AZZURRO STINTO – AI MONDIALI DI ATLETICA DI EUGENE UN JACOBS NON ANCORA AL 100% PER VIA DEI GUAI FISICI APPRODA IN SEMIFINALE CON IL DECIMO TEMPO, TAMBERI INVECE VOLA IN FINALE SOLO ALL’ULTIMO SALTO – JACOBS: "MI SONO SENTITO LIMITATO, IL PROBLEMA FISICO CHE MI ACCOMPAGNA NON MI HA PERMESSO DI TIRAR FUORI LA MIA VERA CORSA. SPERIAMO DI..."

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Andrea Buongiovanni per gazzetta.it

 

 

jacobs jacobs

Marcell Jacobs, finalmente. L’azzurro torna a gareggiare all’estero all’aperto dopo i giorni magici di Tokyo e quell’Olimpiade d’oro appare lontana. Più dell’anno che è effettivamente trascorso. Il polizotto bresciano è secondo nella quarta di sette batterie dei 100 dei Mondiali di Eugene in 10”04 (+0.2), personale stagionale di Savona eguagliato, battuto dal 21enne giamaicano Oblique Seville (9”93). Con sette atleti sotto i dieci secondi, il suo è il decimo crono di giornata. Fred Kerley, intanto, di fronte al proprio pubblico, vola: 9”79 (+0.1).

 

Nessuno, in un turno di qualificazione di una rassegna globale, era mai andato così forte. Il “primato” precedente apparteneva al trinidegno Ato Boldon che ai Mondiali di Atene 1997 corse in 9”87. Solo poco da meno gli è il connazionale Trayvon Bromell: 9”89 (+0.6). Tornando a Jacobs. Non è il risultato che i tifosi si aspettavano. È invece una prestazione logica considerando i suoi ultimi due mesi e mezzo. La sua azione risente del lungo periodo a scartamento ridotto. Manca di brillantezza, non è efficace come al solito.

 

tamberi tamberi

L’analisi post-gara dell’allievo di Paolo Camossi è molto lucida: “Sapevo di non essere al 100% - spiega – non sto benissimo, ma ho voluto essere qui in ogni modo possibile. La partenza non è mi è dispiaciuta e nemmeno la prima parte di gara. Ma nel momento in cui di solito tiro fuori il meglio, il problema fisico che mi accompagna non mi ha permesso di tirar fuori la mia vera corsa, di lasciarmi andare, di avanzare come son solito fare. Mi son sentito un altro me. Limitato. Quando ho visto Seville andar via, mi sarei dovuto indurire per provare a recuperarlo. Ma ho capito che ero in una buona posizione per il passaggio del turno e ho preferito lasciar perdere. Ora trascorrerò la notte in fisioterapia per cercare di ripresentarmi al meglio”.

 

L'ISPIRAZIONE—   In effetti è già tempo di pensare alla semifinale, in programma dalle 3 della notte italiana di domenica. “Sarà dura, sarà durissima – sospira Marcell – ma sono qui e mi butto. Ho visto i miei avversari correre veramente forte: ma sarà un altro giorno e cercherò di svegliarmi meglio. Con Paolo ci eravamo detti che se avessi sentito molto male mi sarei fermato, se ho finito è perché la situazione non è così grave, è gestibile. Avrei certo margini se non avessi dolore, ma così… Gli statunitensi? Non avevo dubbi: sono in casa e dopo la batosta dello scorso anno hanno rimesso in piedi le cose. Questo stadio, con la pista a ridosso della tribuna, è bellissimo. Voglio farmi ispirare”.

GIANMARCO TAMBERI CON IL PADRE MARCO GIANMARCO TAMBERI CON IL PADRE MARCO

 

GLI ALTRI—   Arriva anche il record del mondo junior: il 19enne botswano Letsile Tobogo stampa un 9”94 (+1.1) pieno di promesse. È il quarto crono delle batterie. Seguono il britannico Zharnel Hughes (9”97), il solo europeo in gradi di far meglio di Jacobs, il giapponese Abdul Sani Brown (9”98), il liberiano Emmanuel Matadi (10”00) e l’ivoriano Arthur Cissè (10”02). Passa che il keniano Ferdinand Omanyala (10”10), atterrato a Eugene tre ore prima della propria gara dopo mille problemi di visto. Tra i bocciati il britannico Reece Prescod (10”15), Yupun Abeykoon, cingalese di Roma (10”19) e l’azzurro Chituru Ali (10”40), dopo una messa in moto inguardabile.

 

LA SEMIFINALE—   Jacobs correrà nella terza delle tre semifinali, alle 18.14 locali, le 3.14 di domenica in Italia. Sarà in quarta corsia, con Bracy in terza, Tebogo in quinta, Seville (ancora lui) in sesta e Omanyala in settima. Passeranno in finale (in programma meno di due ore più tardi) i migliori due di ogni volata più gli autori dei due migliori tempi. Per l’azzurro, forse, è un’impresa possibile.

camossi jacobs camossi jacobs

 

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