cristiano ronaldo

CHE CAMPIONATO SARÀ? DOMANI PARTE LA SERIE A E LA DOMANDA È SEMPRE LA STESSA: C’È QUALCUNO CHE PUÒ SPEZZARE IL DOMINIO DELLA JUVENTUS? IN TEORIA SÌ, ANCHE PERCHÉ I BIANCONERI HANNO DIVERSI PROBLEMINI. LA TRANSIZIONE CON SARRI SEMBRA PIÙ COMPLICATA DEL PREVISTO, L’INTER HA FATTO UN GRAN MERCATO E HA ANTONIO CONTE, E IL NAPOLI… – VIDEO

 

Maurizio Crosetti per www.repubblica.it

 

cristiano ronaldo foto mezzelani gmt16

Il mistero del campionato è una distanza: quella che separava, separa o separerebbe la Juventus dal resto del mondo. Quando si potrà misurarla, questa distanza, capiremo se ci attende il nono scudetto consecutivo bianconero o se c’è vita sulla Terra. La prima domanda è: la Juve è più forte di prima, ed è quindi ancora più forte degli altri? La seconda, ovviamente collegata alla prima: gli altri sono migliorati, e quanto?

cr7 sarri

 

La Juve tra rinforzi e problemi da risolvere

maurizio sarri giovanni martusciello 1SARRI AGNELLI

In teoria, nella quasi totale mancanza di vere indicazioni estive (il calcio d’agosto è come il primo amore, non si scorda ma non si sposa quasi mai), sembra che i bianconeri debbano risolvere problemi per loro inediti. La squadra, anzi la rosa è naturalmente formidabile, ma l’idea di gioco da Allegri a Sarri dovrà essere diversa, e quindi assimilata. Finora non c’è stato tempo di farlo, e la malattia del tecnico complica il rodaggio e ne allunga i tempi. I campioni d’Italia non avranno il loro tecnico in panchina nel debutto di Parma e poi contro il Napoli, per ritrovarlo – anzi, per averlo davvero – soltanto dopo la sosta azzurra, quindi a metà settembre. Quel giorno, prima di Fiorentina-Juventus o durante, qualcosa di più sapremo.

 

Come sarà la Juve di Sarri

sarricristiano ronaldo dopo la vittoria contro l atletico madrid

La Juventus giocherà a zona corretta e non integrale, Sarri la assimilerà più al suo Chelsea che al suo Napoli, partendo comunque dalle caratteristiche dei campioni a disposizione. L’ha già detto. Alzerà un po’ la difesa e chiederà a Pjanic più ordine: il ruolo, i movimenti e la frequenza di tocco del regista saranno la chiave di volta della manovra bianconera, e molti destini dipenderanno da questo. Della Juve è nuovo o seminuovo anche il centrocampo con Rabiot e Ramsey, non titolare all’inizio, e con il redivivo Khedira (Matuidi sembra ai margini e forse se ne andrà). Finora, il reparto centrale sembra un po’ scollegato dal resto. Invece in attacco le idee di Sarri non dovrebbero soprapporsi troppo all’estro e agli istinti delle punte, che ora però sono in notevole esubero. Attorno al totem Ronaldo potrebbe muoversi Icardi, se alla fine arriverà, oppure Dybala, se alla fine resterà. Higuain ha puntato i piedi e il contratto: se sarà una risorsa o un ingombro lo vedremo. Invece Mandzukic andrà via, alla Juve si ritiene abbia fatto il suo (bellissimo, utilissimo) tempo. La squadra bianconera è piena di ali, dunque correrà, crosserà e scambierà molto il pallone. La continuità di Douglas Costa, finora una chimera, e un ruolo più definito per Bernardeschi saranno le altre condizioni di crescita.

icardi koulibaly

 

Napoli senza Icardi ma con un'identità già precisa

koulibaly ancelotti

A occhio, e se l’occhio non inganna, la Juventus sembra ancora la più forte, anche se forse non irraggiungibile. Logico collocare Napoli e Inter, o forse Inter e Napoli, subito dietro (o quasi accanto, chissà) ai torinesi. Il Napoli è più o meno sempre quello, anche se l’arrivo di Manolas accanto a Koulibaly richiede lavoro di adattamento difensivo, visto che le loro attitudini sembrano forse un po’ troppo simili per via di una certa esuberanza tattica. Icardi ha rifiutato il trasferimento ed era il centravanti che voleva Ancelotti. Il messicano Lozano è un tipo interessante e imprevedibile, mentre Milik un campione non ancora del tutto esploso. Insieme ai soliti Mertens e Insigne, gli azzurri dovrebbero almeno preoccupare la Juventus da affrontare subito a Torino il 31 agosto, in una sfida prematura e intrigante.

antonio conte marotta

 

Inter, la vera punta di diamante è Conte

ROMELU LUKAKU

Se del Napoli si conosce molto, e se della Juve si attende di capire la fame cannibalesca, di solito non placabile, è l’Inter il grande punto di domanda della serie A. L’Inter “alla juventina” con Beppe Marotta a costruirla e Antonio Conte a guidarla. A Torino temono molto la presenza del loro ex capitano e allenatore sulla panchina della storica rivale. Il mercato nerazzurro è stato coraggioso e lucido, con rinunce nette (Conte lo ha fatto in ogni sua nuova squadra), con l’infinita grana Icardi (gestita malissimo da tutti, cominciando dalla moglie procuratrice di guai) e acquisti di peso non solo fisico, come il belga Lukaku. Se l’Inter diventerà “contiana” presto e bene, avremo forse la possibile alternativa a una tirannide bianconera che si avvia verso il decennio, un tempo mai visto nella storia del calcio italiano.

 

PRESENTAZIONE DI FRANCK RIBERY ALLA FIORENTINA

Roma e Milan, troppe novità per essere già competitivi

Il resto dell’ipotetica alta o media classifica è come un magma indistinto dove possono segnalarsi Lazio e Atalanta per continuità, Roma e Milan per novità, forse troppo profonde però per rendere giallorossi e rossoneri subito competitivi. L’impressione è di una borghesia del campionato ampia e relativamente incisiva, una classe media che occuperà un territorio più di assestamento che di conquista. Ci sarà un’ampia fascia di terra in cui si vivrà bene ma non benissimo e neppure malissimo, un luogo dove il robusto Torino, la Fiorentina di nonno Ribery, il Genoa dei molti e variegati rinforzi, il Sassuolo sempre bello tonico, la Samp inedita, il corsaiolo Sassuolo e magari il battagliero Cagliari potrebbero dire parole interessanti.

 

La lotta per la salvezza

cristiano ronaldo foto mezzelani gmt15

Oltre la terra di mezzo, come sempre, ecco il mischione della salvezza. Bisogna capire quando e quanto sarà definito, dopo stagioni in cui i “morituri” sono sembrati quasi subito apparire con nomi e cognomi. Troppa forza di qualcuno lassù, e troppa debolezza dei molti quaggiù non possono far vivere un campionato vero, combattuto fino in fondo e coinvolgente. Nessuno va al cinema per vedere un film di cui si sappiano a memoria inizio, dialoghi e soprattutto il finale.

cristiano ronaldo foto mezzelani gmt08

Ultimi Dagoreport

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...