegriPESCARA ALLEGRI SLISKOVICallegriallegri fedejuve milan allegriambra allegriallegri 4allegri alex sandroallegri con i figli giorgio e valentinaallegrimax e valentina allegriVALENTINA ALLEGRI 1allegriVALENTINA ALLEGRI 3VALENTINA ALLEGRImoggi allegri

Ultimi Dagoreport

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE...